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Comprare auto usate all’estero? Quali sono i paesi preferiti dagli Italiani

Tempo di lettura: 2 minuti

Acquistare un’auto comporta una spesa importante, ecco perché sempre più italiani spostano la loro attenzione sul mondo dell’usato ed in particolare sulle vetture estere, cercando un importatore pronto a gestire l’aspetto burocratico.

È proprio grazie alle opportunità del mercato straniero se l’auto dei loro sogni arriva sotto casa con un considerevole risparmio economico.

Certo il processo non è sempre lineare ed immediato: molti temono truffe e raggiri, ma i modi per evitare questi problemi esistono e la tecnologia blockchain è forse la soluzione più sicura in assoluto per riuscirci.

Dopo questa breve ma doverosa premessa, capace di garantire un acquisto sereno, occorre sottolineare il trend in costante crescita relativo all’acquisto di auto d’importazione, capaci di offrire un’enorme scelta a prezzi scontati rispetto ai modelli analoghi comprati su suolo italiano.

Ma quali sono i paesi più gettonati dagli italiani per importare la propria auto usata?

Auto importate: i dati di carVertical

Sulla piattaforma proprietaria di carVertical vengono registrati i paesi in cui l’auto è stata immatricolata e le relative date. Sono proprio questi i dati di partenza su cui è basata l’intera analisi.

Ovviamente non si parla di alcune decine di modelli ma di migliaia e miglia di auto capaci di offrire una panoramica molto chiara sui gusti degli italiani nel momento in cui scelgono il paese da cui importare la loro auto di seconda mano.

I maggiori importatori di auto usate in Italia? Ecco i 5 paesi in cima alla classifica

La supremazia tedesca è abbastanza evidente. Oltre l’88% delle auto di seconda mano importate in Italia provengono dalla Germania, che stacca in modo netto tutti gli altri paesi.

Cosa si nasconde dietro questi numeri? Certo la qualità delle auto tedesche è sempre stata indiscussa ma i motivi di questa supremazia non si fermano qui.

I costi del passaggio di proprietà, in Germania, sono quasi irrisori, ecco perché i tedeschi tendono a cambiare auto molto più spesso di noi italiani. Non è raro trovare modelli al di sotto dei 100.000 Km percorsi con 3 o più precedenti proprietari. Questo aspetto può abbassarne il prezzo di vendita senza però pregiudicare l’affidabilità della vettura che solitamente è stata usata col massimo rispetto.

Gli standard di qualità richiesti dal mercato automotive tedesco, inoltre, sono superiori a quelli italiani, quindi, l’acquirente si ritrova a guidare un’auto in ottime condizioni, curata in ogni singolo aspetto sin dalla sua nascita.

Non solo, il mercato delle auto tedesche di seconda mano è anche estremamente vario. Oltre ai classici modelli presenti sulle nostre strade ci sono anche molti allestimenti e versioni che non sono in vendita nella penisola italiana.

Le spese di importazione? Nel 99% dei casi vengono del tutto assorbite dalla convenienza estera: anche dopo aver pagato le commissioni di importazione l’acquirente beneficia di un risparmio più o meno importante a seconda del modello.

Un ultimo dettaglio, non meno importante: la stessa cura nella produzione delle auto si riflette sulle strade tedesche. Le numerose buche che costellano le nostre città sono quasi del tutto assenti. Questo, ovviamente, riduce nettamente l’usura di svariate componenti meccaniche.

È evidente che il solo fattore prezzo delle auto circolanti in Spagna, Francia e Romania non è una leva abbastanza forte per cambiare le preferenze degli italiani. Discorso analogo per le auto americane che, nonostante il loro fascino, richiedono tempistiche più lunghe per arrivare nel nostro Paese.

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