Primo Contatto

Audi SQ7 TDI | Prova su strada

Tempo di lettura: 6 minuti

In un panorama automobilistico che vede i SUV sempre più alla ribalta, Audi risponde con quella che potremmo definire la supercar tra gli Sport Utility Vehicle: stiamo parlando della potente Audi SQ7 TDI, un mostro da 435 CV che rappresenta il non plus ultra della tecnologia dei Quattro Anelli applicata alle auto. Potenza del motore a parte, sulla SQ7 sono tante le tecnologie innovative che conferiscono una doppia anima al maxi-SUV tedesco, agile come una farfalla nonostante il peso, non proprio piuma, di 2.270 kg.  

Dicevamo del motore: il TDI 4.0 V8 da 435 CV è in grado di mettere su strada 900 Nm di coppia (sì avete letto bene) e di far scattare la SQ7 da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi, per una velocità massima autolimitata di 250 km/h. Immancabile poi la trazione integrale quattro con differenziale meccanico centrale Torsen e, al debutto sulla serie Q7, le quattro ruote sterzanti che mettono la firma nel reparto agilità del SUV diesel più potente sul mercato.

In occasione della Audi Q Experience, l’evento organizzato da Audi Italia nei dintorni di Matera per presentare le novità della gamma Q , abbiamo messo volentieri le mani sull’Audi SQ7 TDI: ecco com’è andata nel nostro primo contatto.

Esterni: maestosa e sportivissima

Il look della SQ7, lunga ben 5,07 metri, si differenzia rispetto a quello della versione Q7 (identica nelle dimensioni) per numerosi dettagli di chiara ispirazione sportiva, ovviamente all’altezza del gioiello nascosto sotto al cofano: stiamo parlando della mascherina single frame con badge SQ7 che riprende il family feeling dei SUV Audi, dei tecnologici fari matrix led e delle prese d’aria in questo caso maggiorate per accogliere la giusta quantità d’aria diretta al V8. Poco sopra i passaruota all’anteriore si intravede il logo V8 T che suggerisce le caratteristiche del potente propulsore; al posteriore fanno invece bella mostra di sé i quattro terminali di scarico (due per lato) e, infine, l’appena accennato spoiler posteriore.

In vista laterale, all’altezza della mole della SQ7, trovano spazio le grosse ruote 285/45 da 21 pollici dentro le quali si mostrano le pinze freno (disponibili anche i carboceramici, per chi ha 16.000 euro da spendere), così come trasmette una sensazione di dominio sulla strada la linea di cintura piuttosto alta, grazie al quale la SQ7 tocca quota 1 metro e 97 centimetri di altezza.

Come ben sanno gli amanti delle vetture dei quattro anelli, la vera sportività nella gamma Audi ha una sigla ben precisa: RS. Per la gamma Q i designer di Ingoldstadt hanno optato alla sola lettera S e questo, a nostro parere, si è tradotto in un design sì sportivo ma non estremo. Non manca però la sensazione di trovarsi davanti ad un SUV pensato più per gli automobilisti americani, notoriamente amanti delle grosse cilindrate e delle dimensioni importanti, piuttosto che del più “cauto” pubblico europeo.

Interni: tanto spazio e tecnologia Audi ai massimi livelli

Le dimensioni importanti della SQ7 si traducono in un’abitabilità, una volta saliti a bordo, che lascia attoniti. Complice l’altezza della vettura, la sensazione è quella di dominare la strada anche a motore spento, senza dimenticare che la SQ7 eredita dalla Q7 la possibilità di declinare la vettura in versione a cinque o a sette posti.

Optando per i cinque posti il bagagliaio è di 705 litri che diventano 1.890 se si decide di abbattere tutto il divanetto posteriore. Parlando dei sedili e del volante, quest’ultimi sono decisamente sportivi e possono essere regolati con i pratici e comodi comandi elettronici. Ci ha particolarmente colpiti il volante, ottimo nell’impugnatura e dal raffinato design, così come i comandi tutti al posto giusto, dove devono essere per la massima praticità.

Il sistema infotainment si arricchisce sulla SQ7 dell’ottimo Audi Virtual Cockpit con schermo da 12,3” che, ci aiuta, a seconda della nostra scelta, a tenere sotto controllo tutti i parametri della vettura o altresì di optare per la visualizzazione della mappa del navigatore MMI Plus; Sempre ottimi al tatto i tasti a sfioramento del clima 4-Zone.

Il monitor da 8,3” sopra la plancia rifinita in fibra di carbonio è a scomparsa mentre non manca la connettività sulla SQ7: modulo LTE integrato, hotspot WLAN per navigare, Audi Connect che fornisce informazioni su parcheggi e viabilità, Audi smartphone interface per Android e iOS per visualizzare i contenuti del proprio smartphone, l’Audi Phone box per la ricarica wireless dello smartphone e il pratico pannello per inserire le istruzioni del navigatore con le dita.

All’altezza delle aspettative la pedaliera in alluminio e la qualità generale degli interni quando si sposta lo sguardo dalla plancia: possiamo tranquillamente affermare che anche questa Audi non delude affatto le aspettative in fatto di qualità percepita sia dentro sia fuori.

Motorizzazioni

Sulla Audi SQ7 la scelta è obbligata: ad Ingoldstadt hanno optato per il 4.0 TDI V8 dotato, per la prima volta su un’auto di serie, del compressore elettrico (nome in codice EAV): grazie a questo sistema la coppia è subito pronta a 1.000 giri, poi entra in funzione il classico sistema a due turbine che permette accelerazioni davvero brucianti. In parole povere la girante del compressore è azionata da un motore elettrico che le permette di schizzare in 2 decimi di secondo al massimo regime di rotazione consentito, ovvero 70.000 giri/min.

Grazie a questo “trucco”, almeno in partenza sembra di trovarsi alla guida di un’auto elettrica performante tanto la coppia è subito disponibile, eliminando così il turbo-lag tipico dei diesel a turbina. Una volta superati i 1.000 giri entra in funzione il primo turbo-compressore e, solo se davvero si vuole esagerare con il gas, anche il secondo. L’energia per il compressore elettrico viene fornita da un’altra novità assoluta nel segmento: una rete elettrica di bordo dedicata a 48 volt, alimentata da una batteria agli ioni di litio posizionata sotto il divanetto posteriore e in grado di ricaricarsi con il recupero di energia in frenata.

Alla guida della Audi SQ7 4.0 TDI da 435 CV: che spinta!

Avendola provata sia su strada sia off-road, siamo rimasti ovviamente colpiti dalle prestazioni monstre della SQ7, ma ancora di più dalla sua facilità di guida, davvero impressionante. In altre parole: la potenza del motore V8 si sente tutta grazie alla travolgente coppia di 900 Nm già a 1.000 giri che, come ci aspettavamo, ci attacca al sedile quando si affonda il pedale sul gas, permettendoci in un amen di toccare velocità da ritiro della patente.  

Va fatta una precisazione: mai avremmo pensato che una vettura potesse essere così agile, specialmente quando i dati parlano chiaro: 2.300 e rotti chilogrammi di peso e il baricentro piuttosto alto non costituivano di per sé una premessa promettente. Ci siamo subito ricreduti dopo poche curve: infatti è tra i tornanti che  l’Audi SQ7 dà il meglio di sé. Ad ogni tipo di percorso, che sia esso un lungo rettilineo dove scatenare i suoi 435 CV o un impegnativo tratto di percorso misto (anche non asfaltato), la SQ7 risponde sempre con una precisione di guida che lascia senza parole. Vi starete chiedendo…e il sound? In Audi hanno pensato anche a questo: grazie al sound symposer ad ogni affondo sul pedale il rumore è quello di un V8 benzina. Infine ci è piaciuto il cambio tiptronic ad 8 rapporti, più che intelligente e in grado di gestire tutta la potenza del V8 senza il minimo problema.

I segreti dietro questa facilità di guida? Essenzialmente due: la trazione integrale quattro (con differenziale meccanico centrale Torsen) che distribuisce la spinta in rapporto 40:60 tra anteriore e posteriore così da tirare fuori la SQ7 anche dai percorsi più ostici e, al debutto sulla serie Q7, le quattro ruote sterzanti.

Le quattro ruote sterzanti bisogna provarle almeno una volta nella vita per capire la differenza tra averle o meno: alle alte velocità le ruote posteriori seguono la stessa direzione di quelle anteriori, annullando o quasi il sottosterzo tipico di un’auto dal passo allungato come la SQ7 mentre, a velocità più ridotte, specie tra i tornanti più stretti, avviene il contrario, aumentando così l’agilità di manovra.

Non manca poi la possibilità di selezionare le varie modalità di guida che contribuiscono, specie in off road, ad alzare fino a 25 mm la vettura, così come di abbassarla in dynamic, la modalità più sportiva. Infine questo gigante da 435 CV si guida bene grazie alla stabilizzazione attiva del rollio elettromeccanico che contribuisce a rendere più stabile la vettura in curva, anche alle alte velocità.

Oltre alla potenza, quello che colpisce sulla SQ7 sono i 24 sistemi di assistenza alla guida che, come ogni buon SUV insegna, aiutano a conferire quella sensazione di protezione tanto amata dagli automobilisti amanti di questo segmento sempre più in voga. La SQ7 TDI, ad esempio, può sterzare autonomamente fino a 65 km/h in presenza di traffico non scorrevole su strade con chiare indicazioni delle corsie: un primo assaggio della futura guida autonoma.

Unica pecca, neanche a dirlo, i consumi. Volendo divertirsi tra i tornanti scelti da Audi Italia per la nostra Q Experience (come potevamo non farlo con 435 CV sotto al cofano) i valori medi di consumo hanno toccato quota 5 km/l, di certo distanti dal valore dichiarato dalla casa di 7 l/100 km. Le due tonnellate abbondanti della SQ7 non aiutano in questo senso, vero è che con una guida accorta e soprattutto a velocità costante l’indicatore dei consumi ringrazia, arrivando a toccare i 16 km/l a 110 km/h.

Prezzi e allestimenti

Prezzo più simile a quello di una supercar quello della SQ7: La più sportiva della gamma Q7 arriva in Italia ad un prezzo base di 97.200 euro che già include un ampio equipaggiamento di serie; bastano però pochi optional (Audi Virtual Cockpit e Adaptive Cruise Control in primis) per sfiorare agevolmente i 100.000 euro.

Per la versione della nostra prova in anteprima bisogna aggiungere altri 16.000 dovuti al pacchetto Business Plus, così da raggiungere i 116.000 euro! Contenti di aver provato in anteprima un supercar che si cela sotto il largo vestito di un SUV e tutta la tecnologia che vedremo sui modelli Audi nei prossimi anni, perché non farci un pensierino?

 

 

 

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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