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Peugeot 508 GT 225 | Prova su strada

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Arrivata sul mercato da qualche mese, la Peugeot 508 è tornata subito ad essere il prodotto di punta del Leone, il punto di riferimento della gamma francese, sia per i contenuti, sia per il design, portatrice degli stilemi del nuovo corso francese, come abbiamo visto sulla recentissima Peugeot 208.

Dopo aver provato la versione Diesel, ora tocca alla più potente, dotata del 1.6 PureTech da 225 CV della versione GT. Ecco com’è e come va la berlina francese di segmento D.

Design: una berlina “alla fastback”

La prima rivoluzione la nuova Peugeot 508 la intraprende attraverso le forme, soprattutto se confrontata rispetto al passato. Alta 1,40 metri, lunga 4,75 m e larga 1,85, la Peugeot 508 GT propone uno stile quasi da fastback, con il cofano lungo e una parte posteriore che scende proprio come una coupé.

Sulla berlina francese non mancano né stile né personalità, e questo è dovuto principalmente alle firme a LED. Davanti sono presenti le luci diurne a LED che fungono anche da indicatori di direzione, mentre al posteriore c’è una fascia orizzontale nero lucido che ingloba ai suoi estremi i fari posteriori tridimensionali, anch’essi full LED e sempre accesi.

La linea del tetto in discesa permette alla Peugeot 508 di avere un aspetto filante

Oltre ai gruppi ottici che dettano un design ben delineato, la Peugeot 508 GT mostra un corpo atletico, un Cx di 0,26 e una carrozzeria ben proporzionata. Non solo futuro sulla 508, ma anche qualche richiamo ai fasti del passato, come per la sezione frontale, dove il Leone è al centro della calandra tridimensionale, mentre la nomenclatura del modello è sul cofano, proprio come accadeva poco più di 50 anni fa sulla 504.

Il sobrio, ma sportivo, grigio scuro si abbina alla perfezione ai cerchi in lega Augusta da 19”. Il tutto è collegato con un’ambiente interno degno di nota, grazie alla scelta (opzionale) della selleria in pelle rossa e al resto dell’ambiente Mistral, nero con inserti in quercia Grey Oak.

Entrando nell’abitacolo della Peugeot 508 GT, si nota che gli spazi non sono molto ampi, poiché tutto è riempito da inserti e accessori vari, tutto proteso verso gli occupanti. Con i sedili a regolazione elettrica si trova presto la posizione e il grosso tunnel centrale accompagna la nostra mano verso la leva del cambio automatico. La qualità percepita è notevole, le pelli, i metalli e il legno degli inserti sono tutti piacevoli al tatto e alla vista, mentre al contempo, si sposano con la tanta tecnologia. Questa è composta dai due schermi: la strumentazione digitale dell’i-cockpit da 12,3 pollici personalizzabile e lo schermo dell’infotainment da 10 pollici (8” di serie). Entrambi i display, e i relativi sistemi, abbiamo imparato a conoscerli bene su 3008, 5008 e DS 7 Crossback, constatando una pregevole fattura. Sotto lo schermo dell’infotainment si confermano i tasti a pianoforte, ben riusciti, la leva del cambio in stile PSA e un bel vano portaoggetti.

Il Peugeot i-cockpit si evolve e propone ancora il volante piccolo, oltre allo schermo della strumentazione completamente digitale

Un piccolo inconveniente causato dal design filante è lo spazio per i passeggeri posteriori. Chi è più alto di 1,80 potrà lamentare poco spazio per la testa, a causa del, tanto apprezzato, tetto che scende nella zona posteriore. Bene, in compenso, il bagagliaio, con il suo ampio portellone, che propone una capienza a partire da 487 litri.

Alla guida della Peugeot 508 GT 1.6 da 225 CV: la più sportiva in attesa del futuro elettrificato

In una gamma dove in Italia senza dubbio si preferisce ancora il Diesel per le berline di segmento D, non mancano però un’offerta fatta di motori benzina, dove spicca il più potente e sportivo 1.6 PureTech turbo da 225 CV, abbinato al cambio automatico a 8 rapporti.

Questo propulsore eroga 300 Nm di coppia, per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi e una velocità massima di 250 km/h. Eco, Comfort, Normal e Sport sono le canoniche modalità di guida che troviamo anche sulla Peugeot 508 GT, azionabili attraverso l’apposito pulsante sul tunnel centrale.

Con la ben nota piattaforma EMP2 a sostenere il powertrain della 508, la berlina si rivela fin dai primi momenti bella scattante, ma non esagerata. Il sound che accompagna le accelerazioni in realtà è abbastanza sommesso, anche se l’amplificazione delle casse in modalità Sport fa sì che sembri tutto più sportivo. Per la maggior parte della guida, però, e per fortuna forse, regna il silenzio, dovuto all’ottima insonorizzazione dell’abitacolo.

Il 225 CV offre brio in abbondanza, ma paga qualcosa in efficienza. Il piacere di guida è comunque molto buono

La potenza della vettura, infatti, nonostante sia più che apprezzabile anche in allungo, non fa della 508 una sportiva vera e quindi ben venga il comfort, che di certo non manca anche su questa versione. Quello che fa la differenza, invece, è lo schema delle sospensioni, con le posteriori a bracci multipli multilink, oltre al controllo elettronico di queste ultime (presente di serie sulla GT), che permette di modificare in maniera più concreta il comportamento su strada in base alla modalità di guida. Il risultato è un assetto abbastanza sportivo ma sempre turistico, un sottosterzo quasi inesistente e un atteggiamento piuttosto neutrale, sia in ingresso, sia in uscita, complice anche il buon peso di circa 1.500 kg.

Il piccolo volante dell’i-cockpit ha portato molti a schierarsi a favore e molti contro. Io sono uno di quelli che apprezza il diametro contenuto e la risposta dello sterzo agli imput, ma con la condizionale di settare il volante leggermente più in alto di quanto consigliato in Peugeot, pena una visibilità leggermente minore della strumentazione. Nel complesso, però, è oggettivo che lo sterzo sia ben tarato, anche quando si forza l’andatura.

Il cambio EAT8 ben si comporta in tutte le situazioni, con i paddle al volante che possono assecondare anche una guida più sportiva. L’unica pecca, che non gli permette ancora di essere tra i migliori automatici in commercio, è l’intuitività in qualche cambiata cittadina e la velocità degli innesti tramite palette.

Anche in termini di tecnologia l’ammiraglia del Leone non si fa trovare impreparata, infatti, propone di serie su tutti gli allestimenti la frenata di emergenza, il segnale di superamento involontario della carreggiata e il segnale di limite di velocità. Come pacchetti aggiuntivi non mancano i sistemi Active Blind Corner Assist, riconoscimento attenzione del conducente, abbaglianti automatici, Extented Traffic Sing Recognition e Adaptive Cruise Control ACC30 al quale si aggiunge la funzionalità Stop & go e LPA che rappresenta un primo approccio alla guida autonoma.

L’assetto si pone come via di mezzo tra sportività e comfort, merito delle sospensioni a controllo elettronico di serie sulla GT.

Alla fine, se non si sente la necessità di questa spinta che è comunque molto piacevole, ma non indispensabile, è meglio optare per motorizzazioni meno potenti e quindi anche più parche, poiché, nonostante la media di consumi dichiarata pari a 5,7 l/100 km, difficilmente con la Peugeot 508 GT si riesce a rimanere sotto gli 8 l/100 km.

Prezzo e concorrenti

La Peugeot 508 GT parte dal prezzo di 45.280 euro (100 euro in meno della 180 CV Diesel) e offre praticamente tutto quello che serve di serie, compreso il cambio automatico a 8 rapporti EAT8.

A 700 euro in più c’è il grigio metallizzato e a 1.500 euro gli interni in pelle Sellier rossa con ambiente Mistral e cuciture Aikinite. Fanno lievitare ulteriormente il prezzo il Night Vision (1.000 euro), i cerchi da 19 pollici Augusta (600 euro) e gli inserti in legno naturale (150 euro). Si raggiunge, così, il prezzo finale di circa 49.000 euro, ricordando, però, che parliamo della versione top di gamma, cui si può aggiungere veramente poco.

A livello di concorrenti, la Peugeot 508 GT si posiziona a metà tra il “normale” e il premium, anche se questa versione propende maggiormente per la seconda sponda, scontrandosi così con le top Alfa Romeo Giulia, Audi A4, Bmw Serie 3, Mercedes Classe C, ma anche Volkswagen Passat, Ford Mondeo e altre protagoniste del segmento.

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Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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