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Biocarburanti: l’Italia ci crede, la proposta al G20

Tempo di lettura: 2 minuti

L’Italia punta moltissimo sui biocarburanti come futuro alternativo all’obbligatorietà dell’elettrico ed ha deciso di proporre questi nuovi combustibili al prossimo G20 che si terrà in India.

Ad annunciare il tutto è stato il ministro Pichetto Fratin, il quale ha notificato le prossime mosse dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. L’attuale Governo, quindi, mostra grande interesse nell’utilizzo dei biocarburanti e chiederà al G20 di valutare tutte le tecnologie possibili ed a disposizione per la transizione ecologica che sta interessando ed interesserà sempre più il mondo dell’automotive.

G20 in India: l’Italia proporrà i biocarburanti

L’Italia non molla affatto sulla questione inerente i biocarburanti. A dimostrarlo sono le parole del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il quale ha ufficializzato la volontà di presentare al prossimo G20 i biocarburanti come valido mezzo per la transizione ecologica. L’esecutivo guidato dal premier Giorgia Meloni considera i biocarburanti un tema molto caro e molto caldo, quindi interpreta un ruolo chiave nelle mosse di Palazzo Chigi, che prepara la strategia per muoversi sullo scacchiere internazionale.

Il prossimo appuntamento sarà il G20 del 9 e 10 settembre 2023 a Nuova Delhi, in India, sarà in quell’occasione che l’Italia mostrerà al mondo le proprietà dei biocarburanti. Il ministro ha anche ricordato che è stato appena pubblicato il bando per installare i 21.255 punti di ricarica previsti dal Pnrr ed ha anche parlato del biometano.

Gilberto Pichetto Fratin: “Bisogna valutare tutte le tecnologie per abbattere le emissioni”

Nel corso del Fuel Mobility Forum di Roma, Gilberto Pichetto Fratin, attuale ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ha spiegato la strategia italiana che verrà tenuta nel corso del prossimo G20 di settembre. Fratin ha detto:

La strada rimane l’elettrico, ma se il problema sono le emissioni, è lì che dobbiamo guardare, non allo strumento per abbatterle, ovvero i motori. La mobilità del futuro non è solo a batteria. Come guardare il futuro? Evitiamo di guardarlo in modo univoco. Da qui, la posizione italiana, che è stata già accolta dal G7 e che porremo anche al G20, sperando che abbia un percorso nell’Unione europea. Noi chiediamo di valutare tutte le tecnologie che possono aiutarci ad abbattere le emissioni. Al momento sono stati accettati gli e-fuel, ma riteniamo che anche i biocarburanti possano essere una soluzione, se sarà provato scientificamente un bilanciamento tra captazione delle materie prime ed emissioni. Fino al 2035, tutte le strade sono aperte. Sul biometano ci stiamo ragionando. L’obiettivo è arrivare entro fine 2024 ad avere 2 miliardi e mezzo di metricubi. Significa un quantitativo pari all’uso di tutti i mezzi pubblici. È una gamba su cui utilizziamo i fondi del Pnrr. Abbiamo aperta anche la partita dell’idrogeno, dove mettiamo complessivamente 3,6 miliardi di euro”.

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