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Formula 1 2015: il nostro pagellone

Tempo di lettura: 4 minuti

La stagione 2015 di Formula 1 si è appena conclusa ed è ora di tirare le somme. Abbiamo deciso di valutare con un voto da 1 a 10 ogni pilota, mettendoli assieme per team e raccontando il campionato di ognuno.

 

Lewis Hamilton: 9

Nico Rosberg: 7,5

Punti: 381 Ham – 322 Ros

Hamilton è il campione del mondo 2015 a coronamento di una stagione dominata in maniera brillante. Il suo titolo non è mai stato realmente in discussione data la penuria di rivali: nella prima parte di stagione ha demolito in pista e psicologicamente Rosberg.

Solo nelle ultime gare ha evidentemente avuto un calo di performance che a mio avviso rischia di costargli caro in ottica 2016, perché di fatto ha motivato Rosberg, che durante tutta la stagione non aveva fatto altro che sentirsi dire da tutti quanto Lewis fosse più forte, talentuoso e veloce di lui.

Nico si è svegliato tardi e il dubbio che Hamilton abbia mollato le ultime gara è presente, ma non sminuisce l’ottimo lavoro fatto dal tedesco sul finire del campionato.

 

Sebastian Vettel: 9

Kimi Raikkonen: 6

Punti: 278 Vet – 150 Rai

La stagione di Vettel è stata senza ombra di dubbio eccellente, 3 vittorie, il record di podi al debutto con la Ferrari ed ha ricompattato l’ambiente, cos’altro chiedergli? In ottica 2016 Sebastian sembra poter essere l’uomo giusto per il rilancio definitivo di Maranello.

Raikkonen ha chiuso un 2015 da dimenticare, il quarto posto finale nel Mondiale piloti ottenuto solo all’ultima gara e il rendimento altalenante lo hanno ormai relegato al ruolo di seconda guida. La fortuna certo non lo ha aiutato, ma anche lui ci ha messo del suo, speriamo che nella prossima stagione possa essere di maggiore aiuto alla Ferrari.

 

Daniel Ricciardo: 6,5

Danil Kvyat: 7

 Punti: 95 Kvy – 92 Ric

Ricciardo nel 2014 era stato tra i più bravi, addirittura facendo le scarpe a Vettel, il 2015 invece complice la scarsa competitività del motore Renalut lo ha visto perdere il confronto col compagno di squadra che aveva iniziato la stagione malissimo e che rischiava di essere appiedato. Daniel deve sperare in una maggiore performance dell’intero pacchetto per la prossima stagione perché il talento c’è.

Kvyat nell’anno dell’esordio in RedBull, dopo un inizio troppo travagliato, alla fine può dirsi soddisfatto per aver chiuso davanti a Ricciardo in classifica.

 

Felipe Massa: 7

Valtteri Bottas: 7

Punti: 136 Bot – 121 Mas

Bottas chiude quinto nel mondiale piloti, ma dal pilota che pareva dover prendere un sedile alla Ferrari mi sarei aspettato qualcosina di più, anche se nel complesso quando la sua Williams è stata competitiva ha sempre mostrato buone qualità.

Felipe Massa ormai veterano della categoria, non ha affatto sfigurato nel confronto diretto col compagno di squadra e a mio avviso può ritenersi soddisfatto.

 

Fernando Alonso: sv

Jenson Button: sv

Punti: But 16 – Alo 11

Onestamente non me la sento di esprimere un giudizio sui piloti, in quello che di fatto per McLaren-Honda è stato un anno di test in pista. Continue rotture e difficoltà prestazionali hanno talmente limitato il talento di Jenson e Fernando che sarebbe ingeneroso bastonarli con delle insufficienze.

La grave insufficienza la prende la Honda, che ha sottovalutato il progetto del motore ibrido F1 presentandosi ai nastri di partenza e proseguendo la stagione in modo imbarazzante, cosa che non rende giustizia alla storia che la casa giapponese rappresenta per il motorsport.

 

Nico Hulkenberg: 7

Sergio Perez: 7,5

Punti: Per 78 – 58 Hul

Per il solo fatto di aver vinto nell’anno d’esordio “La Gara” per eccellenza, cioè la 24 ore di Le Mans Nico Hulkenberg meriterebbe un 10 per la stagione, ma visto che parliamo di F1 il pilota tedesco ha fatto peggio del compagno di squadra nella classifica ma non nel confronto sulle qualifiche, col budget ridotto della Force India ha comunque ottenuto un numero di punti di tutto rispetto.

Sergio Perez ha ottenuto un bel podio in stagione ed è stato il pilota che ha portato più punti alla causa. Sicuramente Mc-Laren, ma per certi versi anche la Ferrari, l’hanno scaricato troppo a cuor leggero e ora che il messicano si è ben rilanciato, sta mostrando a tutti il suo talento.

 

Max Verstappen: 7,5

Carlos Sainz: 6,5

Punti: 49 Ver – 18 Sai

I due “baby” della F1 che tanto hanno fatto discutere ad inizio stagione seppur con alti e bassi hanno ottenuto dei risultati importanti nonostante il gap del motore Renault.

Max ha dimostrato grinta e talento cristallino, anche se a volte è stato troppo aggressivo e fuori controllo (vedi Montecarlo). Ha sicuramente fatto vedere dei bei sorpassi e ha fatto molti punti in più del compagno di squadra.

Carlos è un buon pilota, e la fortuna non gli ha sorriso molto spesso durante la stagione, ma il confronto soprattutto nel punteggio con Verstappen è impietoso, avrà occasione nel 2016 di rifarsi.

 

Romain Grosjean: 7,5

Pastor Maldonado: 4

Punti. Gro 51 – 27 Mal

Romain ha letteralmente umiliato e distrutto Pastor in questa stagione sopratutto in qualifica (17 a 2), se a questo aggiungiamo che con la Lotus tempestata di problemi finanziari e difficoltà di ogni tipo, il francese è riuscito pure a portare a casa un podio, possiamo dire che Maldonado ne esce con le ossa rotte. Gli innumerevoli incidenti causati dal venezuelano sono la conseguenza di una stagione corsa con la consapevolezza che il suo posto non fosse mai a rischio grazie ad una dote di sponsor indispensabile per il team di Enstone. Peccato perchè Pastor è veloce ed ha talento, dovrebbe solo ricordarselo più spesso.

 

Marcus Ericsson: 5

Felipe Nasr: 5,5

Punti: Eri 9 – 27 Nas

Felipe Nasr ha iniziato la stagione col quinto posto in Australia, ma complice una Sauber non all’altezza il suo rendimento è poi inevitabilmente calato. Marcus invece continua a non convincere, non ha mai ottenuto un risultato migliore di un ottavo posto (anche lui in Australia) e si accontenta di vivacchiare.

 

Roberto Mehri: sv

Will Stevens: sv

Alexander Rossi: sv

Punti: 0 Mer – 0 Ste – 0 Ros

Anche per la Manor, dare voti è esercizio incredibilmente difficile. Quando monti una P.U. 2014 per tutta la stagione, e sei costretto a girare sempre distantissimo dai primi, badando più a non intralciare che a lottare per qualcosa, anche le motivazioni col passare del tempo iniziano a scemare. Forse la prossima stagione col motore Mercedes e col retrotreno della Williams potranno sperare in qualcosa di meglio.

Foto di Gabriele Bolognesi

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