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Il ragazzo morto in tangenziale a Milano mentre faceva le flessioni: l’ultima follia

Tempo di lettura: 2 minuti

Un gioco finito male, questa sembrerebbe essere la risoluzione del caso riguardante Isac Djanel Beriani, il 20enne di nazionalità italo-algerina, che ha perso la vita nella notte tra sabato e domenica scorsi dopo essere stato travolto sulla Tangenziale Est di Milano.

Pare che dietro la sua morte ci sia una vera e propria bravata fatta tra amici ubriachi, questo è quanto starebbe sempre più convincendo gli investigatori, secondo i quali l’auto della vittima si sarebbe fermata perché un amico si era sentito male, sempre, sembra, per aver agerato con le sostanze alcoliche.

A quel punto il 20enne sarebbe sceso anche lui in strada intraprendendo azioni pericolosissime tra le corsie, tra cui quella, riferirebbero alcuni testimoni, di fare movimenti simili a flessioni sulla carreggiata centrale, dove poi è stato investito dall’auto guidata da un 21enne, ora indagato per omicidio colposo

Isac Beriani: una leggerezza pagata con la vita

La conferma sarebbe arrivata dal racconto di alcuni amici che erano con la vittima, i quali in un primo momento si sarebbero prima allontanati dalla Tangenziale, forse impauriti per aver visto la vettura travolgere l’amico, poi avrebbero cercato di fare ritorno quando la strada era ormai chiusa perché erano in atto i disperati tentativi di soccorrere Beriani. Il pm Francesco De Tommasi sarebbe ora al vaglio di queste dichiarazioni, anche se al momento sarebbe esclusa l’ipotesi di un gioco di coraggio, ossia una sfida tra amici su chi riuscisse ad attraversare le corsie evitando le auto di passaggio.

Sin dall’arrivo dei soccorsi e delle Forze dell’Ordine sulla carreggiata nord della A51 nel tratto compreso tra le uscite di Camm e Forlanini, era chiaro che la vittima non fosse sola in strada al momento dell’incidente. Alcuni automobilisti, infatti, avevano segnalato pochi minuti prima la presenza in strada di un gruppo di giovani, a piedi, lungo la carreggiata. Se così fosse, l’ennesima bravata dovuta all’abuso di alcol ha mietuto un’altra vittima nel modo più tragico possibile.

Autore: Angelo Petrucci

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