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Auto aziendali: è partita la corsa contro il tempo per evitare la stangata

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Le aziende italiane si trovano in una corsa contro il tempo per evitare le nuove e più onerose regole fiscali sulle auto aziendali in uso promiscuo. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024, ma non ancora assegnati ai dipendenti, dovranno essere concessi in uso entro il 30 giugno 2025 per evitare l’applicazione delle nuove norme sul calcolo del fringe benefit.

La legge di Bilancio 2025 introduce un sistema di tassazione basato sull’alimentazione del veicolo, con aliquote più elevate per le auto a benzina e Diesel (50%), intermedie per le ibride plug-in (20%) e più basse per le elettriche (10%). Questa modifica comporta un aumento significativo del costo fiscale per le aziende e i dipendenti che utilizzano veicoli a motore termico.

Le associazioni di settore, come Aniasa, hanno espresso preoccupazione per l’impatto di queste misure, sottolineando che potrebbero penalizzare la mobilità aziendale e l’industria automotive italiana. Inoltre, l’incertezza normativa ha già portato a un blocco degli ordini di auto aziendali, con il rischio di una riduzione delle entrate fiscali per l’Erario.

Per evitare le nuove penalizzazioni fiscali, le aziende devono quindi accelerare l’assegnazione dei veicoli ordinati nel 2024, assicurandosi che siano concessi in uso ai dipendenti entro la scadenza del 30 giugno 2025. In caso contrario, si troveranno a dover affrontare un aumento dei costi e una maggiore complessità nella gestione dei fringe benefit.

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