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Giornata da dimenticare per DS Techeetah a Santiago del Cile

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Un terzo round davvero ricco di colpi di scena quello andato in scena sul cittadino di Santiago del Cile. A prevalere su tutti un ottimo Sam Bird mentre per molti dei protagonisti annunciati c’è tanto da recriminare. Molto bene l’ex F1 Wehrlein, subito a suo agio nonostante i pochi km sulle spalle della vettura elettrica. In pole partiva Buemi che, con la pressione portata dall’ex Sauber è finito poi a muro, incappando in un errore non degno del suo curriculum.

Via libera così a Bird che finisce primo in campionato con due punti di vantaggio su D’Ambrosio, vincitore a Marrakech due settimane fa. I 35 punti raccolti dal team Envision Virgin Racing permettono al team di balzare in testa alla classifica costruttori, con il podio completato da Mahindra Racing e DS Techeetah.

Proprio l’equipe transalpina esce con le ossa rotte da Santiago del Cile, con l’abbandono di Jean-Éric Vergne e il tredicesimo posto di André Lotterer.

Dopo una partenza dalla dodicesima e quattordicesimo fila, Jean-Éric Vergne e André Lotterer si sono trovati in buona posizione per andare a punti. Sfortunatamente la gara di Jean-Éric Vergne si è conclusa prima del tempo a causa dei danni occorsi alla sua monoposto, e André Lotterer, a causa di problemi tecnici, è sceso dalla top 10 alla tredicesima posizione. 

André Lotterer : “Non è stata proprio la nostra giornata. Essere davanti nel nostro gruppo di qualifiche e dover partire dalla quattordicesima posizione dimostra che il sistema attuale non va bene. Abbiamo lavorato molto per avere una buona posizione in griglia, e non è giusto ritrovarsi dietro nello schieramento di partenza, perché il primo gruppo ha dovuto pulire la pista.”

Jean-Éric Vergne : “Il team ha fatto un ottimo lavoro. Nonostante un primo posto nel mio gruppo di qualifiche, sono partito in dodicesima posizione per la variazione della pista. Mi stavo preparando ad attaccare quando sono stato tamponato mentre ero in frenata. Dopodiché qualcosa non ha funzionato sulla monoposto, e ho dovuto abbandonare, perché era impossibile terminare la gara.”

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