Dopo l’arrivo della Ypsilon che, come riferito da Stellantis, sta riscuotendo un buon successo in termini di vendite, in attesa della Gamma , Lancia si prepara al ritorno di un altro modello iconico.
Secondo le indiscrezioni riportate da auto.everyeye.it, infatti, a dover ritornare nella gamma del costruttore torinese dovrebbe essere la Lancia Fulvia. Prodotta dal 1963 al 1976, questo modello non ha mai avuto un erede anche se la presentazione al pubblico della Fulvia Coupè Concept del 2003 aveva fatto ben sperare, salvo poi rimanere soltanto un esercizio di stile.
Per gli appassionati del marchio che ha visto la luce negli storici stabilimenti di Borgo San Paolo ci potrebbero essere buone notizie dato che il ritorno della Fulvia è sempre più vicino. La conferma arriva dall’ufficio brevetti europeo che a fine gennaio ha visto il deposito di questo nome.
Un indizio che seppur non costituisce una conferma sull’imminente arrivo del nuovo modello può far ben sperare sulla rinascita di un mito.
Il brevetto fa ben sperare
Possiamo quindi tornare a sognare? Difficile da dire al momento anche perché il deposito del nome del modello, di cui riporta le immagini il sito auto.everyeye.it, potrebbe essere più che altro un modo per proteggere questa denominazione di modo da evitarne l’uso da parte di altri.

Analizzando con cura il piano comunicato da Lancia tutto si ferma al 2029, anno in cui la nuova Delta (altro modello che porterà sulle proprie lamiere un nome glorioso) farà la propria comparsa. Da lì in poi per il momento nulla è dato a sapere dato che gli i vertici del gruppo italo-francese Stellantis non hanno ancora annunciato le novità. Potrebbe quindi essere che la Fulvia possa arrivare dopo questa data? Nulla è da escludere anche alla luce del fatto che al momento il nuovo Ceo del colosso automobilistico dopo le dimissioni di Carlos Tavares non è ancora stato nominato.
La Fulvia potrebbe andare a posizionarsi sotto la Gamma, vettura premium dalle dimensioni di 4,70 metri di lunghezza circa che dovrebbe fare la sua comparsa sul mercato per il 2026. Certo viene da pensare che una vettura coupé/cabrio non potrebbe risultare molto conveniente in termini di volumi dato che un pubblico di nicchia porterebbe più giovamento ai cuori degli appassionati ma meno alle casse del gruppo. A meno che ad uscire dalle linee di montaggio non sia una supercar.
L’esempio della Alfa 33 stradale anche per Lancia?
A Torino lo sanno bene: la creazione di autovetture uniche in tiratura limitata come avvenuto per l’Alfa 33 Stradale rappresenta un’ottima occasione per la promozione del brand a fronte di buone entrate di cassa. Se anche Lancia potesse godere di questa strategia per il suo rilancio?
Ovviamente questa possibilità si tratta puramente di un’ipotesi ma siamo sicuri che i lancisti non vedrebbero l’ora di toccare con mano modelli molto esclusivi capaci di far battere forte il cuore. Ragionando in termini di volumi, invece, molto più conveniente potrebbe essere declinare la Fulvia in un B-SUV o in un C-SUV che certamente vanno per la maggiore sul mercato. Per il momento bocche cucite a Torino ma certamente questa notizia non può che alimentare la curiosità per il futuro di Lancia.