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Jeep Compass | Prova su strada in anteprima

Tempo di lettura: 6 minuti

La Jeep Compass, mantiene solo il nome il comune con il vecchio modello: è tutta nuova a partire dalla piattaforma, condivisa con la compatta Renegade. Offre una combinazione di caratteristiche uniche tra cui ottime capacità off-road 4×4 ai vertici della categoria, autentico e moderno design Jeep, eccellente dinamica su strada e una serie di tecnologie intuitive per la connettività e la sicurezza a bordo.

Il nuovo modello si colloca nel segmento dei C-SUV, un mercato estremamente importante e in crescita che conta già più di 6,3 milioni di veicoli l’anno a livello globale. Gli analisti prevedono che questo segmento, sempre a livello mondiale, possa crescere di circa il 20% pari a circa 7,5 milioni di esemplari entro il 2020. E Jeep non vuole perdersi questa fetta di mercato molto redditizia.

Per soddisfare le diverse esigenze dei clienti, la Compass è proposta con una motorizzazione benzina con due livelli di potenza e due diesel con tre livelli di potenze, per un totale di sei diverse combinazioni di motopropulsori e quattro diverse configurazioni: Sport, Longitude, Limited – l’allestimento top di gamma in termini di eleganza, contenuti ed equipaggiamenti tecnologici di serie – e, successivamente, Trailhawk, che offre prestazioni 4×4 ‘Trail Rated’ ai vertici della categoria grazie a specifiche dotazioni di serie studiate per i clienti che desiderano il massimo in termini di performance in fuoristrada. 

Esterni: la Jeep Compass si pone nel mezzo, ma impara dai grandi

Gli esterni della nuova Jeep Compass presentano uno stile distintivo e moderno, grazie al bilanciamento tra una linea dinamica ed equilibrio delle proporzioni che si traducono in un’estetica innovativa. Il nuovo SUV compatto di Jeep con i suoi 4metri e 39cm, si pone a metà tra il compatto Renegade e il grande Cherokee, è immediatamente riconoscibile come una Jeep grazie ad elementi di design che appartengono alla tradizione del marchio come la griglia a sette feritoie e i passaruota trapezoidali. I designer hanno rinnovato il look della leggendaria griglia Jeep, incastonando ciascuna delle sette feritoie cromate in una cornice Gloss. Le cornici nere dei fari bi-xeno e LED, aggiungono personalità e carattere al frontale della nuova Compass.

JEEP compass

La linea del tetto netta e i parafanghi proporzionati e muscolari disegnano l’inconfondibile profilo della vettura. L’esclusiva modanatura dei finestrini (DLO), contraddistinta da un elemento che gira tutto intorno anche alla parte posteriore del veicolo ed il tetto Gloss Black aggiungono esclusività ed eleganza. Il tetto apribile a due pannelli, disponibile a richiesta, è studiato per massimizzare la superficie panoramica e l’altezza dell’abitacolo e consente di godere della libertà di guida open air del marchio Jeep. Una caratteristica distintiva della parte posteriore di Compass è rappresentata dagli esclusivi fari a LED dalla forma rettangolare e allungata, che ripredono l’ammiraglia Grand Cherokee nello stile e si inseriscono nella struttura del portellone conferendo al veicolo un aspetto sportivo e al tempo stesso elegante, immediatamente riconoscibile sia in strada sia sui percorsi off-road.

Sono cinque i design dei cerchi disponibili sulla nuova Jeep Compass. Il nuovo modello monta cerchi in lega da 16″ (di serie su Sport), da 17″, da 18″(di serie su Limited) o da 19″ (a richiesta su Limited) per assicurare al conducente una trazione sicura in tutte le condizioni stradali.

La Jeep Compass è disponibile in diverse livre, disponibili anche con il tetto a contrasto Gloss Black su Limited: Redline, Laser Blue (solo su Limited), Billet Silver, Granite Crystal, Diamond Black, Pearl White (vernice tristrato disponibile solo su Limited), Bright White, Rhino (solo su Limited ) e Jazz Blue.

Interni: spaziosi e con contenuti tecnologici d’avanguardia

Gli interni della nuova Jeep Compass offrono materiali di pregio e attenzione ai dettagli. La plancia dalla forma trapezoidale è un elemento di design caratteristico del marchio Jeep, ripreso da altre vetture del marchio, e presenta finiture morbide ed assemblaggi abbastanza curati. La parte centrale ospita inoltre i display touchscreen da 5,0″, 7,0″ o 8,4″ del sistema Uconnect, con funzioni di comunicazione, intrattenimento e navigazione, tra cui uno degli schermi a LED a colori più grandi del segmento, per migliorare sia l’esperienza di guida che il comfort dei passeggeri a bordo. I sistemi Uconnect 7.0 o 8.4NAV si avvalgono di uno schermo tattile capacitivo ad alta definizione e comprendono le nuove funzioni Apple CarPlay e Android Auto (di serie su Limited,Trailhawk e Opening Edition) per il telefono vivavoce, la navigazione e il voice text. 

JEEP compass

Nella consolle centrale sono perfettamente integrati gli elementi funzionali della Jeep Compass, tra cui il cambio, i comandi del sistema Selec-Terrain, il freno di stazionamento elettronico, i comandi del sistema Stop&Start (ESS), le manopole del volume e del climatizzatore e le prese di ricarica e connettività multimediale USB. Il quadro strumenti è curato nei minimi dettagli ed è dotato di display a LED da 3,5″ o 7″. Quest’ultimo a colori, di serie sulle versioni Limited, Trailhawk e Opening Edition, visualizza informazioni che il guidatore può configurare facilmente mentre è alla guida.

Lo spazio interno non manca sia in larghezza che in lunghezza: con un passo di 263cm cinque persone a bordo trovano centimetri in abbondanza, anche il volume riservato ai bagagli è ottimo per una vacanza con 438litri.

Per aumentare ulteriormente la comodità e semplificare le operazioni di carico e scarico, la nuova Jeep Compass offre la possibilità di avere anche il portellone posteriore ad apertura elettronica.

Alla guida del Jeep Compass 2.0Multijet 140cv MT AWD: una giusta via di mezzo

Per soddisfare tutte le esigenze e le preferenze dei clienti, la nuova Jeep Compassa è offerta in sei diverse combinazioni di gruppi motopropulsori, tra cui una motorizzazione a benzina con due livelli potenze e due diesel con tre livelli di potenze oltre a due trasmissioni, un’automatica a nove rapporti e una manuale a sei rapporti.

La motorizzazione a benzina comprende un MultiAir2 Turbo da 1,4 litri con Stop&Start, 140 CV di potenza a 5.000 giri/min e 230 Nm di coppia a 1.750 giri/min, abbinato al cambio manuale a sei marce e alla configurazione 4×2, oppure un MultiAir2 Turbo da 1,4 litri da 170 CV a 5.500 giri/min e 250 Nm di coppia a 2.500 giri/min, abbinato al cambio automatico a nove marce e alla configurazione 4×4.

La motorizzazione diesel comprende l’efficiente MultiJet II da 1,6 litri con Stop&Start, 120 CV di potenza a 3.750 giri/min e 320 Nm di coppia a 1.750 giri/min, abbinato al cambio manuale a sei marce e alla configurazione 4×2, oppure un MultiJet II da 2,0 litri da 140 CV a 4.000 giri/min e 350 Nm di coppia a 1.750 giri/min, abbinato al cambio automatico a nove marce o manuale a sei marce e alla configurazione 4×4. Una versione più potente del MultiJet II da 2,0 litri con Stop&Start, in grado di erogare 170 CV in combinazione con il cambio automatico a nove marce e la configurazione 4×4 (inclusa la modalità a marce ridotte specifica della Trailhawk) completerà successivamente l’offerta di motorizzazioni diesel disponibili sulla nuova Compass.

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Noi per questa prova abbiamo scelto di guidare una 2.0 Multijet II 140 CV con cambio manuale e trazione integrale, che probabilmente risulterà una delle configurazioni Jeep Compass più vendute. Alla guida, infatti, ci si sente subito a proprio agio, con un sedile ampiamente regolabile, contenitivo il giusto e una visibilità eccellente in ogni angolazione, anche grazie ai grandi specchi retrovisori.

Una volta su strada la spinta del già conosciuto Multijet non manca mai, sia a bassi regimi (già oltre i 1.500giri), che in un discreto allungo. Non occorre ricorrere troppo al cambio, che presenta una manovrabilità piacevole ed esente da impuntamenti. Lato piacere di guida troviamo le sospensioni con ammortizzatori FSD (a smorzamento dipendente dalla frequenza) che frenano bene il corpo vettura, nonostante un baricentro alto. L’assetto è quindi “solido”, ma mai troppo rigido sulle asperità più secche, merito anche dei pneumatici non troppo ribassati. Piace anche lo sterzo, che ha una durezza intermedia, non affatica, ma permette di percepire cosa sta facendo l’asse anteriore, la frenata invece è potente ed abbastanza modulabile.

Capacità off-road al vertice della categoria, così come la sicurezza

Le capacità off-road, punto di riferimento nella categoria, sono garantite da due avanzati e intelligenti sistemi 4×4 full-time: Jeep Active Drive e Jeep Active Drive Low, quest’ultimo con un rapporto di riduzione di 20:1. Ciascun sistema è in grado di inviare il 100% della coppia disponibile a qualsiasi ruota se necessario, grazie anche all’intervento dell’elettronica. Entrambi sono dotati del dispositivo Jeep Selec-Terrain che offre diverse modalità (Auto, Snow, Sand e Mud, oltre all’esclusiva modalità Rock specifica della versione Trailhawk) per garantire le massime prestazioni 4×4 su qualunque superficie, in strada o in fuoristrada, e in qualsiasi condizione climatica.

La Jeep Compass è inoltre dotata di un dispositivo di disconnessione dell’assale posteriore e di un’unità di trasmissione della potenza (PTU) per ridurre ulteriormente i consumi sui modelli con configurazione 4×4. Noi infatti abbiamo rilevato consumi bassi per la categoria. 

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 Se si vuole esagerare: la versione Trailhawk, disponibile successivamente, presenta inoltre un’altezza da terra aumentata di circa 2,5 cm, piastre di protezione sottoscocca, gancio di traino posteriore di colore rosso, paraurti anteriori e posteriori dal profilo più “spinto” che garantiscono un angolo di attacco di 29,1 gradi, un angolo di dosso di 23,7 gradi e di uscita di 33,1 gradi, pneumatici off-road da 17 pollici e un’altezza libera da terra pari a 22,9 cm. Qui il Selec-Terrain include sull’allestimento Trailhawk anche il sistema Selec-Speed Control con Hill-descent Control. Noi l’abbiamo provata tra i sentieri del parco naturale di Sintra in Portogallo e tra le suv compatte è una delle migliori in fuoristrada.

La sicurezza degli occupanti è stata un elemento centrale nello sviluppo della nuova Jeep Compass, che offre più di 70 sistemi di sicurezza attiva e passiva, alcuni di serie altri a pagamento, tra cui Forward Collision Warning-Plus, LaneSense Departure Warning-Plus  Blind-spot Monitoring e Rear Cross Path detection, telecamera posteriore per la retromarcia ParkView con griglia dinamica, Park Assist automatico perpendicolare e parallelo, Adaptive Cruise Control, controllo elettronico della stabilità (ESC) con sistema antiribaltamento ERM (Electronic Roll Mitigation) ed airbag frontali, laterali e a tendina. Per assicurare una maggiore protezione, la Compass è dotata di una “gabbia di sicurezza” formata per oltre il 65% da acciaio alto resistenziale.

Prezzi ed allestimenti

In questa fase sarà possibile ordinare le versioni Sport, Longitude e Limited, l’allestimento top di gamma in termini di eleganza, contenuti ed equipaggiamenti tecnologici di serie.

La nuova Jeep Compass sarà disponibile presso gli showroom Jeep in Italia a partire da luglio, a partire da 25.0000 Euro, nell’allestimento d’ingresso Sport 1.4 Multiair MT 2WD. Fino ad un massimo di 39.750€ per la versione Limited 2.0Multijet 170cv AT 4WD.  Il prezzo della vettura vuole porsi a metà tra i segmenti generalisti e quelli premium, infatti la Compass ambisce a portare via clienti sia ai SUV “mainstream”, sia a quelli di lusso.

E’ inoltre disponibile una gamma completa di offerte finanziarie, dal rateale al leasing, tra cui il Be-Lease con RCA inclusa e la formula finanziaria Jeep Excellence, quest’ultima parte da una rata di 200 euro al mese per la versione 1.6 Diesel da 120 CV allestimento Longitude.

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Aspirante pilota

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica.
La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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