Si tratta di una mossa già nota e anticipata, ma ora è davvero realtà: a gennaio 2025, tutti i modelli Jaguar non sono più proposti sul mercato italiano. Se, infatti, la Jaguar F-Type ha già abbandonato il mercato già a metà 2024, e le berline XE ed XF lo hanno fatto poco dopo insieme al SUV elettrico I-Pace. L ultime vetture del Giaguaro ad abbandonare i listini europei sono stati i SUV termici E-Pace ed F-Pace, che segna l’ultima auto ordinabile da nuova prima del tanto discusso “anno sabbatico”.
Già dal 2023, infatti, il Gruppo Jaguar-Land Rover aveva annunciato che il brand di Coventry fosse intenzionato di prendersi una pausa dalla produzione di automobili, un vero e proprio unicum nel mondo dell’automobile, per prepararsi a ritornare con una gamma e un’identità completamente rinnovata. L’obiettivo di questa inusuale mossa era quello di muovere il marchio Jaguar ancora più in alto, passando da essere una rivale di brand Premium come Audi, BMW e Mercedes ad una rivale diretta di Porsche o Bentley.
L’ultimo passo di questo puzzle era l’addio alla F-Pace, il modello più venduto della Casa di Coventry. Per l’Italia, il D-SUV della Casa del Giaguaro ha salutato all’inizio del 2025, lasciando ufficialmente i listini orfani dello storico brand inglese per la prima volta dagli anni ’50, quando le prime Jaguar, dalle sportive XK alle berline come la MkII. Quale potrà essere il futuro di Jaguar? Dopo il discusso reveal del nuovo marchio e della coupé Type 00, la prima Jaguar del nuovo corso sarà presentata alla fine del 2025, per entrare in produzione nel 2026. Sarà una berlina di lusso, completamente elettrica, di cui sappiamo ancora poco.
La crisi di Jaguar, dal passaggio a Tata al ruolo di comprimaria nel Gruppo JLR
Negli anni ’10, infatti, tutte le speranze di Jaguar partite nel 2008 con il passaggio dal Gruppo Ford a quello indiano di Tata insieme al marchio Land Rover hanno cominciato a sgretolarsi. Dopo un buon successo della berlina XF del 2007, senza dubbio l’auto più venduta del nuovo corso Jaguar, e l’arrivo della sportiva F-Type prima e dei SUV F-Pace ed E-Pace hanno portato entusiasmo nel marchio di Coventry.
Nel 2013, prima dell’arrivo dei SUV, Jaguar aveva visto una crescita delle sue vendite globali del 42%, destinate, nei piani dell’azienda, di alzarsi ulteriormente anche grazie alla XE, berlina compatta a trazione posteriore rivale della BMW Serie 3. Purtroppo, però, i piani della Casa di Coventry non hanno trovato riscontro nelle vendite. Se, infatti, la sorella Land Rover continua a macinare numeri e successi, Jaguar ha continuato a scendere nelle sue quote di mercato in tutti i continenti, arrivando a vendere, con tutti i suoi modelli, 62.521 veicoli in tutto il mondo.

Nello stesso periodo, Land Rover ha totalizzato 292.141 veicoli prodotti, quasi 5 volte di più dell’ormai ex-colosso britannico. Impietosi, invece, i confronti con gli altri brand Premium: Porsche, ad esempio, ha totalizzato 320.221 vetture vendute nel 2023. Nel suo ultimo anno, invece, Jaguar ha chiuso un 2024 in crescita, passando a 66.866 unità prodotte, con gli ultimi appassionati che hanno cercato di portarsi a casa le ultime vetture del Giaguaro. Nonostante ciò, il ruolo di “comprimaria” nel Gruppo JLR è confermato, perché se Jaguar è cresciuta del 7%, il solo Land Rover Defender ha venduto quasi 40.000 vetture in più, arrivando da solo a quasi 115.000 unità.
Il “lungo addio” di Jaguar: una crisi da arrestare con un taglio netto?
Spesso, quando si parla di figure come calciatori o, più in generale, sportivi, si parla di “lungo addio” quando un professionista annuncia il proprio ritiro dal proprio ruolo con largo anticipo, per poi godersi tutte le “ultime volte” sapendo già tutto del proprio futuro. Lo stesso è successo con Jaguar, che tra il 2023 e la metà del 2024 ha annunciato di avere in programma di terminare la produzione tutti i suoi modelli entro il 2025, senza andare a sostituirli nel breve periodo.
Il primo modello ad essere interrotto è stata quella che oggi, è il simbolo della mancata rinascita del marchio Jaguar, la F-Type. La bella sportiva inglese, erede spirituale della E-Type e di tutte le altre sportive del Giaguaro è stata prodotta per 12 anni tra il 2012 e il giugno del 2024, totalizzando 87.731 esemplari prodotti.

Dopo di lei, hanno salutato nel luglio del 2024 altri due modelli che hanno raccolto meno di quanto meritassero, le berline XE ed XF. Un altro modello che incarna il periodo complicato di Jaguar è la prima elettrica della Casa, la I-Pace. Lanciata nel marzo 2018, la I-Pace è stata inizialmente accolta con favore e grandi apprezzamenti, vincendo addirittura il premio di Auto dell’Anno e di World Car of the Year nel 2019. Nonostante il successo della critica, le vendite non sono mai decollate, e alcuni problemi di affidabilità ne hanno minato la reputazione e la diffusione.
Lo stesso si può dire delle altre Jaguar, che hanno sofferto della delicatezza dei motori della famiglia Ingenium, vero Tallone d’Achille anche delle più amate Land Rover. Le ultime vetture a mantenere il marchio Jaguar in vita sono stati i SUV E-Pace, unica proposta a trazione anteriore della Casa, e la F-Pace.
La scelta dello stop alla produzione: un anno sabbatico per un anno di successi?
Se la E-Pace ha visto interrompersi la produzione nel dicembre 2024, per la F-Pace c’è ancora spazio in alcuni Paesi. In Italia, però, il bel SUV dall’indole sportiva ha abbandonato i listini nel gennaio 2025. Oggi, comunque, si possono ancora comprare dei modelli nuovi di Jaguar, attingendo dal parco auto in pronta consegna e in arrivo dalle fabbriche, ormai in pausa, della Casa britannica. La disponibilità di queste vetture, però, è ora soggetta all’esaurimento scorte, senza poi la possibilità di configurare la propria Jaguar come la si desidera.

Al momento, sul sito ufficiale Jaguar (in piena transizione dalla vecchia brand identity a quella nuova come l’azienda stessa) sono indicati 112 veicoli nuovi disponibili nelle concessionarie del marchio. Qual’è, quindi, il futuro di Jaguar? Innanzitutto, non si tratta di un fallimento o di un addio del marchio, ma di una situazione davvero curiosa e inedita. Non era infatti mai capitato, se non in periodi di guerra, che una Casa automobilistica sospendesse volontariamente la sua produzione.
In questo caso, Jaguar ha deciso di farlo per prepararsi al suo futuro completamente elettrico, per “tirare una riga” con il proprio passato e reinventarsi completamente. Della nuova brand identity del marchio, anticipata dai discussi contenuti pubblicati sui social della Casa, si è parlato tantissimo, così come della particolare concept car presentata alla fine del 2024, la Type 00.

Il futuro di Jaguar, quindi, è ben chiaro: rompere con il proprio passato, abbracciando una nuova strada, completamente differente dal passato. Tutta la tradizione e il peso di un brand così carico di storia, quindi, è al momento messa da parte. La responsabilità di portare avanti l’eredità dell’auto “all’inglese” è consegnata nelle mani di Land Rover, che dal canto suo sta continuando a convincere e a vincere sui vari mercati.
Per Jaguar, rimasta da diversi anni nell’ombra degli amati SUV di Solihull e incapace di rialzarsi dalle difficoltà incontrate tra gli anni ’10 e ’20 del XXI secolo, la possibilità di ricominciare da un foglio bianco sembra quella più realizzabile. Certamente è una mossa coraggiosa, quasi incauta, quella di abbandonare la storia della Casa fondata da Sir William Lyons nel 1933 come “SS Cars”, diventata Jaguar nel 1945, e capace di iscriversi tra le Case più iconiche della storia dell’auto con modelli che hanno cambiato questo mondo come le sportive della serie XK, MkII, la XJ o, soprattutto, la mitica E-Type. Questo approccio così particolare pagherà? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto, attendiamo il ritorno del Giaguaro dal suo anno sabbatico.