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Dalla Cina il clone di Defender e Wrangler a 14.000 euro

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Non tutte le auto cinesi sono elettriche. Sebbene le Case automobilistiche cinesi siano presenti anche in Europa con modelli termici o ibridi con motorizzazioni a benzina, sul mercato interno ci sono ancora alcuni modelli con propulsori a benzina molto interessanti come la BAW 212 T01. Il nome, alle nostre latitudini, potrebbe non dire niente, ma in realtà la Beijing Auto Works è la Casa automobilistica più antica di Cina, nata nel 1953 e supportata da alcune Case automobilistiche sovietiche come GAZ e UAZ.

Proprio da quest’ultima Casa, nel 1965 la BAW derivò il suo modello più noto e apprezzato, la BJ212. Si tratta di un fuoristrada pensato sia per l’utilizzo civile che per quello militare, e secondo le informazioni di oggi sembra che sia stato sviluppato con UAZ che, sulla stessa base, realizzò l’altrettanto celebre UAZ-469. Ancora proposta sul mercato con uno stile a dir poco spartano e d’altri tempi ma con alcune concessioni alla modernità come i fari full LED, nel 2024 è stata presentata la sua versione rinnovata, la BAW 212 T01.

Realizzata su un telaio rinnovato, ha interni molto più tecnologici e moderni che in passato, mentre lo stile è fortemente ispirato ai fuoristrada occidentali come Land Rover Defender, Jeep Wrangler e Ineos Grenadier, con alcuni elementi ispirati al piccolo Suzuki Jimny. A stupire è anche il prezzo, che al cambio non supera i 20.000 euro anche in versione top di gamma.

La BAW BJ212: sconosciuta da noi, immortale in Cina

La storia della Beijing Auto Works e della sua auto più famosa, la BJ212, è quasi completamente sconosciuta, quando si tratta invece di una delle realtà più famose e longeve dell’industria automobilistica cinese. Nata a Pechino nel 1953 e di proprietà del Governo municipale di Pechino ancora oggi, la BAW BJ212 è nata, probabilmente, in collaborazione con la UAZ, con la Casa sovietica di Ulyanovsk che ha progettato sulla stessa base il suo modello più iconico, la UAZ-469.

BAW BJ212 1965

Nata nel 1965, la BJ212 è un fuoristrada duro e puro con telaio a longheroni, trazione integrale e motori robusti a benzina, adatti alle temperature gelide di alcune parti della Cina e dei Paesi limitrofi. Prodotta ininterrottamente ancora oggi, la BJ212 è stata prodotta anche dalla Tianjin First Auto Works, che la produce ancora oggi come Tianjin TJ210 C. Aggiornata continuativamente con motori di diverse origini, come ad esempio i 2.0 quattro cilindri di origine Toyota o gli attuali motori da 1.5 litri turbo e 2.4 litri aspirato di origine Mitsubishi, nonostante la nascita della Beijing Jeep nel 1984, una joint-venture tra l’americana American Motors Corporation e la BAIC (Gruppo del quale BAW ha fatto parte fino al 2015), la BJ212 è stata prodotta ininterrottamente con piccole modifiche e migliorie che non ne hanno cambiato i connotati.

BAW BJ212 2024

Dotata di uno stile davvero spartano, con rivetti a vista e un posteriore privo di un portellone classico ma dotato di un più piccolo vano ad apertura verso il basso, la BJ212 è oggi una delle automobili storiche dell’automobilismo cinese, ma con un problema sorprendente. Nonostante sia ancora un fuoristrada dotato, capace e molto utilizzato dalle forze dell’ordine e dall’Esercito cinese, la BJ212 non viene molto amata dai privati.

La nuova 212 T01: fuoristrada duro e puro con tante ispirazioni

Il motivo, seppur semplice, è davvero interessante: la BAW 212 ricorda la “vecchia” Cina, quella più lontana e in difficoltà rispetto al Paese di oggi. Per questo, anche un modello che ha ancora estimatori per le sue capacità e credenziali ha smesso di essere appetibile, crollando nelle sue quote di mercato. Così, BAW ha deciso di cambiare, ma di non dimenticare il suo modello iconico.

Per questo, già nel 2023 con il modello originale la BAW ha reso il famoso numero del modello, 212, come un brand dedicato. Oggi, quindi, si affiancano il modello classico, ora commercializzato come 212, e al suo fianco è arrivata la nuova BAW 212 T01, un modello con caratteristiche tutte nuove ma che non cambia la ricetta originale.

Lunga 4,71 metri, larga 1,90 e alta 1,94 metri, è un fuoristrada a cinque porte con uno stile più moderno e ricercato, che non rinuncia però ad un layout da vero 4×4. Il nuovo 212 T01 ha infatti telaio a longheroni e sospensioni a ruote interconnesse anteriori e posteriori. Dotata di passaruota bombati, paraurti a sbalzo e linee squadrate, rispetto alla 212 “originale” ha linee decisamente più moderne, con un frontale con tre feritoie orizzontali e fari full LED più centrali di tutti gli altri modelli simili.

La posizione dei fari riesce a nascondere un po’ le “ispirazioni” della 212 T01, che però, guardando con più attenzione, sono ben visibili. La forma dei paraurti, ad esempio, richiama da vicino quella della Jeep Wrangler, mentre la forma del tetto e delle portiere richiama sia il Land Rover Defender che la recente variante a cinque porte del Suzuki Jimny, con altri dettagli ispirati a modelli come il Ford Bronco. In coda e nello sviluppo delle proporzioni, invece, il principale spunto sembra essere l’Ineos Grenadier, dal quale riprende la forma dei passaruota posteriori e della ruota di scorta.

Interni tecnologici, motore da 250 CV e prezzo da urlo

Salendo a bordo, invece, l’abitacolo unisce delle soluzioni tecniche da fuoristrada come il parabrezza quasi verticale, la plancia molto sottile e lo sviluppo in altezza del cruscotto con soluzioni tecniche moderne. Sia il quadro strumenti che l’intrattenimento sono demandati a due schermi digitali molto grandi, mentre non mancano comodi comandi fisici da utilizzare durante la guida per comandare, ad esempio, il clima o alcune modalità di guida.

A livello meccanico, infatti, il BAW 212 T01 è un fuoristrada duro e puro, con una meccanica degna di nota. Sotto il cofano, infatti, troviamo un motore 2.0 quattro cilindri turbobenzina capace di 185 kW, ovvero 252 CV, scaricati sulle quattro ruote da un cambio automatico a 8 rapporti. La trazione integrale, invece, è di tipo inseribile, con la presenza delle marce ridotte, del bloccaggio del differenziale anteriore e posteriore e della possibilità di disaccoppiare le barre antirollio anteriori e posteriori, per garantire il massimo delle credenziali fuoristradistiche.

Disponibile anche in versione “Special Edition”, che aggiunge gomme fuoristradistiche BFGoodrich, snorkel e una presa d’aria aggiuntiva sul cofano, in questa versione più fuoristradistica il 212 T01 arriva a pesare ben 2.150 kg. Si tratta quindi di un fuoristrada dallo stile riustico (seppur non troppo originale, per usare un eufemismo), con un potente motore benzina, tanta tecnologia all’interno e credenziali in off-road molto interessanti. Ciò che stupisce è però il prezzo: in Cina, infatti, il BAW 212 T01 parte da circa 105.000 yuan, ovvero 14.000 euro, mentre la versione top di gamma arriva a costare 20.000 euro.

Non dovrebbe arrivare in Europa, ma possiamo puntare sul suo “cugino” italo-cinese

Per il momento, il marchio BAW non è presente in Europa, e non ci sono programmi ufficiali per un suo imminente arrivo nel Vecchio Continente. Di sicuro, però, un modello di questo tipo ha attirato l’attenzione degli appassionati di fuoristrada, curiosi di sapere quanto un modello del genere potrebbe costare in Europa.

ICKX K2

Sebbene il marchio non sia proposto ufficialmente in Europa, però, in Italia abbiamo un prodotto che ci si avvicina parecchio. Dal 2023, infatti, in Italia è arrivato il suo “cugino” meno specialistico e più elegante, il Beijing BJ40, che parte da 185.000 yuan, circa 25.000 euro. In Italia, questo modello è importato dalla Casa italo-cinese ICH-X del Gruppo Dr, venduto come K2. L‘ICH-X K2, però, per via dei dazi e delle modifiche necessarie per essere omologato in Europa, non costa 25.000 euro, ma parte da 51.500 euro.

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