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Dakar 2019: tra forature e altri problemi, la passione muove Loeb

Foto Red Bull
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Giornata difficile e prospettiva nebulosa in questa Dakar 2019. Tre forature, due cerchi distrutti per Loeb. E ora la Tappa di ritorno a Arequipa, non facile. C’è una passione spropositata che tiene insieme tutto questo, e una grande sete d’eccellenza. Il racconto di avventure e disavventure firmate Dakar 2019.

Tacna, 10 Gennaio 2019. Tacna, prima della Marathon. Le assistenze sono rimaste a Arequipa. “Tagliandi” e riparazioni si fanno da soli o aiutandosi tra Concorrenti, nel parco di lavoro del bivacco blindato. “Ostaggi” del Rally, i Concorrenti della Dakar Perù (100%) passano il resto della giornata isolati dal Mondo della Corsa, eppure forse per questo ancora più concentrati, più coerentemente uniti, solidali. Le grandi differenze, per un giorno che è necessariamente collegato a quello successivo, non le fanno le classifiche, bensì le condizioni del fisico e del morale, e lo stato di “conservazione” delle Macchine da Corsa. Un pneumatico forato o, peggio ancora, distrutto, verrà fatturato il giorno successivo se succederà ancora.

In queste condizioni anche una giornata “movimentata” deve essere considerata, se non ci sono stati imprevisto maggiori, globalmente buona.

Sébastien Loeb e Daniel Elena su Peugeot 3008 DKR arrivano al traguardo di Moquegua su quello che resta del mozzo di una ruota. La speciale era lunga, compresa una neutralizzazione centrale, oltre 400 chilometri, e l’Equipaggio della Peugeot #306 ha chiuso al 5° posto. Nonostante tutto. Loeb ha forato una prima volta, poi una seconda. Alla terza ha dovuto iniziare a scegliere la meno peggio, a fermarsi per cambiare una ruota forata con quella forata in precedenza, ma in migliori condizioni generali. Nonostante tutto, lo striscione d’arrivo e un risultato eccellente. Ma non è finita. Lo spettacolino va in scena ancora una volta per il Pubblico di Moquegua. Loeb e Elena sollevano la 3008 DKR sul martinetto idraulico anti-insabbiamento, tolgono il moncone di cerchio e mettono una ruota forata, il cerchio inciso ma, tutto sommato, decente.

Ripartono. La Peugeot ruggisce e lascia l’area del traguardo. Altri duecento chilometri di trasferimento, destinazione Tacna. Troppi per quella ruota. Loeb parcheggia a lato della strada e, insieme a Elena, aspetta. Arriva Harry Hunt, con la seconda 3008 DKR del Team PH-Sport, ma non porta fortuna. Anche l’americano ha forato due volte. Non ha ricambi neanche per sé e non può aiutare Loeb. Arriva infine Pierre Lachaume, Peugeot 3008 DKR #325, gara impeccabile, quindicesimo assoluto, una ruota di scorta “buona”, sì c’è.
Dakar 2019 Peugeot Loeb

Un’ultima volta l’operazione che ha scandito la giornata di Sébastien Loeb e Daniel Elena. Finalmente tutte le Peugeot del Team PH-Sport possono raggiungere il bivacco di Tacna. Verranno rimesse in condizioni di prendere il largo, grazie anche al lavoro dei meccanici che viaggiano sul Camion in Corsa della Squadra.

Si riprende con la tappa che riporta e ricompatta la Carovana a Arequipa, per la giornata di “riposo”. Come sempre gli Organizzatori ritengono giusto che gli Equipaggi se la guadagnino. E così sono oltre 500 chilometri di Prova Speciale, seppure con un breve tratto centrale neutralizzato, e altri duecento per raggiungere Arequipa.

A Arequipa, poi, ci sarebbe anche da capire se si può regolare quel conto in sospeso dalla terza Tappa. Al momento Loeb e Elena occupano, con la Peugeot 3008 DKR del Team PH-Sport, la sesta posizione assoluta, a 50 minuti dai primi, Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel.

Continua la Dakar 2019 sulle pagine di Autoappassionati.it.

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