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Hamilton e Schumacher, passaggio di consegne

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Prima o poi quel momento doveva arrivare. Quel momento in cui Lewis Hamilton avrebbe superato il numero di vittorie in Formula 1 di Michael Schumacher, sua fonte d’ispirazione da quando guidava i kart da adolescente. Mentre il tedesco già si addentrava nel mondo delle Formula 1, le auto più veloci del mondo su pista, il piccolo inglese di origini caraibiche si appassionava ai kart e guardava in televisione le imprese del pilota che avrebbe vinto sette mondiali tra Benetton e Ferrari. In questo momento ancora detentore del record di campionati piloti conquistati, Schumacher potrebbe essere eguagliato quest’anno proprio dal classe 1985 britannico, il quale ha vinto sei mondiali, ma che lo ha già superato per quanto riguarda i gran premi terminati al primo posto.

Il grande favorito per la vittoria del mondiale di Formula 1 2020 secondo le principali scommesse sportive online è dunque già entrato nella storia, con la prepotenza di chi sa di essere il migliore della sua generazione, una generazione nella quale ha dovuto fare a botte con fenomeni come Fernando Alonso, suo compagno di squadra alla McLaren, e Sebastian Vettel, che negli anni dell’esplosione della Red Bull ha fatto il bello e il cattivo tempo. Da sempre devoto a Ron Dennis, il manager inglese che ne scoprì il talento fin da bambino, Hamilton è diventato il più grande pilota moderno con la pazienza di chi è consapevole dei propri mezzi. Fino ai ventinove anni, infatti, il nativo di Stevenage aveva conquistato solamente un titolo piloti, qualcosa di riduttivo per il suo talento al volante e la capacità delle auto che aveva potuto guidare. Poi, dopo il passaggio alla Mercedes nel 2013, ecco il cambio di marcia: dall’anno successivo fino a quello scorso, il pilota britannico avrebbe demolito tutti i suoi avversari vincendo ben cinque mondiali su sei, iniziando così la grande rincorsa al record di Schumacher, contro il quale pure aveva gareggiato a inizio carriera.

L’ironia della sorte ha voluto che Hamilton, pilota britannico, superasse il record di vittorie di Schumacher con un’automobile tedesca. Va anche ricordato che il pilota teutonico non è mai riuscito a imporsi alla guida di una macchina prodotta nel suo paese. L’inglese, che ha ormai stabilito una serie di record assoluti che lo rendono il più vincente della storia, a 35 anni sembra essersi ormai avviato verso la gloria eterna. Le probabilità che riesca a superare Schumacher in quanto a mondiali piloti vinti sono moltissime, visto che già nella stagione in corso, che finirà ai primi di dicembre, vede la prima guida della Mercedes al comando della classifica del campionato piloti con molto distacco dal secondo, il suo compagno di scuderia Bottas.  Conosciuto per la sua guida aggressiva e per la sua abilità nella gestione della gara, Hamilton ha messo in cascina finora 97 pole position e 3687 punti, delle statistiche che parlano da sole.

L’anno prossimo, dunque, l’inglese proverà a superare il suo modello tedesco anche per quanto riguarda i mondiali conquistati, dimostrando una volta per tutti di essere diventato il più grande di sempre. 

Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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