Redazione Autoappassionati.it
Secondo quanto riportato da Reuters, i repubblicani al Senato hanno presentato una proposta di legge mirata a eliminare i crediti d’imposta per le auto elettriche a batteria (Bev), che attualmente ammontano a 7.000 dollari per i veicoli nuovi e 4.000 per quelli usati. Inoltre, la proposta prevede la cancellazione del “tax credit” federale destinato agli investimenti nelle colonnine di ricarica e alle vetture elettriche in leasing.
Questa iniziativa, promossa dal senatore John Barrasso e sostenuta da altri 14 senatori, tra cui il leader della maggioranza John Thune, si allinea alle dichiarazioni del presidente Donald Trump, che ha annunciato in campagna elettorale a novembre 2024 l’intenzione di revocare le normative pro-elettrico del suo predecessore Joe Biden.
Una tassa speciale sui veicoli elettrici
Oltre alla revoca degli incentivi fiscali, una seconda proposta di legge mira a introdurre una tassa una tantum di 1.000 dollari per i proprietari di veicoli elettrici. I fondi raccolti sarebbero destinati alla manutenzione stradale, secondo quanto dichiarato dalla senatrice Deb Fischer, promotrice della misura insieme a Pete Ricketts e Cynthia Lummis.
La Fischer sostiene che tale importo sarebbe equivalente alle imposte federali sul carburante pagate dai proprietari di auto termiche in un periodo di dieci anni per la riparazione delle infrastrutture stradali. Inoltre, ha sottolineato che i veicoli elettrici, essendo più pesanti rispetto a quelli a benzina, contribuiscono maggiormente all’usura di strade e ponti.
Ulteriori misure in arrivo?
Nonostante queste proposte siano ancora in fase di discussione, potrebbero non essere le uniche. A gennaio, il segretario ai Trasporti Sean Duffy ha affermato che l’amministrazione federale sta valutando l’introduzione di una tariffa per l’uso delle strade da parte dei proprietari di veicoli elettrici.
Se approvato, il piano repubblicano potrebbe rappresentare un duro colpo per il settore delle auto elettriche negli Stati Uniti, riducendo significativamente l’attrattiva economica di questi veicoli e rallentando la transizione verso la mobilità sostenibile.
