Con l’entrata in vigore dell’Euro5+, Piaggio dice addio a uno dei suoi modelli più amati e longevi: il Piaggio Zip. Un saluto che segna la fine di un’era, quella dei ciclomotori, che ha visto l’affermarsi di scooter iconici come l’Amico, il Typhoon e l’F12.
Con il Zip, Piaggio ha scritto una pagina importante della sua storia, ma ora il celebre cinquantino non ha più spazio nel panorama del mercato, ormai dominato da nuovi standard ambientali e da un cambiamento radicale nei gusti dei consumatori.
La fine di un’era
Nato nel 1992, lo Zip ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di giovani, diventando il mezzo di trasporto urbano per eccellenza per tutti i quattordicenni degli Anni 90. Un vero e proprio simbolo della mobilità giovanile, grazie alle sue dimensioni compatte, al design accattivante e alla possibilità di personalizzazione, che lo rendevano un prodotto perfetto per i ragazzi in cerca di libertà. Il piccolo scooter, con il suo motore 50 cc a 2 tempi e 4,5 CV, pesava solo 80 kg, caratteristica che lo rendeva agile e scattante nel traffico cittadino.

Nel corso degli anni, il Piaggio Zip si è evoluto, mantenendo però sempre il suo spirito giovane e dinamico. Nel 1993 arrivò il freno a disco, nel 1996 venne introdotta la versione SP, nel 1999 la marmitta catalitica per rispettare le normative ambientali, e nel 2000 Piaggio lanciò una versione con motore 4T. Lo Zip è stato anche protagonista di importanti innovazioni, come lo Zip&Zip, uno scooter bimodale con motore termico ed elettrico, che ha segnato una delle prime incursioni nel mondo della mobilità sostenibile.
La crisi del comparto dei ciclomotori
Purtroppo, però, il declino del segmento dei ciclomotori è stato inesorabile. Le vendite dello Zip erano in costante calo, un dato che rispecchia la crisi del mercato dei cinquantini, soprattutto in Europa, dove la mobilità si è orientata verso mezzi più grandi, come gli scooter a 125 cc, o verso alternative elettriche. In un contesto di normative ambientali sempre più stringenti e di cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, Piaggio ha deciso di interrompere la produzione dello Zip, lasciando sul mercato il solo Liberty 50, che resta uno dei modelli più apprezzati del segmento.
Lo Zip non è solo un mezzo di trasporto, ma è stato anche un fenomeno culturale. Ha rappresentato per molti ragazzi degli anni ’90 e 2000 il primo vero passo verso l’indipendenza, un modo per spostarsi liberamente e vivere la città con un pizzico di spensieratezza. Nonostante le vendite fossero ormai in calo da tempo, il suo addio lascia un vuoto incolmabile nel cuore di chi, quel piccolo scooter, lo ha vissuto come un compagno di avventure.
La fine del Piaggio Zip è anche il segno di un cambiamento più profondo nel settore della mobilità. L’introduzione delle nuove normative Euro5+ segna una transizione verso veicoli più ecologici e sostenibili, ma allo stesso tempo contribuisce alla scomparsa di modelli che hanno fatto la storia. Un cambiamento che, se da un lato è necessario per ridurre l’inquinamento e rispondere alle sfide ambientali, dall’altro porta con sé la nostalgia per un passato che non tornerà più.