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Intervista esclusiva a Linda Jackson, CEO di Citroen

Tempo di lettura: 4 minuti

In occasione del Salone Internazionale di Francoforte abbiamo avuto l’opportunità unica di intervistare Linda Jackson, CEO di Citroen. La “Lady” inglese, una delle poche donne ai posti di comando nel panorama automotive,  da 3 anni a capo della Casa francese, si è concessa ad alcune domande sul presente e sul futuro del Double Chevron, ecco cosa ci ha rivelato.  

Quali sono le tue aspettative per l’arrivo in Europa e in Italia della nuova C3 Aircross?

Non amo parlare di numeri, almeno quando si parla di vendite. Quello che posso dire su nuova C3 Aircross è che, guardando i principali competitor sul continente, i volumi attuali si aggirano intorno alle 120-130 mila unità. La vecchia C3 Picasso nel suo migliore anno ha venduto tra le 80.000 e le 90.000 unità, ecco perché con la nuova C3 Aircross puntiamo a sfondare il muro delle 100 mila unità all’anno in Europa per raggiungere le nostre rivali. In Italia stiamo andando molto bene con nuova C3 e vogliamo replicare il successo con il nuovo crossover.

Nell’epoca delle ibride e delle elettriche Citroen ha una strategia precisa per il futuro prossimo?

Essendo parte del Groupe PSA condividiamo con gli altri brand diverse soluzioni in questo senso che sono già presenti sulla gamma, ma puntiamo per il 2020 ad avere in gamma un modello elettrico in tutte le sue varie declinazioni. Per le ibride e ibride plug-in il primo sistema di questo tipo verrà installato sul SUV C5 Aircross, che verrà lanciato già prossimamente in Cina e arriverà,  nella versione ibrida, nel 2019 in Europa.

Avete in programma auto a idrogeno?

Abbiamo studiato un prototipo con Bosch ma al momento avremmo bisogno di un ulteriore partner per sviluppare questo progetto che in questo momento è “congelato” anche perché abbiamo deciso di puntare e di concentrarci, per il futuro, su ibride ed elettriche.

State sviluppando sistemi per la guida autonoma?

Come per la precedente domanda le tecnologie sulla guida autonoma sono condivise in Groupe PSA. Attualmente abbiamo in corso lo sviluppo del progetto “AVA” con diversi prototipi di C4 Picasso equipaggiati per guidare in completa autonomia (livello 4-5). Come per tutte le altre case intendiamo però introdurre questi sistemi step by step, pensiamo però che non vedremo i sistemi più avanzati (senza mani sul volante, sopra il livello 3) almeno fino al 2020/22. Io personalmente mi chiedo, un’auto a guida completamente autonoma sarà accessibile al nostro target di pubblico, almeno nel primo periodo? Essendo un costruttore generalista abbiamo il dovere di porci questa domanda.

Tornando alla vostra strategia di elettrificazione, direte addio al diesel e, se sì, quando?

Beh basti pensare che solo 6 anni fa per Citroen le vendite dei diesel rappresentavano circa il 70% delle vendite globali. Oggi questo dato è arrivato al 56%! Quanto questo valore calerà ancora, non solo per noi, dipenderà dalle strategie globali e ora non possiamo prevederlo, molto se non tutto dipenderà da ciò che il pubblico vorrà e se esisteranno già le giuste infrastrutture per introdurre le auto elettriche.  Attualmente le abbiamo? Tutte le nazioni sono d’accordo? Io penso di no. Quindi nessuno può dire quando il diesel passerà a miglior vita.

Dopo la C3 Aircross Citroen sta pianificando una versione sportiva della best-seller C3, traendo ispirazione dalla C3 WRC+?

Questa stagione per noi si sta rivelando non del tutto positiva e puntiamo a fare molto meglio nel 2018. A parte questo sì potremmo studiare una versione sportiva della C3 ma non al momento e, personalmente, ora non è una priorità. È vero che i rally sono parte del DNA di Citroen ma se dovessi investire, vorrei investire  su modelli a più ampia diffusione rispetto ad una “serie limitata” come potrebbe essere una C3 estremizzata.

Riguardo alla gamma di Citroen cosa ci può rivelare?

Essendo il mercato in profonda trasformazione lo sono con lui anche i costruttori, e Citroen non può stare a guardare. Penso però che creare troppi modelli, a volte solo per alcuni mercati, non sia una strategia troppo efficace. Abbiamo deciso di puntare su un numero contenuto modelli nella nostra gamma, compresi i SUV, che declineremo in base ai vari mercati senza però creare modelli dedicati. Facciamo l’esempio di C3 Aircross: sarà venduta senza variazioni in tutte le sei regioni del mondo dove commerciamo i nostri veicoli.

Parlando di motorsport, oltre all’impiego ufficiale in WRC, avete in programma nuovi campionati?

La risposta è no anche perché vogliamo identificarci, attualmente, con i rally, nei quali abbiamo ottenuto molti successi. Pochi anni fa siamo sbarcati nel WTCC, specialmente per motivi commerciali legati al mondo asiatico e, quando ho assunto questo ruolo, ho spinto per tornare ufficialmente nei rally con una squadra ufficiale. Come investimento è più che sufficiente e come Citroen preferiamo puntare su una sola disciplina alla quale siamo molto legati, è nel nostro DNA.  

Come si spiega che qui Groupe PSA è presente con Citroen e non con Peugeot?

La risposta è semplice: partecipare ad un salone internazionale per ogni brand è un grosso investimento e dobbiamo pensare ai ritorni di questi investimenti. Come Citroen abbiamo pensato, vale la pena per noi essere a Francoforte? Pensiamo di sì, avendo presentato in World Premierè la C3 Aircross. DS, al contrario, non avendo un nuovo modello da presentare, ha preferito investire i suoi soldi su altri programmi. Solitamente 6/7 mesi ogni brand studia gli investimenti e i ritorni per partecipare ad un salone e ogni costruttore studia la strategia migliore.

Se un cliente le chiedesse di descrivere il brand Citroen con tre aggettivi quali sceglierebbe?

Moderno, innovativo e pieno di energia. Ho scelto queste parole perché per noi di Citroen rappresentano i capisaldi della nostra strategia commerciale: dobbiamo essere moderni e trovare sempre idee nuove, innovativi per attrarre i clienti più giovani e cercare di tenerli con noi negli anni e pieni di energia nel senso di far divertire le persone che comprano una vettura Citroen. Come successo per nuova C3 prima e C3 Aircross ci siamo mossi seguendo queste direttive e non facciamo altro che cercare di trovare i favori del nostro pubblico.

Istruttore di guida

Federico Ferrero

Direttore Autoappassionati.it

Autore
Dacia

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