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Carrera Panamericana: un mito senza tempo delle 4 ruote

Tempo di lettura: 3 minuti

La cosiddetta Carrera Panamericana è stata un vero e proprio mito delle corse automobilistiche, una gara unica nel suo genere, proibitiva, per molteplici ragioni, e proprio per questo assai ricca di fascino.

La Carrera Panamericana era anche una corsa molto pericolosa e purtroppo diverse persone hanno perso la vita durante la manifestazione; piloti, principalmente, ma anche alcuni spettatori.

La grande pericolosità di questa competizione è stata la prima ragione per cui, dopo alcune edizioni, si è correttamente scelto di interromperla, tuttavia ancora oggi la Carrera Panamericana viene ricordata in tutto il mondo come una delle sfide più epiche di sempre.

Le origini della Carrera Panamericana

La Carrera Panamericana è una corsa che appartiene ad epoche lontane: la sua prima edizione, infatti, si tenne nel lontano 1950.

Si ritiene che le principali ragioni per cui fu organizzata questa competizione, fossero le seguenti: anzitutto, si voleva festeggiare la nascita del tratto messicano della Panamerican Highway, inoltre vi erano specifici obiettivi commerciali mirati ad incrementare le vendite di vetture americane.

Tante le auto protagoniste

In realtà, già nelle prime edizioni, le vetture americane non furono protagoniste assolute: nella grande maggioranza dei casi, infatti, i piloti erano alla guida di vetture di brand europei, da Porsche a Lancia, da Ferrari a Mercedes, e sicuramente la competizione ha influito ad accentuare il blasone internazionale di questi marchi che potevano già godere di un’importante fama.

Tantissimi veicoli storici furono presentati al grande pubblico proprio grazie alla mitica Carrera Panamericana, si pensi ad esempio all’Alfa Romeo 6C 2500, alla Ferrari 212 Inter Vignale, alla Mercedes-Benz 300 SL, senza dimenticare la Lancia D25, la quale tuttavia non gareggiò mai in quanto, in corrispondenza con l’edizione dell’anno 1955, si scelse di porre fine alla manifestazione.

Solo 5 edizioni, dopodiché la gara fu interrotta

La Carrera Panamericana, dunque, si è tenuta per 5 anni consecutivi, dal 1950 al 1954, sfide su cui si potrebbero scrivere intere enciclopedie tra aneddoti e curiosità; l’anno in cui si scelse di interrompere la manifestazione, ovvero appunto il 1955, fu particolarmente significativo in quanto durante il medesimo si verificò un altro incidente tragico che costò la vita a decine di persone, ovvero quello avvenuto nel circuito francese di Le Mans per la celebre 24 Ore.

Cosa contraddistingueva questa celebre sfida

Per rendersi conto di quanto fosse ardua questa gara automobilistica, è sufficiente citare un dato: i piloti dovevano percorrere un tragitto lungo ben 3.000 Km.

Nello specifico, il percorso attraversava il Messico pressoché nella sua interezza, a partire dai confini col Guatemala, ed era estremamente diversificato: i piloti erano chiamati a condurre il veicolo in luoghi di montagna, con strade strette, ricche di curve e molto difficili da affrontare, così come su lunghi rettilinei in cui era possibile toccare velocità molto più alte.

Al di là della grande complessità del percorso, che come detto ha purtroppo causato tantissimi incidenti, più o meno gravi, va sottolineato anche che la Carrera Panamericana si contraddistingueva anche per degli enormi sbalzi termici, nell’ordine di decine di gradi, e ciò contribuiva a renderla una vera prova di forza.

Dopo tanti decenni, quella gara continua ad essere un’icona

Come si diceva, la Carrera Panamericana si è ritagliato un posto nella storia delle 4 ruote e per questo viene considerata ancora oggi un’autentica icona.

Dal 1988 fino al 2012, inoltre, peraltro, si è scelto di far “rivivere” questa celebre corsa tramite delle suggestive edizioni rievocative; quanto a difficoltà e pericolosità, ovviamente, queste sfide non hanno avuto nulla a che vedere con la Carrera Panamericana “originale”, vedendo protagoniste delle vetture d’epoca e prevedendo una lunghezza del tragitto di gran lunga inferiore.

Il fatto che la Carrera Panamericana sia stata, e sia tutt’oggi, un autentico mito automobilistico, è tangibile anche per molte altre ragioni, basti pensare che è evocata perfino nel mondo dell’orologeria: l’orologio Tag Heuer Carrera, che il portale specializzato RecensioniOrologi indica come uno dei migliori cronografi da uomo del 2021, è dedicato proprio a questa corsa.

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