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FCA: addio diesel dal 2022?

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Acque bollenti al Lingotto di Torino: secondo un’indiscrezione della rivista londinese Financial Times, FCA sarebbe pronta a dire addio ai motori diesel entro il 2022, mantenendoli per i soli veicoli commerciali.

La mossa, dicono a Londra, si spiegherebbe con il “crollo della domanda e all’aumento dei costi per rendere la tecnologia in linea con gli standard delle emissioni”. Le fonti citate dal Financial Times parlano poi di un annuncio previsto per il 1 giugno ma al momento da Marchionne e dal suo staff tutto tace. 

FCA non sarebbe la prima e neanche l’ultima a dire addio ai motori diesel. Pochi mesi fa Toyota ha spiazzato tutti, recentemente anche Porsche ha annunciato che non sarà da meno mentre altre case stanno per muovere le loro pedine ma ormai sembra proprio che il destino del vituperato motore a gasolio sia segnato, a vantaggio della strada che porterà all’elettrificazione della gamma.

Chi prima chi dopo, tutte le case sono state in parte travolte dall’onda lunga prodotta dallo scandalo dieselgate, dalla quale la stessa Volkswagen è uscita ripulita nell’immagine e nel suo voler perseguire la strada dell’elettrico.

Ancora poche settimane fa, ma i fatti risalgono al 2014, è finito sulle prime pagine lo scandalo sui test delle emissioni condotti su scimmie e volontari umani, sottolineiamo volontari, pur se la frittata è stata ampiamente servita ai media di tutto il mondo. Volenti o nolenti, la clientela, che è poi sempre quella che acquista il prodotto finale, sta diminuendo la richiesta di motori diesel: solo nel 2017 la domanda è calata dell’8%.

Con normative più stringenti e emissioni di particolato sempre più sorvegliate con i nuovi test su strada, sviluppare motori diesel all’altezza delle aspettative sta diventando un impegno quanto mai gravoso per le case. Ecco quindi spiegata l’eventuale mossa di FCA, mentre l’unica a credere in questa soluzione sembra essere la sola Mercedes-Benz, pur strizzando l’occhiolino alla mobilità sostenibile con il marchio EQ.

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