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Jeep Gladiator: prezzo, consumi, spazio, capacità di carico, prova su strada

Tempo di lettura: 6 minuti

Il celebre claim “Go Anywhere, Do Anything”: in oltre ottant’anni di storia, Jeep ha aperto nuove strade e ha inaugurato nuovi segmenti e nuove tecnologie, con la prima produzione in serie di veicoli 4×4 e con l’introduzione del primo SUV, nel 1949.

Jeep Gladiator è quindi l’ultima di una stirpe di veicoli cassonati, iniziata con la Overland e proseguita con vari modelli tra i quali si ricordano il FC-150/170 (1957-1965) , la Jeep Gladiator/Serie J (1963-1987), il CJ-8 Scrambler (1981-1985) e la Jeep Comanche (1986-1992). Dopo 27 anni di assenza da questo segmento, molto richiesto specialmente in Nord America, Gladiator torna da protagonista assoluta.

Oggi la Jeep Gladiator rappresenta un’evoluzione del concetto originario: un mezzo concepito per il lavoro abbina oggi alla natura professionale una vocazione lifestyle, diventando il partner perfetto per attività e avventure fuori dall’ordinario. Jeep Gladiator propone sotto il cofano la motorizzazione MultiJet V6 3 litri, abbinato a un cambio automatico a 8 marce. Se gli esterni riprendono fedelmente la forma di Wrangler, è quel cassone là dietro (che la “allunga” fino a 5,5 metri) a fare la differenza. Dotato delle migliori tecnologie in tema di 4×4, tra cui il sistema di trazione Selec-Trac, assali Dana 44 di terza generazione e ulteriori dotazioni specifiche per l’off-road, la nuova Gladiator è pensata per offrire più spazio e più versatilità di utilizzo, a fronte di dimensioni da vero titano, diciamo poco usuali qui in Italia. 

Vediamo, quindi, il listino prezzi, le dimensioni, gli interni e i motori della Jeep Gladiator.

Esterni e interni Jeep Gladiator: look e spirito da Wrangler, ma con tanto spazio di carico aggiuntivo

Jeep Gladiator condivide il DNA della Jeep Wrangler in termini di impareggiabile capability all terrain e libertà di guida open air. I suoi caratteristici stilemi che rappresentano la filosofia Jeep lo rendono uno strumento unico per vivere pienamente l’outdoor. Al tempo stesso, si tratta di un modello che è stato specificamente progettato e ingegnerizzato per essere al 100% un pick up e consentire di poter “andare ovunque e fare qualsiasi cosa” grazie a contenuti tecnologici avanzati, un motore potente ed efficiente, praticità e flessibilità nel trasporto di carico.

Certo la sua portata massima è di 750 kg, non eccessivi se confrontati con gli altri pick-up della concorrenza, mentre invece è ottima la sua capacità di traino arriva a 2.722 kg. L’area di carico, rivestita di materiale antiscivolo e dotata di sistema di illuminazione a LED, presa di corrente esterna impermeabile da 230 V (disponibile a richiesta, ma da soli 400W) e robusti fermi integrati. Il vano ha un volume di 1.005 litri: è lungo 1,53 metri a ribaltina chiusa, supera i 2 metri a ribaltina aperta, e la larghezza è di 1,44 metri. Questi dati sottolineano come Gladiator sia capace di rispondere a ogni esigenza. In ultimo, il sistema di gestione del carico nel cassone (Cargo Management Group) con pratico vano portaoggetti sotto il sedile dotato di chiusura a chiave, migliora la praticità della Gladiator, ulteriore versatilità per caricare oggetti più lunghi, viene concessa ribaltando completamente la seconda fila, così da ampliare lo spazio di carico di oggetti ingombranti. Mentre i rivestimenti protettivi del cassone e la copertura in tela (roll-up, tri-fold per soft e hard top) a richiesta assicurano flessibilità nel trasposto di carico e ulteriori possibilità di personalizzazione.

Non manca a livello di stile l’inconfondibile design Jeep, contraddistinto da linee scolpite e dai tradizionali tratti stilistici che hanno reso il brand un’icona globale, oltre agli elementi funzionali che da sempre caratterizzano Wrangler: dai fari circolari alla griglia a sette feritoie – con feritoie un po’ più ampie e griglia leggermente inclinata –; dai passaruota trapezoidali alle cerniere a vista; Ovvio che fuoritutto le dimensioni della Jeep Gladiator sono abbastanza inusuali per il mercato italiano: è 78,7 centimetri più lunga di una Wrangler a 4 porte, mentre il passo segna + 49.2 centimetri. Pertanto la lunghezza è di 5,59 metri, la larghezza è di 1,89 metri, l’altezza è di 1,84 metri, mentre il passo è di 3,48 metri. Tutti fattori che non agevolano muoversi in città.  Ma la Jeep Gladiator è pensata per vivere l’avventura open-air, come dimostrano le diverse combinazioni tra parabrezza e copertura superiore che consentono al cliente infinite possibilità di configurazione: hard top a tre pannelli, soft top e senza tetto.

La gamma colori della Jeep Gladiator 2021 comprende nove tinte, abbinabili in base all’allestimento al soft-top o all’hard top nero o in tinta. Sono inoltre disponibili cerchi da 18”e di serie luci e fendinebbia sono full LED.

Gli interni sono completamente lavabili, anche quando si sceglie la selleria in pelle e questo ne aumenta di parecchio la funzionalità. Lo spazio a bordo è parecchio, anche se la seduta posteriore è un po’ verticale. Gli elementi funzionali, tra cui le manopole del volume e del climatizzatore, le prese di ricarica e connettività multimediale e i comandi del sistema Engine Stop-Start (ESS), sono stati progettati per essere intuitivi e a portata di mano dei passeggeri del sedili anteriori. Al centro del cruscotto spicca il touchscreen da 7” (o 8,4” su richiesta) con lo Uconnect di quarta generazione. Di serie anche Apple CarPlay e Android Auto con un impianto audio Alpine con subwoofer, cassa wireless portatile, ricaricabile in marcia e completamente impermeabile.

Al centro del quadro ecco il display LED TFT da 3,5” o 7”. Inoltre rispetto a Wrangler qui troviamo una telecamera anteriore che, attraverso le pagine dello Uconnect, offre una visuale privilegiata degli ostacoli sui percorsi off-road più duri da affrontare.  

Prova su strada Jeep Gladiator: motore e assetto per andare ovunque

In tutta Europa, a differenza degli States, viene proposto un unico motore per Jeep Gladiator: si tratta del prestazionale MultiJet V6 da 3,0 litri, con 264 CV di potenza a 3.600 giri/min. La coppia, pari a 600 Nm, viene invece erogata in un regime compreso tra 1.400-2.800 giri/min e infatti il tiro è quasi da vettura elettrica, pur non avendo nulle di elettrificato o ibrido. Questo motore ha un DNA 100% italiano: viene infatti costruito nello stabilimento di Cento, vicino Ferrara, ed è dotato di tutta una serie di tecnologie che permettono sia un risparmio dei consumi sia una maggiore vigorosità ai bassi regimi.

Questo 3.0 è dotato di una coppia vigorosa, utile se si deve trainare carrelli pesanti, ma forse più adatto al mercato nord-americano che a quello europeo. Anche se alla prova dei fatti non sfigura come consumi, parliamo di una media di 11,9 km/l nell’uso misto. Meno in condizioni estreme, in città o in offroad. Il propulsore non ibridizzato in alcun modo viene abbinato al cambio automatico ZF a otto rapporti. Che in autostrada permette al motore di girare basso in modo da contenere rumorosità e consumi. Ovvio che i fruscii oltre i 120 km/h si fanno sentire. L’accelerazione è comunque ottima per la categoria: da 0 a 100 km/h avviene in 8,6 secondi. Uno sprint che non è da tutti i pick-up, anche la velocità massima è fin eccessiva, 177 km/h.

In condizioni di guida normali, su strade asfaltate, la Gladiator è comunque un mezzo comodo e veloce, si muove con la sola trazione posteriore, per passare all’integrale e alle ridotte (con rapporto massimo di moltiplicazione pari a 2,72:1) in caso di necessità. L’affinità con Wrangler non si esaurisce agli espetti estetici: Gladiator ne condivide il DNA anche in termini di impareggiabile capability all-terrain – merito del sistema di trazione Selec-Trac, assali Dana 44 di terza generazione e dotazioni specifiche per l’off-road. Incarna dunque perfettamente la doppia anima del marchio Jeep: quella più avventurosa, grazie alla tecnologia affinata in oltre 80 anni sui percorsi più impervi; e quella più raffinata, da cui deriva la premiumness Jeep che, attraverso interni pregiati ed esterni dalla forte personalità, consentono ai suoi SUV di farsi notare anche nei contesti più esclusivi e rinomati.

Alla guida tra le curve il Gladiator non disdegna qualche curva, ma punta a compiacere il guidatore anche su strada e a non rendere la guida su asfalto solo una pausa tra un guado e uno sterrato.
Lo sterzo è abbastanza preciso per la categori, non troppo demoltiplicato e senza vuoti centrali, ma non si autoriallinea molto dopo aver sterzato. 

Anche le sospensioni ad assale rigido e molle elicoidali, anteriori e posteriori, sono state ottimizzate per la guida su strada e il comfort, senza sacrificare la capacità in fuoristrada. L’assetto è tutto sommato “frenato”, si fa per dire, il che garantisce una tenuta buona in curva, in effetti è sorprendentemente piacevole percorrere un tragitto misto: a dispetto delle dimensioni il Gladiator non disdegna un buon guidato con un appoggio sempre sincero e mai incerto, complice un passo extra lungo e uno sterzo non troppo evanescente anche ai piccoli angoli.

Non mancano le piastre di protezione e vengono garantiti angolo di attacco pari a 41 gradi, angolo di dosso pari a 18,4 gradi, angolo di uscita pari a 25 gradi, con un’altezza da terra di 25,3 cm e una capacità di guado fino a 76 cm;

La sicurezza dei passeggeri è stata uno dei punti cardine dello sviluppo della nuova Jeep Gladiator, che offre numerose dotazioni per la sicurezza attiva e passiva. I sistemi di sicurezza a richiesta comprendono il Blind-spot Monitoring con Rear Cross Path Detection, la telecamera da off-road anteriore, il Forward Collision Warning Plus e l’Adaptive Cruise Control con funzione Stop. La dotazione di serie offre la telecamera posteriore ParkView con griglia dinamica, il Park Assist anteriore e posteriore e il Controllo Elettronico della Stabilità (ESC) con dispositivo antirollio.

Prezzo Jeep Gladiator

Il listino prezzi di Jeep Gladiator partiva da circa 69.000 euro in promozione per il primo allestimento Overland, oggetto del nostro test ma non più disponibile oggi, mentre il prezzo della Gladiator Farout, unica versione oggi presente, parte da 77.000 euro. Non proprio pochi e quasi il doppio di certi concorrenti seppur meno glamour, potenti e dediti all’avventura. Tra i principali contenuti di serie, l’allestimento Overland propone cerchi in lega da 18″, hard top in 3 parti, fari LED, gancio di traino posteriore, cristalli oscurati, sedili in tessuto premium, sistema audio Alpine Premium, quadro strumenti TFT 7″ configurabile, Uconnect 8,4″ con Apple CarPlay e Android Auto, navigatore e radio DAB

Per i più esigenti esistono 150 Authentic Accessories e Jeep Performance Parts nuovi o appositamente ridisegnati per personalizzare la nuova Jeep Gladiator. I prodotti Mopar includono accessori per uno stile di vita dinamico specifici per pick-up, tra cui coperture e rivestimenti per il cassone, oltre a contenuti per esaltare le prestazioni 4×4 come pedane laterali tubolari, rock rails, cerchi e molti altri ancora, tutti sviluppati appositamente per il nuovo modello. 

I pick up oggi sul mercato sono parecchi, si va dal Ford Ranger, al Mitsubishi L200, la Renault Alaskan, al Toyota Hilux. L’unico però che può competere per prezzo , motorizzazione, spirito US e prestigio con il Jeep Gladiator è però il Ford Ranger Raptor.

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