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Citroen C4 X BlueHDi: prova su strada, interni, dimensioni, consumi, prezzo

Tempo di lettura: 7 minuti

La Citroen C4 X è stata presentata lo scorso giugno 2022, e rappresenta una versione intrigante per chi è interessato ad acquistare una Citroen C4 ma necessita di più spazio. La lettera X nel nome identifica la versione più lunga della C4, caratterizzata da un design molto particolare che unisce le diverse forme di una berlina e di un SUV, con gli elementi tipici di una fastback. 

Questo modello è estremamente importante per il Brand francese, infatti, oltre a proporlo in due differenti varianti carrozzeria, è disponibile in abbinamento a propulsori Benzina, Diesel ed elettrici. Sebbene Stellantis faccia fede al pianoDare Forward 2030 e prometta 47 modelli elettrici entro il 2024, il Diesel rimane una fetta importante nel mercato del nuovo, specialmente per chi percorre molti chilometri fuori città. Con il passare degli anni, oltretutto, questi motori sono diventati molto efficienti e rappresentano un vantaggio economico non trascurabile.  

Il 1.5 BlueHDi è un motore che conosciamo ormai bene e che equipaggia molte delle exPSA tra segmento B, C e D. Sarà ancora in grado di stare al passo con gli anni? Scopriamolo in questa prova su strada, dove testeremo la Citroen C4 X BlueHDi 130 CV per scoprire gli interni, il prezzo, i consumi, le dimensioni e come va su strada. 

Esterni e interni Citroen C4 X: indubbiamente stravagante, con interni “minimal” ai quali non manca nulla 

A prima vista è difficile inquadrare questa Citroen C4 X: gli esterni hanno forme che ricordano una berlina, così come elementi tipici dei SUV e dei crossover, come dimostrano i rinforzi Airbump che corrono lungo il profilo inferiore dell’auto. Il tutto reso vivace da un tetto molto inclinato, caratteristica tipica delle fastback. Basta cambiare punto di osservazione e la C4 X dà l’idea di appartenere ad un segmento diverso.  Vista da davanti, la Citroen C4 X riprende fedelmente le linee della sorella coupé, lo stesso vale per la fiancata (almeno fino all’assale posteriore). Dietro, invece, cambia notevolmente con linee più mature che mascherano bene i 24 cm in più in lunghezza rispetto alla sorella. Sempre in paragone con la C4, la coda è leggermente più bassa e lo spoiler è meno pronunciato ed è in tinta con la carrozzeria. Spariscono le finte prese d’aria ai lati del paraurti, con un design più “clean”, meno sportivo anche rispetto alla Citroen C5 X. 

Condivisa da molte vetture del Gruppo Stellantis, la piattaforma modulare CMP permette di ospitare, come accennato in apertura, anche un’architettura completamente elettrica. In termini di dimensioni, la Citroen C4 X si posiziona perfettamente tra la C4 due volumi (4,36 metri) e la C5 X (4,80 metri). La lunghezza misura 4,60 metri, 1,80 metri di larghezza e 1,53 metri di altezza. Il passo è lo stesso di C4 e misura 2,67 metri. A cambiare è il bagagliaio che arriva a ospitare un volume di 510 litri. L’accesso al vano eredita tutti i pro e i contro di una berlina, con un portellone molto leggero (non è elettrico) e un’apertura ristretta che richiede di distendersi per raggiungere gli oggetti più distanti. La soglia interna è di 16,4 cm, un pò scomoda con le valigie più pesanti, non ci sono ganci per appendere le borse, le forme non sono regolari ai lati a causa dei passaruota, le cerniere a collo d’anatra occupano spazio quando il vano è chiuso e non è presente un doppio fondo ad eliminare lo scalino che si crea quando si abbattono i sedili: tutti fattori tipici delle berline ai quali non siamo più abituati.  

Gli interni della Citroen C4 X vantano dettagli moderni e minimali. Un design ben studiato che unisce tecnologia e praticità in un corretto mix e accosta in maniera ottimale materiali differenti come microfibra e pelle. Tutti i pulsanti sono posizionati correttamente e sono facilmente raggiungibili, per fortuna sono presenti i comandi fisici per il clima. Al centro della plancia trova spazio un display touchscreen da 10 pollici, che propone il sistema infotelematico MyCitroen Drive Plus con una buona interfaccia e veloce nella risposta, completo di Apple CarPlay e Android Auto wireless. Subito sotto lo schermo troviamo due pulsanti per richiamare le impostazioni di guida del veicolo e il menù principale dell’infotainment. Il pad per la ricarica wireless è ben nascosto appena sotto i comandi del clima e, ai suoi lati, sono posizionate due prese USB (di cui una USB-C).

Ancora più in basso un capiente vano portaoggetti con doppio fondo presa 12V. Il tunnel centrale è essenziale nelle linee, incorpora il piccolo selettore di marcia e un vano portabottiglie. Sebbene i materiali utilizzati negli interni dell’abitacolo della Citroen C4 X siano di ottima fattura, mancano i rivestimenti interni alle portiere e al bracciolo centrale, e sono presenti alcune plastiche rigide al tatto. Gli assemblaggi sono ben curati e, anche sotto pressioni forti, non emettono  scricchiolii fastidiosi. Infine, nota di merito per i tanti vani portaoggetti e per le soluzioni pratiche di fronte al passeggero anteriore, con due pratici cassetti e un sostegno per tablet o cellulari.

In tutte le Citroen i sedili fanno la differenza, e questa Citroen C4 X non fa eccezione. Le poltrone all’anteriore sono poco contenitive ma morbide, il giusto per affrontare lunghi viaggi in totale relax. Non mancano i comandi per il supporto lombare e la funzionalità massaggio che non risulta mai troppo invasiva e concede un comfort di alto livello. Dietro si viaggia comodi in due, non manca lo spazio per le ginocchia e la testa. I più alti potrebbero lamentare una visibilità limitata a causa della presenza di un ingombrante profilo del montante. 

Prova su strada Citroen C4 X BlueHDi Diesel da 130 CV: morbida nell’assetto con un motore che sorprende ancora 

La volontà di unire tre segmenti in uno la si percepisce bene quando si entra all’interno dell’abitacolo. L’accesso alla cabina è abbastanza alto, come in un SUV, ma una volta messo un piede a bordo si realizza che la base è più profonda di quanto ci si aspetta. Ammetto che a me piace guidare in basso, il più vicino possibile a terra, tuttavia quando entro nella vettura, sfioro con la coscia il brancardo. Per raggiungere la poltrona bisogna calarsi, evitando di sbattere la testa, come avviene nelle berline più basse. Una volta dentro, si può trovare la giusta posizione di guida grazie al movimento in altezza e profondità del volante e alle regolazioni elettriche del sedile (lo scorrimento in longitudinale rimane manuale).

Il volante ha un’ottima impugnatura e sono disponibili i paddle, che permettono di cambiare marcia in assenza della leva del cambio. Il cruscotto è digitale ma essenziale nelle dimensioni e nella grafica, tuttavia permette di controllare semplicemente tutte le informazioni del veicolo, della riproduzione audio e della navigazione, oltre a mostrare le impostazioni dei sistemi ADAS. Convince meno l’Head-up display, non tanto per i contenuti quanto per l’utilizzo di un vetro di dimensioni importanti (per darvi un ordine di grandezza è più grande del quadro strumenti), una soluzione ormai superata che obbliga a disattivarlo per ottenere una visuale più nitida sulla strada. 

Il motore è il 1,5 litri quattro cilindri BlueHDi Diesel da 130 CV, ben conosciuto dalla gamma ex-PSA. È un piacere provare un motore Diesel di questi tempi, dove l’attenzione dei costruttori nel raggiungere la neutralità al carbonio ha spostato l’interesse dei consumatori verso i nuovi motori ibridi o elettrici. Oltretutto, il propulsore è molto efficiente come dimostrano i valori di emissioni di CO2 di 128 g/km contro i 129 g/km del Puretech 3 cilindri turbo benzina, sempre da 130 CV. L’erogazione di questo motore è ben distribuita, con una buona progressione sin dai più bassi giri/min, e permette di guidare senza troppi compromessi tra performance e consumi. A proposito, in città siamo riusciti a percorrere 16 km/litro, fuori città a 90 km/h si raggiungono i 23 km/l, per un dato totale segnalato dal computer di bordo di 18 km/l. Se percorrete tanti chilometri fuori città, questa motorizzazione fa al caso vostro e non sarà difficile scendere sotto i 5 l/100 km

La Citroen C4 X Diesel asseconda uno stile di guida rilassato, confermandosi una perfetta compagna nei lunghi viaggi. Il comfort la fa da padrone, specialmente in città, dove buche e avvallamenti sono ben filtrati dalle sospensioni Progressive Hydraulic Cushions, con uno smorzatore idraulico che dissipa l’energia generata da compressioni importanti, filtrando notevolmente le asperità più insidiose. Il rovescio della medaglia sono gli ampi angoli di rollio e beccheggio, d’altronde non è nel DNA della C4 X correre tra le curve. I 1.395 kg sono gestiti in maniera efficace da un impianto frenante che permette di modulare bene la frenata ma che restituisce una risposta alquanto leggera sul pedale del freno. Quanto allo sterzo, vanta una risposta in linea con l’indole dell’auto, mai troppo pesante, perfetto per tutti i giorni, sia in città che fuori. Il comando è un pò vuoto al centro, il che abbassa il livello di precisione, e filtra molti degli input derivati dal manto stradale.

In termini di tecnologia durante la guida, la Citroen C4 X è equipaggiata con tutti i sistemi di sicurezza che sono un ‘must’ per chi macina chilometri in autostrada. Il sistema Highway Driver Assist, in accoppiata con l’Adaptive Cruise Control, guida la vettura al centro della carreggiata seguendo la segnaletica stradale e mantiene la distanza dal veicolo che precede. Oltretutto, la funzione Stop & Go è in grado di fermare l’auto e riprendere la marcia senza l’intervento del guidatore, un aiuto notevole durante in condizioni di traffico congestionato. 

Prezzo e concorrenti Citroen C4 X Diesel: quanto costa e quale versione scegliere?

Il prezzo della Citroen C4 X parte da 26.450 euro per la versione benzina PureTech 100 in allestimento Feel, la entry level. Si sale a 31.950 euro per il motore Diesel con il secondo livello Feel Pack, che parte da 30.450 euro con il PureTech 130 con cambio automatico EAT8. In entrambi i casi, benzina e Diesel 130 CV, la C4 X è equipaggiata con il cambio automatico EAT8 a 8 rapporti. Il secondo livello di allestimento è lo Shine, offerto a 32.450 euro (33.950 euro per il Diesel). L’allestimento più ricco in gamma, lo stesso della vettura da noi provata, è lo Shine Pack al prezzo di 33.950 euro, 35.450 euro per il Diesel. Con l’aggiunta di alcuni optional come il tetto apribile e la vernice metallizzata, il prezzo della Citroen C4 X Diesel supera i 37.000 euro. Attenzione però alle offerte online, attraverso cui il prezzo potrebbe scendere di 1.700 euro. 

Quale versione scegliere? Come al solito… dipende. Sicuramente se percorrete tanti chilometri fuori città e non avete limiti alla circolazione in città, il BlueHDi Diesel 130 CV è il propulsore che fa al caso vostro. Se utilizzate unicamente l’auto per spostamenti urbani, spesso in zone ZTL, la versione elettrica e-C4 X potrebbe essere la scelta giusta. Il prezzo salirebbe a 41.300 euro, a parità di allestimento, ma con una batteria da 50 kWh, e un’autonomia dichiarata di 360 km, non potrete fare a meno di qualche preoccupazione per affrontare viaggi lunghi. Una via di mezzo è la versione PureTech, sempre da 130 CV, che vi permetterà di risparmiare all’acquisto 1.500 euro rispetto al Diesel. 

Considerando le linee molto particolari che caratterizzano la Citroen C4 X, non ci sono molte concorrenti da elencare. Sicuramente possiamo citare la Renault Arkana e la Peugeot 408, entrambe vicine al concetto di SUV Coupé. 

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