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Caro carburanti, in Scozia fanno sul serio: whisky al posto della benzina

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Il caro carburanti si fa sentire notevolmente, soprattutto in alcuni Paesi. Uno di questi è la Scozia, dove si è pensato di sostituire i classici liquidi combustibili con del whisky. Siamo ormai lontani dal primo d’aprile, giorno in cui escono le fake news più disparate. Questo tutto è meno che una notizia fasulla, leggere per credere.

La Celtic Renewables di Grangemouth sta, infatti, cercando di produrre in modo efficace biobutanolo come sostituto del Diesel e della benzina per motori endotermici. Il biobutanolo prodotto da quest’azienda viene realizzato attraverso la lavorazione degli scarti provenienti dalla produzione del whisky di malto scozzese. Quindi non verrebbe usato il prezioso distillato ottenuto dalla fermentazione e successiva distillazione di vari cereali, maturato in botti di legno, ma appunto i residui inutilizzati.

Whisky al posto dei carburanti: Celtic Renewables ci prova da tempo

Già in passato, nel 2017, Celtic Renewables è riuscita a ricavare dagli scarti del whisky un carburante in grado di funzionare in un motore tradizionale e nell’ottobre 2021 ha inaugurato la sua prima raffineria dedicata appositamente alla produzione di biobutanolo, il quale, però, emette anidride carbonica.

Ci ha provato anche un’altra distilleria, la Glenfiddich di Dufftown, la quale è specialista nella distillazione di whisky. Quest’azienda ha adattato i suoi camion per le consegne in modo tale che possano funzionare con biogas provenienti dai sottoprodotti della distillazione. Questa soluzione, secondo Glenfiddich, ridurrebbe le emissioni di anidride carbonica di oltre il 95%.

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