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“Lancia. La leggenda del Rally”: perchè guardare la docu-serie di Sky sull’ascesa della Casa torinese

Tempo di lettura: 6 minuti

Nella splendida cornice dell’Heritage HUB di Via Plava di Torino, Sky e Lancia ci hanno invitato a vedere in anteprima assoluta la prima puntata della docu-serie Sky Original “Lancia. La leggenda del Rally”. Un progetto nato direttamente da Sky Documentaries che punta a raccontare i tre decenni d’oro che la storica Casa torinese ha vissuto tra gli anni ’70 e gli anni ’90. La docu-serie interamente italiana nata da un’idea di Matteo Chiarugi Bacci, scritta da Donato Dallavalle e diretta dal regista Andrea Calderone rivive l’ascesa e il dominio del marchio Lancia nel mondo dei rally, dalle prime soddisfazioni con la Lancia Fulvia HF 1600, vincitrice del Campionato internazionale Costruttori nel 1972 fino al dominio della mitica Lancia Delta Integrale, capace di accaparrarsi il record, ancora imbattuto, di cinque Campionati del Mondo Rally consecutivi tra il 1988 e il 1991.

Raccontare una storia così non è di certo semplice. Il rischio di non rendere giustizia ad una storia così incredibile è dietro l’angolo, ma anche, dall’altro lato, la possibilità di realizzare una celebrazione di un periodo vincente. Grazie all’ottimo lavoro realizzato da Sky e dalla casa di produzione TIWI, invece, Lancia. La leggenda del Rally riesce a raccontare in maniera coinvolgente e mai autoreferenziale un’epoca irripetibile per l’automobilismo italiano.

Gran parte di questo risultato è da attribuire alla scelta di far raccontare l’ascesa di Lancia nel mondo delle corse dai suoi protagonisti, primi fra tutti gli ingegneri che hanno permesso a Lancia di diventare così vincente come Sergio Limone, Claudio Lombardi e il Team Principal Cesare Fiorio, ma anche a piloti come il due volte Campione del Mondo Miki Biasion. Scopriamo allora come vedere, le date e quando vedere Lancia. La leggenda del Rally, nonché le prime impressioni sulla puntata inaugurale vista in anteprima.

La sfida (vinta) di “Lancia. La leggenda del Rally”: appagare l’appassionato e lo spettatore “laico”

Come detto in apertura, la sfida di rendere accessibile a tutti una storia di motori non è di certo semplice. Sky e TIWI, la produzione dietro Lancia. La leggenda del Rally, però, sembrano essere riusciti nell’intento. Fin dai primi momenti della prima puntata, che abbiamo visto in anteprima nell’evocativa sede dell’FCA Heritage Hub di Torino, incastonato nella storica fabbrica di Mirafiori, si vede la passione con cui è stato realizzato questo documentario. Ad aprire le danze della narrazione sono i veri protagonisti della storia Lancia, gli uomini ma soprattutto le automobili.

La docu-serie si apre immediatamente con le immagini dell’epoca, con i filmati di repertorio restaurati che fiondano lo spettatore nel mondo del rally degli anni ’70, ’80 e ’90, distante anni luce da quello a cui siamo abituati oggi. Rally di tre giorni e tre notti, Prove Speciali da oltre 180 km, una sfida per piloti, ingegneri e meccanici per riuscire prima ad arrivare al traguardo, e poi di arrivarci prima degli altri. Ad aprire la prima puntata è la genesi del “fenomeno Lancia”. A presentarla ci pensa il protagonista di quegli anni, Cesare Fiorio, Team Principal Lancia Corse dal 1965 al 1989. I protagonisti? Il Drago Sandro Munari e la prima Lancia vincente nelle corse, la piccola Fulvia Coupé HF.

Con il suo motore V4 e la sua strettissima derivazione dalla serie, la Fulvietta riuscì a tenere testa alle rivali ben più performanti sulla carta come Porsche 911 e Alpine A110, portando i primi iridi a Borgo San Paolo. Il ritmo del della docu-serie è rapido, vivace, con la capacità di dare voce a tutti i protagonisti, che siano umani o meno. Lo spazio per le vetture è molto importante, e tutte le auto che hanno fatto la storia di Lancia nei rally hanno modo di farsi ammirare, ma soprattutto sentire. La cura nei suoni e lo spazio lasciato al sound delle vetture, d’epoca o ricreato in scene dinamiche di alta qualità, riescono a far emozionare anche il più esigente degli appassionati. C’è spazio per aneddoti, storie personali, confessioni e dichiarazioni d’amore verso il marchio Lancia, nel cuore di tutti coloro che hanno contribuito alla puntata.

L’umanità e la componente personale ed emotiva della storia raccontata da chi quella storia non solo l’ha vissuta, ma l’ha proprio plasmata, riesce a coinvolgere anche lo spettatore meno preparato. Nella prima puntata abbiamo fatto la conoscenza di alcuni colossi della storia Lancia. Oltre al già citato Cesare Fiorio, spiccano Sergio Limone (progettista Abarth dal 1972 al 2005), Claudio Lombardi (responsabile motori Lancia/Abarth dal 1976 al 1983 e direttore tecnico Lancia Corse dall’84 all’89), Gianni Tonti (direttore tecnico Lancia Corse dal 1967 al 1984) e Gianni Tonti (direttore tecnico Lancia Corse dal ’67 all’84), che fanno entrare lo spettatore nell’epoca d’oro dei rally.

La “voce” delle auto e le emozioni dei protagonisti sono al centro di “Lancia. La leggenda del Rally”

A livello “meccanico”, invece, le protagoniste sono le Lancia Fulvia Coupé HF 1600, la successiva e meravigliosa Lancia Stratos, la prima automobile progettata specificatamente per correre e vincere nei rally e viene presentata la leggendaria Lancia Rally 037. C’è spazio anche per conoscere il momento politico dell’Italia di quegli anni, l’importanza dell’impegno nelle corse per Lancia ma anche per qualche piccola critica a “mamma FIAT”. Nel documentario, infatti, viene esplicitata la relazione di amore-odio tra Lancia e FIAT. Prima rivali in pista e sul mercato, dal 1969 Lancia entra nella galassia FIAT, e dal 1977 FIAT decide di “frenare” l’imbattibile Stratos e il suo motore Dino V6 di derivazione Ferrari per permettere alla nuova nata di Casa FIAT, la 131 Abarth, di poter vincere il Mondiale. Soddisfazione che arriverà per la FIAT 131 Abarth Rally, capace di aggiudicarsi tre Campionati del Mondo nel ’77, ’78 e ’80.

Lancia, invece, dovrà attendere ancora qualche anno per avere la sua rivincita. La prima puntata di Lancia. La leggenda del Rally si chiude infatti con la presentazione di un’automobile leggendaria, la Lancia 037, che suggellò il ritorno di Lancia nei rally come unica punta del Gruppo FIAT. Con questa anteprima alla mitica 037 si chiude la prima puntata della docu-serie di Sky, che andrà in onda per il pubblico sabato 3 giugno. La seconda puntata sarà quindi incentrata sull’ascesa della 037 contro l’acerrima rivale, la Audi quattro a trazione integrale. La terza, invece, avrà come protagonista “la Regina”, la Lancia Delta Integrale, ancora oggi l’auto da rally più vincente di sempre.

Oltre alle vetture e ai luoghi storici che hanno segnato la storia Lancia, come l’omonimo Palazzo Lancia di Borgo San Paolo, a Torino e le officine di Via Caraglio dove vedevano la luce le creazioni della Squadra Corse, si intervallano donne e uomini legati alla storia Lancia e a quella dei rally. Nella prima puntata abbiamo visto, oltre ai già citati protagonisti della genesi della leggenda, anche Andrea Cordovani (direttore di Autosprint), Ottavio Tonti (pilota collaudatore), il “padrone di casa” Roberto Giolito, designer e direttore dei programmi Heritage di Alfa Romeo, FIAT, Abarth e Lancia nonché il CEO Lancia Luca Napolitano e il giornalista e scrittore Beppe Severgnini.

Nelle prossime puntate troveranno spazio anche Alex Fiorio, Campione del Mondo Gruppo N nel 1987, Claudio Bortoletto (team principal Jolly Club dal ’75 al 2000), Carlo Cavicchi (giornalista e scrittore), Tiziano Siviero (navigatore di Miki Biasion), Harri Toivonen (storico pilota Lancia), Fabrizia Pons (navigatore), nonché l’attore Riccardo Scamarcio, protagonista del film “2Win” che racconta la sfida tra Lancia e Audi nel Gruppo B nei panni proprio di Cesare Fiorio.

“Lancia. La leggenda del Rally”: le date, dove e quando vederla in TV e in straming

Sicuri di avervi dato più di un motivo per guardare la docu-serie di Sky, parliamo di dove, come e quando vedere Lancia. La leggenda del Rally. Prodotta dalla sezione Documentaries di Sky, nata quasi due anni fa e già molto attiva, Lancia. La leggenda del Rally andrà in onda con la prima puntata sabato 3 giugno. Sky ha deciso, in occasione della concomitanza con il Rally di Sardegna, tappa italiana del Campionato Mondiale Rally WRC, di mandare in onda la prima puntata sia su Sky Documentaries che su Sky Sport Uno. A Sky Documentaries va l’onore della prima TV, con l’anteprima alle 21:15 sul canale 122 della piattaforma satellitare britannica. Per vederlo su Sky Sport Uno, invece, l’orario da segnare è quello delle 22:30.

Dopo la prima TV della prima puntata, poi, Lancia. La leggenda del Rally andrà in onda nei due sabati successivi, quindi sabato 10 e sabato 17 giugno, sempre alle 21:15 su Sky Documentaries, canale 122. Come ormai consuetudine per il colosso dell’intrattenimento di Rupert Murdoch, poi, è possibile vedere Lancia. La leggenda del Rally sia on-demand tramite MySky o il più moderno SkyQ che per coloro che hanno una sottoscrizione al servizio di streaming NOW.

Su NOW sarà possibile vedere in diretta la puntata guardando il canale Sky Documentaries o vederlo successivamente, sfogliando all’interno del nutrito catalogo di serie TV, film e anche documentari. Sia che voi siate appassionati di motori e di Lancia fino al midollo o semplicemente incuriositi da una storia di successo tutta italiana, Lancia. La leggenda del Rally è una docu-serie realizzata con passione e competenza, che mette gli uomini e le straordinarie automobili in prima fila. Per gli amanti del genere o per chi sta cominciando a conoscere la storia dell’auto, è un progetto da non perdere.

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