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Ecco Dodge Hornet: la gemella degli States di Alfa Tonale è la rivale più temibile?

Tempo di lettura: 4 minuti

In attesa del debutto della Alfa Romeo Tonale, gli USA ricevono un’inedita gemella, la Dodge Hornet. Il nome è ripreso da quello di una concept car del 2006 che prefigurava proprio un SUV compatto a marchio Dodge. La nuova Dodge Hornet è basata interamente su Alfa Romeo Tonale, automobile che arriverà anche lei negli USA nel 2023. Rispetto al SUV italiano, però, lo stile è più aggressivo e meno elegante, i motori sono anche solo termici. La potenza della R/T ibrida plug-in però supera i 290 CV, e la versione base GT ne ha già 268. Hornet sarà meno costosa e più giovanile dell’elegante e lussuosa Tonale, ma Stellantis sarà in grado di differenziare i due modelli in modo chiaro? Per capirlo, scopriamo le caratteristiche peculiari della nuova Dodge Hornet, in vendita solo sul mercato nordamericano. Sarà lei il calabrone (Hornet in inglese) a pungere per prima la Tonale?

L’estetica di Dodge Hornet: più aggressiva e muscolosa, ma tanto Alfa

Partiamo dall’estetica di Dodge Hornet, scoprendo le differenze tra l’italiana Tonale e l’americana Hornet. Entrambe vengono prodotte sul pianale dell’italo-americana Jeep Compass, e costruite sulla stessa linea di montaggio di Alfa Romeo Tonale a Pomigliano d’Arco. A livello estetico, questa parentela è ben visibile. Le proporzioni, infatti, sono le stesse, così come il profilo e l’apprezzato montante posteriore “muscoloso”, i passaruota e le portiere. Le maggiori differenze le troviamo invece a livello frontale e posteriore.

Davanti, infatti, Dodge Hornet fa ovviamente a meno dell’inconfondibile Trilobo Alfa Romeo. Al suo posto invece troviamo una mascherina anteriore molto sottile, sviluppata su due livelli e con la doppia barra rossa, nuovo simbolo Dodge, al centro. Anche il paraurti è differente, e ospita una grande presa d’aria esagonale e due prese più piccole ai lati. Per quanto riguarda i fari, invece, Hornet rinuncia ai fari Matrix LED. Al loro posto troviamo dei fari Full LED molto simili per forma e firma luminosa a quelli delle nostre Tonale meno accessoriate, come la Super. Per dare un tocco più muscle alle eleganti linee di Tonale non manca poi una doppia presa d’aria sul cofano, grande classico delle vetture Dodge. In coda, invece, le proporzioni sono molto simili, così come il paraurti posteriore, la forma del portellone, dello spoiler posteriore e del lunotto.

A differenziarsi da Tonale è ovviamente la firma luminosa a LED. Si perde il motivo a tre elementi di Tonale, per una firma più semplice e pulita. I fari si sviluppano a tutta larghezza, e si uniscono all’altezza del logo Dodge, che si illumina come visto anche su altre vetture della Casa americana. Per concludere, le dimensioni sono pressoché le stesse, così come l’abitabilità e gli interni. L‘abitacolo di Dodge Hornet è pressoché identico a quello di Tonale. Il layout è lo stesso, così come l’infotainment UConnect 5 da 10 pollici, il volante di derivazione Alfa Giulia/Stelvio e il quadro strumenti digitale. Le differenze, però, ci sono, ma sono più sottili. Il tasto d’accensione, per esempio, non è al volante, bensì è spostato al posto del selettore del DNA. Al suo posto, invece, c’è un tasto per le modalità di guida.

La meccanica di Dodge Hornet stupisce: 2.0 benzina e ibrida da oltre 290 CV

A livello meccanico e di motori Dodge Hornet invece è molto simile, ma anche molto diversa dalla Tonale. Il pianale è infatti il classico Small Wide 4×4 LWB, quello portato al debutto dalla Jeep Compass. A differenziare le vetture ci pensa una diversa taratura delle sospensioni, e soprattutto la gamma motori di Dodge Hornet. Sotto il cofano, infatti, ci saranno due motori, un benzina e un’ibrida plug-in, con la prima a rappresentare una grande differenza con Tonale. In Italia, infatti, Tonale è disponibile solo con motori a benzina elettrificati. In America, invece, la versione d’accesso è la Dodge Hornet GT, che rappresenterà una possibile occasione mancata per gli appassionati Alfa europei.

Sotto il cofano di questa “versione base” troviamo infatti il 2.0 turbo GME, lo stesso visto sulla Alfa Romeo Giulia, capace di 268 CV e 400 Nm di coppia. Si tratta di una versione molto sportiva di Hornet, che infatti ha ottime prestazioni. Lo 0-100 km/h è coperto in 6,5 secondi, e la velocità massima è di 225 km/h. Il cambio è automatico a 9 marce, e la dotazione è già di tutto rispetto.

La versione più prestante è però la Dodge Hornet R/T, che è anche la prima plug-in hybrid della Casa americana. Sotto il cofano troviamo il già noto sistema ibrido plug-in di FCA, condiviso con le Jeep 4xe. Troviamo quindi un 1.3 turbo sotto il cofano, accoppiato ad un motore elettrico posteriore da 122 CV e ad un cambio automatico a 6 marce. Grazie alla funzione PowerShot, per 15 secondi si possono avere 25 CV extra. Il totale arriva così a ben 288 CV e 519 Nm di coppia. Le prestazioni sono ottime, con uno 0-100 km/h coperto in 6,1 secondi e 205 km/h di velocità massima. L’autonomia della batteria da 15,5 kWh, invece, si attesta a 56 km secondo il ciclo omologativo americano. Per una ricarica completa, infine, servono 2,5 ore con una presa Tipo 2.

I prezzi di Dodge Hornet e la differenziazione con Tonale

Il listino prezzi della Dodge Hornet top di gamma R/T non è stato ancora comunicato. Sappiamo però che avrà freni Brembo, come sulle Alfa Tonale Ti e Veloce. Non mancherà neanche una taratura specifica dello sterzo e delle sospensioni. Sappiamo invece il prezzo della Dodge Hornet GT, ed è davvero sorprendente. Il listino di lancio è infatti di 30.000 dollari. Si tratta di un prezzo decisamente contenuto rispetto alla Tonale italiana, che con il più modesto 1.5 da 130 CV mild hybrid parte da poco più di 35.000 euro. Va però ricordato che in USA vanno aggiunte le tasse al prezzo di partenza.

Dodge Hornet è un’auto molto particolare. Sarà infatti venduta insieme a Tonale sul mercato americano, e punta ad offrire un’esperienza più yankee e conosciuta agli automobilisti statunitensi che vorranno “fidarsi” del brand di Casa. Il rischio, però, è quello di cannibalizzare Tonale, e di confondere i clienti con due modelli molto simili. Il tutto, poi, in un mercato che Stellantis ha ribadito essere fondamentale per la sua sopravvivenza. Non va poi negato che, sebbene Tonale abbia ancora qualcosa in più a livello di stile, Dodge Hornet è un’auto piacevole sia fuori che dentro. La meccanica così spinta, poi, fa ben sperare per le future Tonale “pepate”. E chissà se non vedremo quel 2.0 anche in Italia, magari in versione Mild Hybrid. E voi, cosa ne pensate? Vi piace questa nuova Dodge Hornet o preferite la nostra Alfa Romeo Tonale? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti.

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