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Automobiles Peugeot e Lion Peugeot si fondono: è il 1910. Ecco la storia

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Inizio secolo scorso, più precisamente il 1910. Fu l’anno in cui avvenne la fusione dei due Marchi Peugeot esistenti all’epoca ed appartenenti a diversi rami della stessa famiglia di imprenditori: “Automobiles Peugeot” (società fondata da Armand Peugeot per la produzione di automobili) e “Figli dei fratelli Peugeot” (più nota come Lion Peugeot e dedicata alla produzione di vetture più economiche oltre che di biciclette, macchine per cucire e utensili).

In quell’anno si arrivò alla denominazione di “Società Anonima delle Automobili e Biciclette Peugeot” ed i siti di produzione vennero quindi riuniti: Audincourt, Beaulieu, Lille e Valentigney oltre alla creazione del nuovo sito di Sochaux.

Fu Robert Peugeot che segnò la strada della nuova impresa e il primo anno di vita della nuova società vide ancora la gamma delle vetture divisa in due linee differenti. La gamma originaria della Automobiles Peugeot fu potenziata con la creazione della 9 HP e la Type 125. A tal proposito, fu realizzato un nuovo bicilindrico da 1.148 cm3 denominato Type HI e derivato dal nuovo 4 cilindri HE. Le carrozzerie offerte variavano dalle versioni Laundelet, Torpedo e Sport. Peugeot, inoltre, investì molto nel settore 10 HP con il nuovo blocco motore tipo HE, già montato sulle Torpedo tipo 127. La fascia media era invece occupata dalle 12 HP, mentre la Type 129 e la Type 131 occupavano il ‘top’ di gamma utilizzando il motore 16 HP già in produzione dal 1909. Cambiarono invece le carrozzerie disponibili che abbandonarono le versioni sport per dare spazio a versioni più lussuose quali le torpedo e le Laundelet. All’interno della nuova produzione, venne inserita una nuova gamma intermedia con la nuova Type 133 da 18 HP che utilizzò carrozzerie eleganti ma su telai più economici. Nel 1910 la gamma si fermò alla 22 HP in quanto Armand Peugeot decise di non rinnovare la 35 e la 60 HP.

Nonostante la fusione dei due Marchi, la gamma Lion Peugeot proseguì il suo sviluppo con la nascita di un nuovo motore bicilindrico che andò ad equipaggiare i nuovi modelli Type V2C2 e V2Y2. Queste vetture furono disponibili in una ampia gamma di carrozzerie: 7 da turismo e 10 utilitarie, una gamma non più catalogabile come “vetturette”, ma vere e proprie automobili.

Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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