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Autonomia infinita per le auto elettriche? Ecco il progetto Arena del Futuro di Stellantis

Tempo di lettura: 2 minuti

Diventa realtà Arena del Futuro, un circuito appositamente costruito da A35 Brebemi in collaborazione con Stellantis e altri partner internazionali, capace di ricaricare le auto elettriche mentre queste si muovono.

Detto così sembra semplice, ma proprio in questi giorni sta nascendo la terza fase dei test che è focalizzata sulla sperimentazione delle tecnologie adottate per questa soluzione che potrebbe, nel tempo, cambiare il destino della mobilità elettrica, ancora del tutto dipendente dalla rete di ricarica e dai tempi ad essa connessi. 

Arena del Futuro è oggi un circuito della lunghezza di 1.050 metri, situato in un’area privata dell’autostrada A35 in prossimità dell’uscita Chiari Ovest e alimentato con una potenza elettrica di 1 MW. I primi veicoli, tra cui una 500 elettrica e un bus Iveco E-Way, sono stati equipaggiati per testare il sistema e hanno già macinato diversi chilometri con risultati più che incoraggianti. Volendo entrare nello specifico, dietro Arena del Futuro c’è il sistema DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer), protagonista di “Arena del Futuro”, sia una delle principali tecnologie candidate a rispondere in modo immediato e concreto alle necessità di decarbonizzazione e sostenibilità ambientale nel settore della mobilità. 

La partecipazione di Stellantis in questo progetto si inquadra quindi nella strategia di elettrificazione che il Gruppo ha illustrato in occasione dell’EV Day l’8 luglio 2021 dove è stato annunciato l’investimento di 30 miliardi di euro. Dopo aver annunciato l’inizio di una collaborazione che porterà al debutto le batterie allo stato solido, un altro passo avanti per Stellantis in quello che sarà il futuro dell’auto. 

Per Anne-Lise Richard, responsabile per Stellantis della e-Mobility Business Unit a livello globale, “Si tratta di una soluzione d’avanguardia per dare una risposta concreta ad entrambi i temi di autonomia e ricarica che preoccupano i clienti”. In continuità con quanto annunciato all’EV Day, Anne-Lise Richard afferma: “Stiamo accelerando il nostro ruolo nel definire la mobilità del futuro e, in questo senso, la tecnologia DWPT ci sembra in linea con la nostra volontà di rispondere concretamente ai bisogni del cliente. La ricarica delle vetture in movimento permette infatti vantaggi evidenti in termini di tempi di ricarica e relativo dimensionamento delle batterie”.

Come si ricaricano wireless i telefoni, perché non le auto?

Detta così sembra (nuovamente) semplice, il problema è renderlo effettivamente praticabile. Negli anni ‘30 i tram nelle città, rigorosamente elettrici, hanno iniziato a cambiare il trasporto persone affidandosi a intricate reti di cavi ad alta tensione. L’obiettivo sarebbe quello di portare tutto sotto terra ed è su questo che si sta lavorando all’Arena del Futuro, su corsie “cablate” fatte da innovative spire posizionate dove l’occhio non vede. 

Questa tecnologia è adattabile a tutti i veicoli elettrici dotati di un apposito “ricevente” che trasferisce l’energia in arrivo dall’infrastruttura stradale alla batteria con l’obiettivo di generare un sistema di mobilità a “zero emissioni”.

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