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ePrix di Monaco, Gara: alti e bassi per DS Performance

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Sabato di gara a fasi alterne per i due portacolori DS Performance, Sam Bird e José María López, impegnati tra i cordoli del circuito cittadino dell’ ePrix di Monaco, quinto appuntamento del Campionato del Mondo FIA di Formula E.

Sul tracciato che racchiude la storia del motorsport nel salotto che conta, riveduto e corretto per meglio adattarsi alle esigenze della Formula E, gli alfieri del team DS Virgin Racing non erano riusciti ad andare oltre la quarta e quinta fila dello schieramento di partenza durante la manche di qualifica disputata nella tarda mattinata di sabato.

Il mancato accesso alla Super Pole, round conclusivo che determina l’incaricato della partenza al palo tra i cinque piloti più veloci in pista, prospettava una gara in rimonta, ma le insidie del Principato non si sono fatte attendere – con López sfortunato nelle battute iniziali a restare imbottigliato nella traiettoria interna della prima variante e Sam Bird, autore di una partenza perfetta, poi incappato in un impatto con le barriere di protezione all’uscita della seconda variante della chicane delle Piscine.

Rimane la consolazione del giro più veloce in gara

Un errore all’ottavo giro dell’ ePrix di Monaco (dei 51 previsti prima della bandiera a scacchi) che ha costretto l’inglese di Roehampton in forza al team DS Virgin Racing a rientrare ai box anzitempo e trasformare la sfida per le posizioni in classifica in una lotta con il cronometro per aggiudicarsi il punto assegnato all’autore del giro più veloce in gara – ci riuscirà facendo segnare il tempo di 53.822 alla ventiquattresima tornata, che vale l’agognato riconoscimento ai danni del belga Jérôme d’Ambrosio.

Autore incolpevole di una partenza sofferta sul lato destro della griglia, “Pechito” López si è visto costretto a rientrare in corsia box già nel corso dell’undicesimo giro per sostituire il musetto e l’ala posteriore della sua monoposto elettrica DSV-02: l’asso argentino, Campione del Mondo WTCC in carica, non è certo pilota che teme i contatti, ma quelli rimediati alla frenata della ‘Sainte-Dévote’ nelle battute iniziali hanno fatto sì che anche il regime di FCW e il successivo ingresso della safety car a seguito del contatto tra Piquet Jr. e Jean-Éric Vergne nel corso della ventiduesima tornata risultassero ininfluenti per provare ricucire il gap con la zona punti.

Dopo l’ ePrix di Monaco è ora di pensare a Parigi

Per il pilota di Río Tercero, rientrante in abitacolo dopo l’incidente che l’ha visto sfortunato protagonista a Silverstone nella prima prova del WEC, resta la sedicesima posizione sotto la bandiera a scacchi e i 43 giri completati con il terzo miglior rilevamento cronometrico in gara (53.909): altra esperienza accumulata per un pilota già pluri-titolato ma “rookie” esordiente in Formula E nella stagione 2016/2017. 

Chiuse le danze con l’ ePrix di Monaco, prossimo impegno tra pochi giorni con l’ ePrix di Parigi, sabato 20 maggio. Sarà la gara di casa del team DS Virgin Racing, che proprio nell’atelier DS Performance di Vélizy svolge i suoi test al simulatore.

 

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