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Incentivi auto 2022: dal 2 novembre i nuovi bonus su elettriche e plug-in

Incentivi auto 2021
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Dopo circa 5 mesi dall’avvio degli incentivi auto 2022 è già tempo di una rimodulazione dei bonus. Questa decisione scaturisce dal fatto che i fondi per le auto endotermiche sono finiti immediatamente, mentre quelli per elettriche ed ibride plug-in continuano ad avere una scarsissima richiesta. La soluzione pensata dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) consiste in un aumento del 50% del contributo per l’acquisto di veicoli non inquinanti a favore dei soggetti con redditi bassi; diventa quindi determinante per un incentivo più sostanzioso la formulazione dell’ISEE personale.

In questo modo per un’auto elettrica si potrà ricevere fino a 7.500 euro (prima erano 5.000 euro) agevolando ed accelerando in merito alla transizione elettrica. È stato inoltre deciso, finalmente, di estendere la platea dei beneficiari alle società di noleggio, inizialmente escluse dagli incentivi, ma con bonus dimezzato.

Incentivi auto 2022: diventa determinante l’ISEE

Nelle tabelle che seguono, le quali spiegano gli importi maggiorati dei nuovi incentivi auto 2022, con BEV si intendono le auto elettriche che non producono emissioni. Per PHEV, invece, si intendono le vetture ibride plug-in, quindi mosse sia da un motore elettrico sia da un motore elettrico.

ISEE sotto i 30.000 euro

Emissioni CO2 Con rottamazione usatoSenza rottamazione usatoPrezzo massimo (con IVA)
0-20 g/km (BEV)7.500 euro4.500 euro35.000 euro
21-60 g/km (PHEV)6.000 euro3.000 euro45.000 euro

ISEE sopra i 30.000 euro

Emissioni CO2 Con rottamazione usato Senza rottamazione usato Prezzo massimo (con IVA)
0-20 g/km (BEV) 5.000 euro3.000 euro 35.000 euro
21-60 g/km (PHEV) 4.000 euro 2.000 euro 45.000 euro

Incentivi auto 2022: la modifica da parte del MISE in vigore dal 2 novembre

Incentivi-ecobonus

Gli incentivi auto 2022 sono stati quindi aggiornati il giorno 21 ottobre 2022 dopo la pubblicazione della circolare del MISE che contiene la procedura operativa per richiedere i nuovi bonus a partire da mercoledì 2 novembre 2022. Nei mesi scorsi, mediante il decreto-legge n. 17/2022, il Governo ha messo a disposizione la bellezza di 700 milioni di euro per il 2022 più 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030.

Questa misura è stata varata per supportare la riconversione ecologica dell’industria automobilistica in vista dello stop alla vendita delle auto termiche previsto, salvo rinvii, nel 2035, vale a dire il chiacchieratissimo “Fit for 55”. Gran parte dello stanziamento serve per finanziare gli incentivi auto, nello specifico 650 milioni di euro per ognuno degli anni dal 2022 al 2024, mentre per gli anni successivi la cifra sarà decisa al momento. Questa è l’esatta ripartizione dei fondi, come prevista dal DPCM 6 aprile 2022 e dalla successiva rimodulazione del DPCM 4 agosto 2022:

  • per l’acquisto di auto elettriche (fascia 0-20 g/km di CO2) sono riservati 220 milioni di euro nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024;
  • per l’acquisto di auto ibride plug-in (fascia 21-60 g/km di CO2) sono riservati 225 milioni di euro nel 2022, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024;
  • acquisto di auto termiche (fascia 61-135 g/km di CO2): sono riservati 170 milioni di euro nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 milioni nel 2024;
  • per l’acquisto di veicoli commerciali N1 e N2 elettrici sono riservati 10 milioni di euro nel 2022, 15 milioni nel 2023 e 20 milioni nel 2024;
  • per l’acquisto di motocicli e ciclomotori elettrici sono riservati 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. Nel 2022 il fondo è stato rifinanziato con ulteriori 20 milioni di euro;
  • acquisto di motocicli e ciclomotori termici: sono riservati 10 milioni di euro nel 2022, 5 milioni nel 2023 e 5 milioni nel 2024.

Non è da escludere, però, che nel corso dei prossimi anni sarà possibile rimodulare la ripartizione dei fondi a seconda del numero di richieste, proprio come già accaduto durante il 2022. Affermazione che non potrà non tener conto della nomina in qualità di nuovo ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile di un acerrimo nemico dell’auto elettrica, Matteo Salvini.

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