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L’Antitrust indaga su ACI: il comunicato ufficiale e le motivazioni

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L’ACI è finita sotto indagine dell’Antitrust. A muovere l’ente sarebbero stati degli abusi che ACI avrebbe commesso nel corso dell’organizzazione di manifestazioni sportive. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato avrebbe quindi deciso di avviare un procedimento istruttorio nei confronti dell’Automobile Club d’Italia (ACI). Scopriamo meglio i dettagli.

Presunto abuso dell’ACI: indaga l’Antitrust

A causa di un presunto abuso di posizione dominante nel mercato dell’organizzazione di manifestazioni automobilistiche di natura non agonistica che avrebbe commesso l’ACI, l’Antitrust avrebbe deciso di avviare un’indagine. A segnalare i presunti abusi sarebbe stato l’ASI (Automotoclub Storico Italiano), nello specifico  uno dei club Abruzzo Drivers’ Club, Club Officina Ferrarese del Motorismo Storico, Club Auto Moto Epoca Perugino, Aste e Bilanceri Automotoclub Città di Bitonto, Club Auto e Moto d’Epoca Francesco Santarelli, ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane Sicilia e di Palatinus Motor Sport. Queste segnalazioni sarebbero pervenute tra il 20 ottobre 2022 e il 12 giugno 2023. Quindi seguendo la prassi, il 18 ottobre i funzionari dell’Antitrust si sarebbero recati nelle sedi di Automobile Club d’Italia-Aci, Aci Sport S.p.A. e Club Aci Storico, assieme al Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, per svolgere alcuni controlli. L’Antistrust indagherebbe seguendo l’accusa che vedrebbe l’ACI rea di aver ostacolato o impedito a vari enti di promozione sportiva, associazioni sportive dilettantistiche e club automobilistici, l’organizzazione di eventi e di manifestazioni di natura non agonistica, allo scopo di espandere la propria posizione in tale mercato e accrescere il numero dei propri affiliati/tesserati, si legge nella nota. L’ACI, secondo gli accusatori, andrebbe avuto questo comportamento a partire dal 2016 in alcune regioni italiane. Finora dall’ACI nessuno pare che si sia espresso in merito, ci saranno 60 giorni a disposizione per ribattere alle accuse dell’Antitrust.

ACI indagata dall’Antitrust: il comunicato

Le indagini sono state ufficializzate con il seguente comunicato stampa nel quale si legge:

“L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Automobile Club d’Italia-Aci, Aci Sport S.p.A. e Club Aci Storico per accertare un presunto abuso di posizione dominante nel mercato dell’organizzazione di manifestazioni automobilistiche di natura non agonistica. L’Automobile Club d’Italia è operatore in posizione dominante nell’ambito dell’organizzazione di eventi sportivi automobilistici a carattere agonistico a livello nazionale, grazie ai poteri esclusivi di regolamentazione e di coordinamento attribuiti dal Coni. Secondo l’Autorità, l’Aci – anche tramite Aci Sport S.p.A. e Club Aci Storico – adotterebbe comportamenti per ostacolare o per impedire agli enti di promozione sportiva, alle associazioni sportive dilettantistiche e ai club automobilistici l’organizzazione di eventi e di manifestazioni non agonistiche allo scopo di espandere la propria posizione in tale mercato e accrescere il numero dei propri affiliati/tesserati. La strategia di Aci consisterebbe nell’inviare segnalazioni agli enti preposti ai controlli (Prefetture, Questure e/o Autorità comunali) – a ridosso dell’avvio delle manifestazioni ludico-amatoriali – per comunicare che questi eventi non sarebbero stati sottoposti al preventivo parere dell’Aci – non previsto dalla normativa di riferimento – e che si sarebbero svolti in difformità con le norme tecnico-sportive. Tale indebito utilizzo dei propri poteri di regolazione e di coordinamento avrebbe riguardato numerose manifestazioni motoristiche di carattere amatoriale organizzate in diverse regioni italiane, almeno a partire dal 2016, alterando così le dinamiche di mercato. Oggi i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di Automobile Club d’Italia-Aci, Aci Sport S.p.A. e Club Aci Storico, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza”.

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