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Test – SsangYong Rexton W

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Il SUV di punta della Casa coreana giunge alla terza generazione, rinnovato nel look e non solo. Una rinascita che è il risultato di due anni e mezzo di lavoro e di un investimento da 130 miliardi di won sudcoreani (72,3 milioni di euro). In Italia, dal 2003 al 2011, il Rexton è stato venduto in 16.725 unità, ora tocca al nuovo “W” confermare i successi ottenuti fin qui.

A regola d’arte

World of Art ovvero opera d’arte. Questo è il significato della “W” al fondo del nome, un appellativo fortemente voluto dagli uomini coreani alla fine dello sviluppo di questo modello. In Italia sarà importata solo la versione a 7 posti, in controtendenza con l’andamento del mercato ma a favore dei dati di vendita che dicono che fino ad oggi la configurazione più gradita per il Rexton è proprio quella con i due sedili in più. Guardando la vettura dall’esterno si possono notare alcune differenze con la versione precedente, come ad esempio i nuovi gruppi ottici, che all’anteriore ricordano dei fari Mercedes mentre al posteriore hanno un disegno molto originale. Un’altra novità sono le linee che caratterizzano la vettura; adesso sono un po’ più spigolose ma più attuali e conferiscono al Rexton W un look più aggressivo oltre che moderno. Sempre dal punto di vista estetico, ma anche pratico, è stata ridotta la dimensione della fascia del paraurti in plastica, che ora si vede meno ma continua a svolgere la sua importante funzione di paracolpi.

Gli interni – anch’essi rinnovati – si presentano in modo semplice, sul cruscotto sono assenti le plastiche morbide, ma nel complesso il colpo d’occhio è piacevole, merito dell’effetto alluminio della consolle centrale e delle finiture cromate. Il volante e il cambio sono rivestiti in pelle come dotazione stardard, non si può dire lo stesso dei sedili, molto confortevoli ma rivestiti completamente di tessuto. I cerchi in lega sono da 16 pollici ma si possono avere da 18″ abbinati a pneumatici Bridgestone.

Un cuore nuovo

Una novità che non è una novità: il nuovo propulsore e-XDi Active si riconferma affidabile come il suo predecessore, vero e proprio punto di forza del Rexton da generazioni. Il turbodiesel 2.0 ora eroga 155 cavalli e il valore della coppia tocca i 360 Nm, in compenso i consumi sono stati ridotti del 17% e le emissioni del 15%. Un lavoro di precisione è stato eseguito dagli uomini di SsangYong che hanno insonorizzato alla perfezione l’abitacolo del Rexton W, rendendo la silenziosità un altro grande pregio di questa vettura. Durante il nostro test abbiamo provato sia la versione 4WD, che ha rivelato delle buone capacità di offroad, sia la versione 2WD (trazione posteriore) che in fuoristrada è costretta a fare – e a far fare – gli straordinari per seguire traiettorie pulite. La modalità a trazione integrale ha mostrato le sue ottime doti nel percorso da noi intrapreso, composto da fango e neve, ma lo sterzo troppo poco diretto ci ha complicato un po’ la vita costringendoci a girare troppo il volante per effettuare le curve più strette. Ottimo voto, invece, per l’assetto che assorbe molto bene le asperità del terreno e per il cambio manuale, fluido e preciso.

Economica ma ricca di dotazioni

La versione 4×4 “part time”, cioè con la trazione integrale disinseribile manualmente tramite l’apposita rotella, si è mostrata la soluzione ideale per chi cerca una vettura adatta a ogni tipo di terreno. La dotazione di serie è ampia e prevede la presenza dell’ESP, dei sensori di parcheggio posteriori, delle barre sul tetto, dei vetri oscurati e del cambio manuale a 6 rapporti. Il prezzo di partenza per portarsi a casa il SUV premium marchiato SsangYong è di 24.990 euro per la trazione posteriore, 26.990 per le quattro ruote motrici e 29.990 per la stessa versione ma con cambio automatico (5 marce di derivazione Mercedes). La concorrenza è molta, ma il prezzo di partenza del Rexton W è al di sotto della (quasi) totalità delle concorrenti. Fiat Freemont, Chevrolet Captiva, Opel Antara, Renault Koleos, Hyundai Santa Fe e Kia Sorento sono le principali avversarie e hanno tutte un prezzo di partenza superiore sia alla versione 2WD sia 4WD.

Test – SsangYong Rexton W

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Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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