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Gli esperti assicurano: “con questa tecnologia è la fine del motore termico”

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In un momento in cui le vendite di auto elettriche rallentano e le incertezze sul futuro dei motori a combustione si moltiplicano, una tecnologia considerata finora irrealizzabile potrebbe segnare un punto di svolta epocale: il motore integrato nella ruota. Una startup tedesca, DeepDrive, sostenuta da colossi come BMW e Continental, ha messo a punto un sistema che potrebbe rendere obsoleti benzina, Diesel e perfino gli attuali motori elettrici (e non è l’unica).

Il motore di ruota che abbatte peso, costi e complessità

La soluzione proposta da DeepDrive non è solo futuristica, ma già concretamente in fase di sviluppo. Si tratta di un motore elettrico posizionato direttamente all’interno della ruota, capace di eliminare componenti complessi come trasmissione, differenziale e albero motore. Il risultato? Più spazio per le batterie, meno parti soggette a usura e una drastica riduzione dei costi.

Rispetto ai motori attuali, quello sviluppato da DeepDrive pesa solo 32 kg (contro oltre 100 di alcune alternative), è costruito con il 50% in meno di metalli ferrosi e senza terre rare, riduce del 20% i costi di produzione e raggiunge un’efficienza energetica del 96,6%.

Un freno anche per i freni

Un altro vantaggio rivoluzionario riguarda il sistema frenante: invertendo il flusso del doppio rotore del motore, si ottiene una decelerazione potente e rigenerativa, sufficiente a eliminare il tradizionale impianto idraulico. Il freno diventa così un sistema “a secco”, più leggero, compatto e conveniente.

Autonomia da record e sostenibilità economica

Secondo i dati preliminari, un’auto elettrica media dotata di questi motori potrebbe superare gli 800 km di autonomia con una sola carica. Per i costruttori, invece, i risparmi potrebbero raggiungere il miliardo di euro nella progettazione e produzione di un motore elettrico. Ecco perché dieci case automobilistiche, tra cui BMW, stanno già collaborando con DeepDrive: i primi modelli potrebbero arrivare sul mercato a partire dal 2026.

C’è un limite?

L’unico freno, almeno per ora, è rappresentato dalle prestazioni: questa tecnologia non è ancora adatta alle auto sportive ad alte prestazioni. Tuttavia, con una potenza massima di 204 CV e 1.500 Nm di coppia, la maggior parte delle vetture per uso quotidiano può già trarne ampio beneficio.

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