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In viaggio con la Jeep Wrangler Polar: destinazione Harley Euro Festival 2014

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Dal 8 al 11 maggio 2014 si è svolta a Port Grimaud, nel Golfo di Saint Tropez, l’annuale manifestazione Harley-Davidson Euro Festival 2014. Noi di Autoappassionati.it vi abbiamo preso parte per la prima volta, cercando di immedesimarci il più possibile nello spirito dei tanti harleysti accorsi all’evento. Ci siamo avventurati in questa nuova esperienza a bordo di una fiammante Jeep Wrangler Unlimited Polar: una vettura esclusiva, che strizza l’occhio al popolo degli harleysti e li conquista con il suo aspetto da dura e le infinite possibilità di customizzazione.

L’esemplare da noi utilizzato era equipaggiato con il 4 cilindri common-rail diesel da 2.8 litri, capace di una potenza massima di 200 CV a 3600 giri/min e di una coppia pari a 460 Nm tra i 1600 e i 2600 giri/min, abbinato al cambio automatico sequenziale a 5 rapporti e alla trazione integrale inseribile meccanicamente.

Per sentirci maggiormente in sintonia con la moltitudine di harleysti che avremmo incontrato una volta a destinazione, abbiamo deciso di rendere il nostro Wrangler più “Born to be Free“, iniziando con lo smontare i due pannelli anteriori del tettuccio. Poi, spinti da una sempre maggiore voglia di trasgressione, abbiamo rimosso e riposto in garage anche l’hard-top che ricopre i sedili posteriori e il bagagliaio, esponendoci così senza timore agli elementi.

Jeep Harley Davidson

Al grido di “Go Topless“, il nostro viaggio alla volta di Saint Tropez ha finalmente inizio. Imbocchiamo l’autostrada A6 (Torino-Savona), per poi deviare sull’A33 in direzione Cuneo, dove abbandoniamo l’autostrada per raggiungere il tunnel del Tenda. Proprio nel primo tratto autostradale rimaniamo particolarmente sorpresi dal comfort di guida che la nostra Jeep Wrangler sa offrire. Nonostante le condizioni da simil-cabriolet, riusciamo a viaggiare a velocità di codice senza troppo soffrire la mancanza di un frangivento.

Abbandonata l’autostrada nei pressi di Cuneo, imbocchiamo la SS 20 e puntiamo al Colle di Tenda, lasciandoci alle spalle Borgo San Dalmazzo e Limone Piemonte. Da qui in avanti ci aspettano un paesaggio mozzafiato e una strada che sembra pensata per gli amanti della guida: 14 Km sul versante italiano e 18 Km sul versante francese pieni di tornarti, mulattiere, strettoie e cambi di pendenza. Tenendo conto dei limiti dinamici propri dell’architettura telaistica della Jeep Wrangler, cerchiamo di sfruttare i 200 CV di potenza e il surplus di coppia motrice per affrontare con brio la lunga sequenza di curve. Per farlo decidiamo di spostare il cambio in modalità sequenziale, così da poter beneficiare di una migliore risposta del propulsore grazie all’utilizzo di marce più basse e di un maggior numero di giri motore. L’erede della CJ ce la mette tutta per farci divertire, e solo la sua mole imponente unita a una certa cedevolezza delle sospensioni sacrifica in qualche momento il divertimento di guida.

Jeep Harley Davidson 1

Sia salendo verso il confine di Stato, sia scendendo verso il mare dopo aver percorso il traforo, il Wrangler attira l’attenzione degli altri automobilisti. Le sue linee squadrate e il suo fascino da fuoristrada autentico strizzano l’occhio a un pubblico più e meno giovane.

Arrivati a Ventimiglia, rientriamo in autostrada per dirigerci verso Saint-Tropez. In terra francese iniziamo a incontrare i primi gruppi di harleysti diretti all’Euro Festival. La nostra attenzione è subito attirata da questi capolavori a due ruote, e dal rombo caratteristico dei loro V-Twin. Così ci mettiamo in scia, per cercare di rubare qualche scatto da condividere sul profilo Instagram @auto_app.

Più ci avviciniamo a destinazione e più i gruppi di motociclisti aumentano. A ogni barriera autostradale ci sentiamo completamente circondati da centauri, intenti a far sentire la loro presenza grazie al boato dei motori di Milwaukee. Superate nell’ordine le città di Menton, Montecarlo, Nizza, Cannes, Saint-Raphael e Frejus, prendiamo l’uscita dell’autostrada in prossimità di Le Muy, per dirigerci verso Saint-Maxime percorrendo la suggestiva statale D25.

Jeep Harley Davidson 2

A Port Grimaud ci troviamo imbottigliati in una coda chilometrica: siamo letteralmente circondati da motociclisti Harley-Davidson che arrivano da ogni parte! Il rombo è quasi assordante, e in ogni direzione si vedono gilet di pelle, cromature lucidissime e scenografiche aerografie.

Tutta la nostra attenzione è per le innumerevoli moto accorse all’evento, dall’883 Roadster alla 1200 Custom, dalla Forty-Eight alla Switchback, dalla Fat Boy all’Heritage Softail Calssic, dalla V-Rod all’Electra Glide Ultra Classic, passando per la Street Glide e infine dalla Cvo Breakout alla Tri Glide Ultra. Un continuo susseguirsi di scarichi cromati o opachi, specchietti e carenature luccicanti, manubri e forcelle dalla forma particolare, serbatoi aerografati o decorati e sellini di pelle pregiata.

Jeep Harley Davidson 3

Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di non sfigurare, e grazie alla decisione di scoprire interamente il nostro Wrangler e allo stereo che riproduce a tutto volume un cd degli AC/DC riusciamo a sentirci parte di questo fantastico clima di festa che pervade l’intera area di Saint-Tropez.

Sono gli sguardi di approvazione di un manipolo di harleysti che ci confermano le nostre sensazioni: siamo riusciti a ritagliarci uno spazio all’interno del mondo Harley, merito dell’immagine autentica trasmessa dal nostro Wrangler Unlimited Polar. Quale modo migliore per festeggiare la recente partnership che lega i due prestigiosi marchi nella regione EMEA?!

Jeep Harley Davidson 4

Foto di Alessandro Altavilla

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