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Aston Martin Vantage AMR: il cambio manuale, suo fiore all’occhiello, è Made in Italy

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Periodo di novità in casa Aston Martin. Il brand inglese attacca su tre fronti: elettrico, con la nuova Vantage Rapide E, con il classico termico, nella fattispecie il V12 della DBS Superleggera Volante e, infine, con la nuova Vantage AMR, sintesi del piacere di guida tanto da aver già intravisto un dettaglio che farà piacere ai puristi: in Aston hanno tenuto il cambio manuale, prodotto dall’italiana Graziano.

Nata per celebrare la partecipazione della Vantage GTE ai campionati GT, tra i quali, in primis, il FIA WEC, la cui Super Season 2018/2019 vede ancora due appuntamenti in calendario (6h di Spa-Francorchamps, dove l’auto è stata presentata, e 24h di Le Mans), la AMR gira tutta attorno al nuovo V8 in lega leggera, più che sufficiente a muovere velocemente la “piccola” della Casa di Gaydon.

Si tratta, per altro, di un allestimento messo in piedi direttamente dai tecnici di Aston Martin Racing e, come vogliono queste serie limitate, sarà proposto in soli 200 unità. La potenza del V8 4.0 biturbo, di origine AMG, è di 510 PS, tutti da gestire attraverso il manuale a sette rapporti con doppietta automatica (AMSHIFT). Aston ha anche fatto sapere che una volta esaurite le 200 vetture, il manuale non sparirà ma sarà proposto in optional, laddove l’automatico sarà invece la normalità.

Una scelta di coraggio…

Si nota subito la leva del cambio manuale e l’assenza delle palette dietro il volante

Difficile immaginare Ferrari, McLaren o Mercedes-AMG fare altrettanto, quindi un plauso va ad Aston Martin tutta per averci creduto. Il classico schema ad H ricorda le supercar del passato ma le prestazioni, senza l’ausilio “facilitato” di un automatico ZF come si deve, parlano comunque di uno 0-100 km/h in 4,0 secondi per una velocità massima di 312 km/h.

Il vero guadagno, inoltre, sta nel peso, ridotto di 95 chilogrammi proprio grazie alla presenza del più classico cambio manuale. Di serie, invece, sempre nell’ottica di ridurre i pesi, c’è l’impianto frenante carboceramico, non certo un giochetto da ragazzi da saper gestire.

Aston Martin Vantage AMR
L’impianto frenante carboceramico è di serie sulla Vantage AMR

Tra le varie personalizzazioni, sempre a sottolineare il legame con il motorsport, non mancherà una versione con livrea 59, ispirata all’omonima vittoria di sessant’anni fa alla 24 Ore di Le Mans con la mitica DBR1.

È proprio la livrea che appare nelle foto di corredo all’articolo. Lo Stirling Green è proposto in abbinamento ai dettagli Lime (attorno alla bocca di squalo e sulla linea mediana), mentre il logo “59” compare anche sui sedili rifiniti in pelle e Alcantara.

I prezzi? La Vantage AMR normale partirà da un prezzo di 184.995 euro, mentre la Vantage AMR 59 sarà un po’ più cara, per l’esattezza 209.995 euro. Una versione da collezionisti, c’è da dire, che non potrà che acquisire valore col passare degli anni, come un buon vino.

I dettagli color Lime della livrea “59”, un omaggio alla vittoria di Le Mans nel 1959

Andy Palmer, Presidente Aston Martin, spiega come è nata l’idea della Vantage AMR col cambio manuale: “Quando ho fatto il mio ingresso in questa azienda, i clienti mi hanno chiesto e, io in qualità di ingegnere e pilota del cambio, ho promesso che avremmo sempre offerto una trasmissione manuale nella nostra line-up. La Vantage AMR non solo onora questo impegno, ma ci distingue dai nostri concorrenti nel continuare a offrire un’opzione a tre pedali. In un mondo di robo-taxi autonomi, Aston Martin continuerà a promuovere l’arte e la scienza della guida sportiva. Con la Vantage AMR, abbiamo creato un’auto sportiva completamente moderna che premia lo sforzo e l’attenzione del guidatore; l’antidoto alla guida di un gioco al computer. Con la Vantage GTE pronta a correre di nuovo alla 24 Ore di Le Mans a giugno, spero che quei clienti che hanno la fortuna di diventare proprietari di una Vantage 59, avranno ancora più motivi per festeggiare con la loro nuova auto“.

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