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Fusione Honda-Nissan: rischia di saltare tutto. Cosa è successo

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I colloqui tra Nissan e Honda per una possibile fusione sono giunti a un punto di rottura. Il CEO di Nissan, Makoto Uchida, ha incontrato giovedì il suo omologo di Honda, Toshihiro Mibe, per comunicargli l’intenzione di ritirarsi dalle trattative, dopo che Honda aveva proposto di trasformare Nissan in una sua controllata. Lo riferisce Reuters che ha ricevuto informazioni da una fonte a conoscenza della questione.

Le due case automobilistiche giapponesi avevano firmato a dicembre un memorandum d’intesa per esplorare una possibile integrazione sotto una holding comune, con l’obiettivo di creare il terzo maggior produttore di automobili al mondo e affrontare insieme le sfide di un settore sempre più competitivo. Tuttavia, le divergenze tra le parti sono emerse rapidamente, complicando il negoziato.

Qual è il problema nella fusione Honda-Nissan

Secondo fonti vicine alla trattativa, il principale ostacolo è stata la richiesta di Honda di trasformare Nissan in una sua sussidiaria, proposta che Nissan ha giudicato inaccettabile. “Si è giunti a un consenso sul fatto che i colloqui non possano procedere sotto questa proposta”, ha dichiarato la fonte, che ha preferito restare anonima.

Nissan ufficializzerà il ritiro dal memorandum d’intesa nel corso di un imminente consiglio di amministrazione, previsto prima della pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre la prossima settimana. Dal canto suo, Honda ha ribadito, secondo il network pubblico giapponese NHK, che un’integrazione sarebbe possibile solo se Nissan accettasse lo status di controllata.

Honda e Nissan occupano rispettivamente il secondo e terzo posto tra i produttori automobilistici giapponesi, dietro a Toyota. La fine dei negoziati solleva interrogativi sul futuro di Nissan, che è ancora impegnata in un piano di ristrutturazione e ha già annunciato il taglio di 9.000 posti di lavoro e la riduzione del 20% della capacità produttiva globale.

L’andamento dei mercati ha riflettuto le conseguenze della decisione: nel pomeriggio di giovedì, le azioni Nissan hanno registrato un rialzo del 7,6%, mentre quelle di Honda sono scese del 3,5%, invertendo i movimenti registrati il giorno precedente. Gli osservatori del settore si chiedono ora quale sarà la prossima mossa di Nissan per affrontare le sfide future senza il supporto esterno che la fusione con Honda avrebbe potuto garantire.

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