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Lamborghini Miura: rinasce l’esemplare unico SVR

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A opera del Polo Storico di Lamborghini, reparto specializzato nella cura e nel restauro dei modelli storici del Toro, ha riportato in “vita” l’unico esemplare di Lamborghini Miura SVR mai prodotto, destinata a un facoltoso cliente giapponese.

Se le Miura prodotte sono state 763, non una di più non una di meno, molte di più sono state costruite o replicate al di fuori dello stabilimento bolognese, seppur molte di esse in scala da parte di affezionati collezionisti. Una delle più importanti case produttrici di pezzi in scala, la giapponese Kyosho, realizzò prima la Miura SV e poi la SVR.

Quest’ultima è diventata in breve uno dei pezzi più ambiti dai collezionisti, e il motivo è presto detto: la Kyosho SVR, infatti, ritrae una delle Miura più da sogno mai costruite, evoluzione in vettura da corsa della famosa Jota, realizzata dall’allora collaudatore di Lamborghini, Bob Wallace, ed utilizzata anche dai disegnatori del fumetto Giapponese “La volpe da corsa”.

Persa la versione Jota a causa di un incidente, Lamborghini ha costruito nel corso degli anni esemplari funzionanti della Miura SVJ e una sola SVR, venduta per vie traverse a un cliente in Giappone. Dopo anni di utilizzo, la vettura (telaio #3781, carrozzeria numero 383) è così tornata a “casa” per essere restaurata dagli specialisti del Polo Storico, per poi tornare nella sua seconda casa, ovvero quel Giappone che l’ha accolta con un evento organizzato sulla pista di Nakayama.

È però degna di nota la storia di questo esemplare, poiché la vettura originale, nata come Miura di colore verde, venne consegnata in Italia alla concessionaria Lamborauto di Torino il 30 Novembre 1968, dopo essere stata esposta al 50° Salone dell’Automobile di Torino. Passata di mano per ben otto proprietari diversi, il nono, un tedesco, decise di trasformarla in SVR, lavoro che richiese 18 mesi a Lamborghini per approntare tutte le modifiche necessarie.

Ottenuta finalmente la Miura SVR, il tedesco la vende in Giappone, nel 1976, dove Hiromitsu Ito la prende come riferimento per la creazione del fumetto nipponico “La volpe da corsa”. L’auto entra definitivamente nella storia quando Kyosho usa la stessa vettura come base del suo modello in scala, facendola conoscere al mondo a un prezzo decisamente più alla portata di tutti.

Paolo Gabrielli, Head of After Sales di Lamborghini e Responsabile del Polo Storico, ci racconta le fasi di questo secondo restauro della Miura SVR: “In questo restauro, durato 19 mesi, abbiamo dovuto operare in modo diverso dal solito. La scheda di produzione originaria ha aiutato poco, mentre ha fatto fede la specifica delle trasformazioni effettuate nel 1974. Il restauro totale svolto dal Polo Storico è stato alquanto impegnativo, visto che la vettura era arrivata a Sant’Agata Bolognese smontata, anche se accompagnata dalle sue parti, e rimaneggiata in svariati punti. Rispetto alle specifiche originarie, durante il restauro e su espressa richiesta del cliente, sono state aggiunte le cinture di sicurezza a 4 punti, sedili più conformati e un roll-bar smontabile, al fine di migliorare la sicurezza durante le previste esibizioni in pista”.

Miura

Guardando al risultato, non c’è che dire, missione compiuta!

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