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Il Gruppo Hyundai fa all-in su tecnologia, software e guida autonoma

Tempo di lettura: 5 minuti

Il mondo dell’auto è in continua evoluzione, e le Case si adattano di conseguenza per offrire prodotti sempre più moderni, tecnologici e soprattutto connessi. Il futuro della mobilità è infatti connesso, intermodale e autonomo, e lo sappiamo bene da diversi anni. Per questo, il Gruppo Hyundai (che, lo ricordiamo, comprende Hyundai, KIA e Genesis) fa all-in sulla digitalizzazione e sulla connettività. Hyundai Motor Group ha infatti annunciato la nascita di diversi progetti volti a digitalizzare la compagnia, prima fra tutti la nascita della famiglia di vetture SDV, Software-Driven Vehicle.

I primi modelli a far parte di questa famiglia non arriveranno prima del 2025. Alcune innovazioni sono però già presenti su automobili già in vendita, come la nuova Genesis GV60. La strategia di Hyundai punta ad offrire nuove possibilità nel campo della guida autonoma. Il suo Robotaxi realizzato su base Ioniq 5, ad esempio, comincerà i test sul campo in America nel 2023. Arriverà poi un sistema operativo proprietario, il ccOS, che sarà declinato sia nell’infotelematica di bordo ma anche nei sistemi ADAS e di connettività alla rete. Per ottenere i suoi risultati, il Gruppo Hyundai ha messo in piedi collaborazioni con grandi aziende tecnologiche. In più, il Gruppo HMG ha anche aperto una Software House per sviluppare sistemi in proprio sempre più avanzati.

Il Gruppo Hyundai punta sulla tecnologia: aggiornamenti OTA e sistemi realizzati in-house

La tecnologia è sempre stata una delle componenti principali delle automobili Hyundai, sia dal punto di vista del prodotto che poi di tutto ciò che concerne la connettività del veicolo. Già negli anni ’00 Hyundai sperimentava soluzioni sull’idrogeno e sull’elettrificazione, per poi diventare uno dei leader mondiali nella produzione di veicoli ibridi ed elettrici. La piattaforma E-GMP su cui poggiano le elettriche del Gruppo come Hyundai Ioniq 6, KIA EV6 e Genesis GV60 è una delle più moderne, avanzate e tecnologiche del panorama elettrico attuale.

Tra la possibilità di ricariche ultra-rapide a 350 W e il doppio sistema elettrico a 400 e 800 V, la E-GMP è uno dei cinque pilastri del futuro di Hyundai. Alla parte meccanica, però, si aggiungono altre componenti non meno importanti. Oltre a ciò che concerne puramente la meccanica dei veicoli, infatti, negli ultimi anni Hyundai si è sempre più interessata alla componente software, dalla connettività all’implementazione di sistemi di assistenza alla guida connessi, e non solo.

Dopo aver dimostrato enormi passi avanti nei propri sistemi di infotelematica e aver dimostrato importanti innovazioni nel campo della connettività e della sicurezza, con rispettivamente il sistema BlueLink e l’implementazione di ADAS innovativi, oggi Hyundai si spinge ancora più in là. Il Gruppo Hyundai ha infatti investito 18 trilioni di won, ovvero 13 miliardi di euro, nel reparto Ricerca e Sviluppo solo per lo sviluppo software. Da questo ingente investimento nasce una Software House proprietaria di Hyundai, che svilupperà tutto ciò che è connesso della vettura. Già dal 2023, infatti, tutti i modelli Hyundai, KIA e Genesis termici e elettrificati saranno capaci di ricevere aggiornamenti OTA. Questi aggiornamenti potranno migliorare le prestazioni del veicolo, aggiornare i sistemi di bordo e anche permettere di aggiungere funzionalità a pagamento.

Un po’ come per le vetture BMW, Volkswagen o Tesla, infatti, i clienti potranno acquistare funzioni aggiuntive dopo l’acquisto, aggiungendo valore alla propria vettura. Funzionalità come il Cruise Control Adattivo, una guida autonoma più avanzata o anche migliorie al sistema infotainment potranno essere aggiunte dopo l’acquisto della vettura. In più, sarà anche possibile disattivare le funzionalità che non vengono usate. Non è stato però specificato se questo comporterà un rimborso del costo d’acquisto dell’optional non più desiderato. Si potrà anche sottoscrivere un’abbonamento mensile per utilizzare “on demand” un dato accessorio.

Il debutto del nuovo sistema operativo del Gruppo Hyundai ccOS, e l’arrivo di NVIDIA come partner

Il Gruppo Hyundai ha poi annunciato durante la conferenza stampa “Unlock the Software Age” il debutto di un nuovo sistema operativo proprietario, il ccOS. Il connected car Operating System è stato già implementato, nella sua versione dedicata al sistema di infotainment ccOS.i (infotainment) sulle Genesis GV60 e G90. Spinto da processori potenti e molto versatili, il sistema è stato sviluppato in collaborazione con un gigante del mondo della tecnologia, NVIDIA. L’azienda statunitense ha fornito la sua esperienza nel mondo dell’intelligenza artificiale e del Deep Learning al Gruppo Hyundai.

Tutte le vetture dotate dei sistema ccOS saranno anche dotate dell’NVIDIA Drive, un semiconduttore ad alte prestazioni per la computazione delle informazioni. NVIDIA Drive sarà lanciato già su tutti i modelli prodotti nel 2023. Il sistema ccOS, però, non sarà declinato solo all’infotainment. Hyundai ha infatti sviluppato altri sistemi ccOS dedicati alla connessione con le infrastrutture e gli altri veicoli, ccOS.i, agli ADAS, il ccOS.a e per l’embed delle funzioni, il ccOS.e.

Il futuro del Gruppo Hyundai punterà tanto sulla connettività, per un nuovo modello di mobilità. Per i marchi del Gruppo Hyundai le automobili saranno sempre al centro, ovviamente, e i continui successi nel mondo delle automobili elettrificate lo dimostrano. La nuova generazione di vetture realizzate sulla piattaforma E-GMP e le ottime vendite delle ibride confermano come Hyundai punti ancora tanto sulla meccanica e sulla qualità delle proprie vetture. Secondo il Gruppo coreano, però, il focus deve andare verso un cambio del paradigma della mobilità.

Il futuro è la guida autonoma e connessa: i piani del Gruppo Hyundai

Per questo, il Gruppo Hyundai ha sviluppato un sistema di analisi, raccolta e sfruttamento dei dati delle sue vetture molto efficiente. Oggi, il sistema di analisi dei dati dell’HMG, Data Platform, raccoglie i dati di 10 milioni di veicoli. Questi veicoli però raddoppieranno in soli 3 anni: la previsione è infatti di 20 milioni di vetture connesse nel 2025. Oggi, le 10 milioni di automobili connesse generano ben 2 Exabyte di dati, l’equivalente di 2 miliardi di ore di video in altissima definizione. Questi dati sono processati e analizzati da degli hub dislocati in ogni Paese, e ogni conducente può anche scegliere quali dati condividere e quali tenere per sè.

Il futuro, però, va verso una direzione ancora differente. Il Gruppo Hyundai sta infatti sviluppando l’inedita piattaforma Holistic UX. Si tratta di un’interfaccia semplice e minimale, che si baserà sull’utilizzo da mobile per il massimo della versatilità. La Holistic UX permetterà a chiunque di accedere, con un singolo account, a tutto l’ecosistema di mobilità del Gruppo Hyundai, anche senza possedere un’automobile. Questo progetto partirà dalla Corea del Sud nei prossimi mesi per il primo roll-out. L’obiettivo a medio-lungo termine, invece, è quello di svilupparsi entro il 2030 in altri Paesi in tutto il mondo. Infine, il Gruppo Hyundai sta spingendo tanto anche sulla guida autonoma. Nel 2022 abbiamo visto il debutto dello Hyundai Robotaxi, un veicolo sperimentale realizzato su base Ioniq 5. Robotaxi mette in su strada le tecnologie Hyundai sulla guida autonoma di Livello 4 e 5.

Il progetto Robotaxi implementerà sempre di più il progetto SDV e le piattaforme ccOS al suo interno. Già nel 2023, poi, il Gruppo Hyundai metterà alla prova Robotaxi a Las Vegas. L’obiettivo? Arrivare nel 2025/2026 ad offrire ADAS di livello 1, 2 e 3 su tutta la gamma in un unico . Questa soluzione, che integra tutti i sistemi all’interno di un’unica architettura modulare con processori, sensori, radar e LiDAR. Sarà quindi possibile adattare il livello di guida autonoma a seconda del modello e delle esigenze del conducente, sfruttando un sistema unico, modulare e comune per tutti.

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