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Ferrari: dopo il Gran Premio d’Italia non tutto è perduto

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Il Gran Premio d’Italia disputato sul circuito di Monza è stato davvero indigesto per il Presidente della Ferrari Sergio Marchionne,  il quale si è lasciato andare a dichiarazioni molto dure e critiche verso la squadra per il risultato finale.

Il terzo posto di Vettel a oltre 36 secondi da Hamilton ha fatto infuriare il presidente e evidentemente i tanti tifosi Ferrari giunti sulle tribune del circuito. Un week-end iniziato in maniera difficile già dal sabato dove sotto la pioggia le Ferrari non sono mai riuscite a mandare in temperature gli pneumatici da bagnato estremo, tanto che le rosse si sono dovute accontentare della terza fila (addirittura al netto delle penalizzazioni altrui).

In gara le rosse hanno sofferto soprattutto con Raikkonen, mentre Vettel non è mai parso in grado di impensierire le Frecce d’Argento. Il risultato di Monza era però preventivabile, visto che è ormai assodato che la SF-70H fatica molto sui circuiti veloci, mentre preferisce di gran lunga piste dove è fondamentale generare tanto carico aerodinamico. Non inganni il risultato del Gran Premio del Belgio dove Vettel ha chiuso al secondo posto dietro ad Hamilton a soli 2,358 secondi, perchè dopo la safety car la Ferrari ha retto sì il ritmo ma non dobbiamo dimenticare che si montavano gomme Pirelli Ultrasoft, mentre i rivali Mercedes montavano le Soft, questo significa che la Ferrari aveva in linea teorica ben 2 mescole di vantaggio.

A Monza infatti con strategie praticamente identiche il gap è stato molto più ampio. In tal senso la prossima gara a Singapore sarà sicuramente un banco di prova fondamentale per rilanciare le ambizioni di titolo mondiale. Su questo circuito molto tortuoso e simile a Montecarlo e Hungaroring la Ferrari deve obbligatoriamente ottenere una vittoria, perchè fallire potrebbe essere una bastonata difficilmente digeribile.

Ora Hamilton è diventato leader del mondiale con +3 punti su Vettel, e con 7 gare ancora da disputare tutto è possibile. Molto dipenderà da una miriade di fattori, anche l’affidabilità e gli sviluppi. A tal proposito la Ferrari ha scelto di non omologare il 4° update della propria power-unit, come invece ha fatto la Mercedes. A Maranello evidentemente vogliono prendersi tutto il tempo necessario per non sbagliare mossa.

Per questo bisogna restare ottimisti e dare fiducia ai tecnici Ferrari, perchè il divario è assolutamente colmabile, e mai come ora occorre restare uniti e fiduciosi. Il Mondiale lo decideranno i dettagli e le tantissime variabili che saranno in ballo, nulla è ancora deciso, lo deciso, lo spettacolo è assicurato e questo non può che essere un bene per questa nuova Formula Uno.

 

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