Tommaso Corona
A distanza di circa un mese dall’avvio di Parco Valentino – Salone Auto Torino 2018 arrivano i primi dati circa la provenienza delle circa 600.000 persone che hanno affollato i viali dell’omonimo parco per ammirare le loro beniamine su quattro ruote.
Emergono quindi dati interessanti che sottolineano la vocazione internazionale sempre più marcata del Salone all’aperto del capoluogo piemontese. Un pubblico eterogeneo, basti infatti pensare che si è calcolata la provenienza da 102 province italiane mentre circa 10.000 turisti stranieri, provenienti da 81 paesi, non hanno voluto mancare l’appuntamento con la quarta edizione di Parco Valentino.
Questo grazie a un’analisi compiuta sul biglietto elettronico gratuito, il quale ha permesso di risalire alla provenienza dei visitatori. Davanti a tutti la Lombardia, con quasi 20.000 milanesi che, spinti dai vari sconti offerti sulla linea dell’alta velocità, si sono recati a Torino nei cinque giorni della manifestazione.
Tra le regioni italiane, buona presenza di pubblico dal sud Italia con 14.200 persone dal Lazio, 11.200 dalla Sicilia e “solo” 420 dal Molise. Ovviamente davanti a tutti si sono posizionati Piemonte e Torino, per ragioni quanto meno geografiche.
Il Salone dell’Auto di Torino si conferma poi una manifestazione in grado di attrarre sempre più i giovani, dimostrato dal fatto che il 45% di visitatori sia under 34. Approfondendo ulteriormente: dai 13 ai 17 anni (9%), dai 18 ai 24 anni (18%), dai 25 ai 34 anni (18%), dai 35 ai 44 anni (15%), dai 45 ai 55 anni (22%), dai 55 ai 64 anni (12%) e over 65 (6%). Del totale di pubblico che ha visitato Parco Valentino, il 33% sono state donne, un dato che conferma la presenza di un target trasversale e ampio tra i visitatori della manifestazione.
Altra curiosa domanda che gli organizzatori hanno sottoposto ai visitatori dotati di biglietto elettronico è stata questa: come sarà la vostra auto tra 10 anni? Avendo analizzato le risposte di milanesi, romani, veronesi, bolognesi, napoletani e palermitani è emerso un dato abbastanza comune, ovvero che il futuro sarà elettrificato o comunque ibrido.
La media nazionale evidenzia una propensione al full electric con il 33,31%, preferito all’ibrido (29,9%), e poi al motore a benzina (16,7%). Si discostano da questi valori gli abitanti di Roma che, forse per effetto dell’entusiasmo da Formula E che si è disputata nella capitale lo scorso aprile, si dichiarano i più ottimisti: il 43% del campione prevede di guidare un’auto elettrica, il 22% un’ibrida.
Risultato ribaltato a Milano che invece s’immagina tra 10 anni a bordo di un’auto ibrida con il 33,89% di preferenze, prima del full electric (28,7%). Tiene poi il benzina, saldamente al terzo posto nella classifica ideale di tutte le città, mentre pare crollare la fiducia degli automobilisti nei confronti del diesel che la media nazionale vede al 7,32%.
Nel prossimo futuro gli automobilisti italiani sceglieranno i SUV
Secondo la media nazionale dei dati del biglietto elettronico, il 23,8% degli intervistati tra 10 anni preferirà il SUV alla berlina (23%) e alle city car (21,3%). Sorprendente il dato relativo alle macchine sportive: il 17,1% dei visitatori si sognano alla guida di auto emozionanti che sono simbolo della passione che ispirano al pubblico, di tutte le età. Seguono poi le station wagon con il 9,12% e le monovolume con il 5,65%.
Sono i brand premium i depositari dei desideri degli automobilisti italiani, declinati secondo le preferenze di ciascuna città. Quello che emerge però, e che conferma l’ottimismo nei confronti dell’elettrico nei prossimi 10 anni, è che tra le prime 10 marche di costruttori citate entri Tesla in 5 città su 6: Verona (7,27%), Bologna (5,65%), Napoli (4,39%), Milano (3,42%), Roma (2,45%).
Intanto Parco Valentino pensa già al futuro, alla 5ª edizione, che confermerà la sua anima dinamica e diffusa tra le piazze e le vie del centro di Torino, oltre a confermare l’esposizione all’aperto lungo i viali del parco. Save the date: Parco Valentino 2019 tornerà dal 19 al 23 giugno, segnatevelo in calendario.
