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WRC 6: in multiplayer ci si sfida nel fango

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WRC 6 potrebbe esser visto sia come un semplice aggiornamento del predecessore WRC 5, rimodernato e pensato per la stagione rally in corso, con qualche lieve e marginale intervento di make-up; oppure come un prodotto nuovo, con poche funzioni in aggiunta, ma di grande effetto.

La struttura è rimasta sostanzialmente immutata, il che rende la carriera del nostro pilota piuttosto asettica ed impersonale, senza “supersfide” e scelte vitali importanti da poter intraprendere.

Il sesto capitolo di rally si propone, anche stavolta, come la nuova iterazione della serie che propone agli appassionati di Rally un gioco di guida ‘simularcade’ con cui rivivere le emozioni del “mondiale” attraverso le tappe che compongono l’intero campionato, utilizzando i piloti e le vetture ufficiali della stagione appena conclusa per le classi WRC1, WRC2 e Junior. Le vetture disponibili sono le riproduzioni aggiornate nei modelli e nelle livree e di quelle presenti nella realtà, ma non ci sono grosse novità rispetto all’anno precedente, con bolidi che partono da duecentotrenta sino agli oltre trecento cavalli. La scelta dei percorsi di gara è vasta ed è anche il più importante vantaggio sul principale competitors DiRT Rally. Qui abbiamo ben 14 tappe che annoverano oltre 60 diversi “circuiti”. Ma mentre quasi ogni tappa rally del Mondiale è costituita da 20 speciali, WRC 6 ne offre meno di 10, che sono a loro volta molto più brevi rispetto alle loro controparti reali.

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Finalmente un multiplayer splitscreen

La grande novità accennata è sicuramente sul fronte multiplayer, dove fa il suo esordio lo split-screen, modalità sempre più snobbata dai titoli moderni, mentre l’online potrà far leva su classifiche globali ed eventi creati su misura dagli utenti.

Alla guida ci si diverte: il comportamento dell’auto sulle varie superfici di gara (asfalto, neve, ghiaccio, terra, fango) appare ben caratterizzato, tanto da costringere il giocatore ad adattare lo stile di volta in volta. Purtroppo le superfici sconnesse godono di un grip nettamente superiore alla realtà. Le strade danno l’impressione di essere più irregolari rispetto al passato, ma in realtà restano comunque piatte: sembrano accidentate, ma è solo un effetto grafico. Il gioco si gestisce bene con il joypad, ma l’esperienza di guida è chiaramente amplificata per chi possiede un volante.

Per concludere WRC 6 presenta miglioramenti rispetto al vecchio capitolo, ma non tutte le modifiche riescono a convincere, ad esempio un motore grafico in leggera difficoltà.
Nel complesso troviamo ancora un sistema in grado di divertire, grazie alla gestione di guida ibrida simulazione-arcade ed una quantità considerevole di contenuti, risultando quindi interessante per chi desidera cimentarsi in un titolo rallistico non eccessivamente rasente la realtà. WRC 6 è si impegnativo, ma appetibile ad una vasta platea di utenti. Oltre al modello di guida, la carta vincente del titolo resta la licenza ufficiale del Mondiale Rally, con auto, piloti e location reali, ma percorsi riprodotti in lunghezza ridotta. La fisica perfettibile è controbilanciata da un multiplayer splitscreen che mancava da tempo.

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WRC 6 è disponibile per PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Aspirante pilota

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica.
La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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