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Sulla nuova Audi A3 i sedili si ricavano dalle bottiglie di plastica

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Audi sceglie la via della sostenibilità non solo quando si parla di elettrico dalle parti dei quattro anelli. Per la nuova Audi A3, ad esempio, la Casa di Ingoldstadt ha scelto di implementare una nuova tecnica che permette di riciclare fino a 45 bottiglie di plastica da 1,5 litri per creare le sedute del nuovo modello. 

Un inizio vero, ma l’inizio di una tendenza che in futuro porterà quasi tutti i rivestimenti tessili dei modelli Audi, dalla A1 alla A8, a essere realizzati con materiali riciclati di recupero. Basti pensare che nel settore della moda molti gioielli vestiti o borse, anche firmate, vengono sempre più spesso realizzati utilizzando bottiglie in PET riciclate. Nell’arredamento, i mobili sono sovente prodotti partendo da residui quali brandelli di carta, bottiglie di plastica e trucioli di legno. Per la prima volta su A3, Audi rende disponibile l’impiego di rivestimenti interni in materiali riciclati.

Su Audi A3, attesa al Salone di Ginevra 2020, fino all’89% dei tessuti è costituito da bottiglie in PET (una resina termoplastica) riutilizzate, trasformate in filato mediante un processo tecnicamente raffinato. Il risultato? Tessuti che, dal punto di vista visivo e tattile, assicurano gli stessi standard qualitativi dei rivestimenti classici.

In Italia, inoltre, ancora aspettiamo (chissà per quanto) una novità che potrebbe cambiare l’approccio con l’inquinante materiale plastico. In Germania, ma anche in altri paesi della zona scandinava, le bottiglie vengono inserite in apposite macchine automatiche per ricevere in cambio un credito da scalare sulla spesa, sino a 25 centesimi al pezzo.

Ma cosa succede successivamente alla “merce di scambio”? Le bottiglie usa e getta vengono pressate e compattate al fine di limitarne l’ingombro per il trasporto. Una volta giunte presso gli impianti di riciclaggio, vengono suddivise in base al colore, alle dimensioni e alla qualità di conservazione. Separati i materiali estranei, ad esempio i tappi, una specifica macina sminuzza le bottiglie fino a ottenerne “fiocchi” destinati a essere lavati, asciugati e fusi. Creata una massa uniforme, degli ugelli danno vita a filamenti senza soluzione di continuità che, dopo il raffreddamento, vengono sminuzzati. Il granulato così prodotto viene trasformato mediante estrusione in filato che, dopo essere stato avvolto su bobine, è destinato alla produzione dei tessuti. 

Per realizzare i rivestimenti dei sedili di nuova Audi A3 sono necessarie sino a 45 bottiglie in plastica PET da 1,5 litri. A queste si aggiungono ulteriori 62 bottiglie riciclate, destinate alla moquette.

A bordo di nuova Audi A3 vengono adottate diverse tipologie di rivestimenti composti sino all’89% da materiali riciclati. Il tessuto in grigio acciaio, denominato Torsion, può essere impreziosito da cuciture gialle a contrasto. La versione Puls viene offerta nella combinazione cromatica nero-argento con impunture grigio roccia. Successivamente al lancio, debutterà una variante in nero-rosso con cuciture rosse. All’interno delle diverse linee di allestimento, i rivestimenti in tessuto riciclato costituiscono la base dell’offerta e prevedono fianchetti in similpelle.

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