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Fernando Alonso fuori dalla 500 Miglia di Indianapolis: per lo spagnolo il sogno finisce qui

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La carriera di Fernando Alonso non si può certo dire “monotona”. Nel suo tentativo di coronare il sogno della “Triple Crown“, ossia vittoria del Gran Premio di Monaco, della 24 Ore di Le Mans e della 500 Miglia di Indianapolis. Ricorderete il tentativo del pilota spagnolo nel 2017, naufragato per la rottura del motore. Ebbene, quest’anno è andata anche peggio: Alonso è stato escluso dalla gara americana del 26 maggio avendo fallito il passaggio delle qualifiche. Un vero smacco per il due volte campione del mondo…

Dopo le difficoltà nelle prove (con tanto di crash), si era già intuito che non sarebbe stata una passeggiata.

Nell’ultimo turno di qualifica, sarebbe bastato un posto in più (passano i primi tre, Alonso è arrivato quarto su sesto calcolando la media dei quattro giri disponibili) per accedere alla griglia di partenza ma una media velocistica, comunque impressionante, di 227,353 mph (circa 366 km/h) non è bastata per passare lo scoglio delle qualifiche e di quello che in America chiamano Bump Day: a batterlo l’ultimo pilota sceso in pista, mai ritenuto temibile. Oltre il danno, la beffa: sarebbe infatti bastata una posizione in più, la terza, per accedere alla gara.

Per Alonso festa rimandata nel 2020, in attesa di capire i suoi programmi ufficiali (viene data per probabile la partecipazione a tutto il campionato oltre oceano, avendo già annunciato che non siederà più sulla Toyota TS050 LMP1 per la Super Season del WEC 2019/20).

In questo tweet il momento della delusione per Alonso: la Triple Crown è rinviata, si spera per lui, al prossimo anno. 39 anni da compiere non saranno certo un ostacolo insormontabile per l’asso di Oviedo…

Al suo profilo Twitter (@alo_oficial), l’ex pilota Ferrari ha affidato il suo pensiero dopo questa disfatta a stelle e strisce.

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