in

Citroen C3 prima generazione: storia e curiosità della compatta francese

Tempo di lettura: 2 minuti

Nel 1998 Citroen presentò la la concept car C3 Lumiere, dove Lumiere significa luce. Simpatica, morbidosa ma, allo stesso tempo, elegante. Nel 2001 il lancio ufficiale della prima generazione, ed è subito un successo. Chi scrive queste righe, come molti della mia generazione di trentenni, se la ricorda molto bene, nello specifico per essere stata l’auto dell’esame di guida della tanto sospirata patente, un traguardo che ancora oggi, a pensarci, fa diventare lucidi gli occhi.

Presentata in anteprima mondiale al Salone di Francoforte, poche settimane dopo la tragedia dell’11 settembre, e italiana al Motor Show di Bologna, la C3 prima generazione andava a sostituire la Citroen Saxo, che ormai aveva fatto il suo tempo.

Proprio dalla più bassa Saxo la C3 prima generazione si distanziò esteticamente con il suo design “a uovo”, opera del designer Donato Coco. L’auto arrivò, sempre volendola confrontare con la Saxo, con carrozzeria a cinque porte, riuscendo subito a convincere gli scettici rimasti delusi, alla voce “spazio a bordo”, dalla sua antenata.

Dentro compariva il tachimetro digitale mentre particolarmente indovinate furono le due bocchette a forma circolare, così da riprendere il disegno generale della vettura, oseremmo dire “bombato”.

La C3 prima generazione  è rimasta famosa nell’immaginario collettivo per la sua forma morbida, sinonimo di comfort, laddove spiccavano i passaruota prominenti, ma soprattutto di interpretazione in chiave moderna dell’eterna 2CV. La sapete una curiosità?

I fanali allungati, a mezzaluna, caratterizzano il posteriore

Tra i vari prototipi pre-lancio, venne anche ipotizzata una versione con fari sporgenti, come la celebre antenata, ma fu subito scartata per motivi aerodinamici. Della 2CV, rimase, però, uno dei tratti distintivi: il caratteristico tetto ad arco.

La C3 prima generazione è stata prodotta in due milioni di esemplari e ha rappresentato un successo senza precedenti. Proposta con carrozzeria 5 porte, la C3 prima generazione è lunga 3,86 metri, larga 1,67 e alta 1,51 metri, mentre il peso a vuoto superava di poco i 1.000 chilogrammi.

Ritratto di famiglia, quella della Citroen C3 prima generazione

Declinata in molteplici versioni, tra le quali si ricordano la VTR del 2005, la D&G del 2004 e la Gold by Pinko del 2008, la C3 prima generazione è stata la prima compatta al mondo a montare, di serie, il sistema Start&Stop abbinato al cambio automatico, a partire dal 2004.

C3 prima generazione: chi si ricorda la Pluriel col tetto smontabile?

Da ricordare, inoltre, la C3 Pluriel, prodotta a partire dal 2003, con le tante possibilità offerte dal tetto apribile e, soprattutto, asportabile. L’auto diventava così, all’occorrenza, una Spider o, finanche, un sorta di pick-up, grazie alla rimozione completa del tetto, ripiegabile al di sotto del piano di carico nel baule.

Sulla Pluriel cambiò anche il design dei gruppi ottici, mentre negli anni seguenti arrivò una versione sportiva con motore da 210 CV e, successivamente, una Charleston, ispirata al mondo delle due ruote. Anche in questo caso, l’influenza della 2CV si fece sentire eccome…

Driver Power

Alfa Romeo Giulia: nuovo premio ai Driver Power Awards 2019 di Auto Express

BMW Revival Birdcage: letteralmente, gabbia d’uccello