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Lexus GS Hybrid 300h | la prova su strada

Tempo di lettura: 4 minuti

Linee intriganti, lusso e stile originale. Quando vedi una Lexus, questi sono i primi aggettivi che ti vengono in mente. La GS, berlina a 3 volumi di classe medio-superiore nata nel 1991 e giunta oggi alla sua terza serie, non fa eccezione.

Mentre CT, IS e, l’ultimo arrivato, NX si permettono una clientela più ampia, la GS, che in verità punta anche alle flotte, vizia maggiormente il suo guidatore con soluzioni improntate sulla comodità e con un infotainment che punta alle migliori ammiraglie tedesche.

Abbiamo messo alla prova la lussuosa giapponese nella motorizzazione 300h per scoprirne pregi e difetti. Ecco com’è andata.

Design: qualità ed eleganza

Il modello GS è sconosciuto a molti profani dell’auto ma grazie alle sue forme riesce ad attirare molti sguardi curiosi e particolarmente interessati, sinonimo di linee ben riuscite e di un corpo vettura che, nonostante il classico grigio scuro del nostro modello, attrae e catalizza l’attenzione.

Lexus GS 2

Le dimensioni tipicamente imponenti di una segmento E (485 cm di lunghezza) sono ben accompagnate dai cerchi in lega bruniti da 18 pollici, perfettamente abbinati con l’eleganza generale che questa vettura mostra. La calandra anteriore trapezoidale è il vero segno distintivo del Marchio, insieme al disegno dei Fari Bi-Xeno con tecnologia HID autolivellanti. Dalla vista laterale si vedono le dimensioni della vettura, che sono in parte dissimulate dalla cintura medio-alta dei finestrini e dalla coda ben proporzionata.

Il posteriore sfoggia un interessante estrattore dal quale, in perfetto stile Lexus, non esce l’impianto di scarico, ma regala un tocco di sportività alla vettura.

All’interno regna il comfort, elemento sul quale, come già detto, questo modello concentra le sue forze. L’atmosfera è molto gradevole: rivestimenti dei comodi sedili, o meglio poltrone, in pelle Saddle tan, volante ben dimensionato, finiture praticamente impeccabili e un mondo da scoprire sull’intera plancia.

Quest’ultima presenta, infatti, una strumentazione in parte digitale e un orologio analogico, al centro del cruscotto, sopra il quale si erge il maestoso display da ben 12,3 pollici, sede centrale dell’infotainment. Sul tunnel centrale troviamo i comandi dell’intero sistema, tre tasti e una sorta di mouse. Tramite questo piccolo mouse si muove un cursore e si clicca sul punto desiderato: una soluzione piuttosto interessante, al tempo stesso classica e innovativa. Inizialmente si rimane un po’ spiazzati, ma una volta “presa la mano”, si trova precisione e velocità nell’inserimento dei comandi.

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Tanto lo spazio per i passeggeri che possono affrontare lunghi viaggi senza mai sentirsi scomodi, stivando tutti i bagagli nell’ampio vano da 468 litri, dall’imbocco stretto ma profondo.

Alla guida: il piacere di viaggiare

Dopo aver verificato la comodità e la spaziosità delle sedute posteriori, è ora di mettersi dietro il volante. La Lexus GS 300h è ibrida ed è mossa da un motore a benzina 2.5, 4 cilindri a iniezione diretta da 180 CV a 6.000 giri, e da un’unità elettrica da 142 CV, per una potenza totale disponibile di 223 CV, scaricata interamente sulle ruote posteriori.

Le prestazioni non sono chiaramente di marca sportiva come ci raccontano i dati dichiarati dalla Casa: la velocità massima è di 190 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h si completa in 9,2 secondi.

La trasmissione eCVT con paddle al volante alla quale è abbinato il doppio propulsore della 300h, si conferma come sempre ottima ad andature tranquille, mentre non proprio coinvolgente quando si preme a fondo l’acceleratore. I 1.800 kg circa di massa della GS si fanno sentire nei repentini cambi di direzione, ma un assetto ben regolato, soddisfacente sia tra le buche cittadine sia nelle curve veloci, gestisce in maniera egregia gli spostamenti di peso.

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3 stili di guida permettono di variare leggermente la risposta della GS ai comandi: il più utilizzato ed efficiente Eco, il poco utile Normal e lo Sport, che fa apparire sulla strumentazione un contagiri standard. A queste modalità si aggiungono la EV mode, che sfrutta tutta la batteria elettrica disponibile, e la Snow, che ammorbidisce la risposta ai comandi per evitare pattinamenti su fondi a scarsa aderenza.

Anche per i guidatori un po’ più smaliziati un pizzico di divertimento non manca, specialmente sul bagnato, dove si riesce a scomporre il posteriore in maniera molto graduale, grazie ad un passo di ben 285 cm. Un bel gioco dura poco: il controllo di trazione, parzialmente disinseribile, raddrizza quasi istantaneamente la vettura facendoci sorridere solo a metà, ma garantendo una guida in piena sicurezza. Per emozioni più forti è consigliato virare sul modello più potente, la 450h.

Non vi è alcun dubbio però che la Lexus GS sia una “macina chilometri”. Viaggiare in città è comodo e si consuma poco, ma il terreno ideale di questa berlina è, com’è naturale che sia, la strada a lunga percorrenza. In autostrada e in tutti i tratti extraurbani è un piacere guidare con un filo di gas, coccolati dai morbidi sedili e dal silenzio che regna nell’abitacolo.

Nel ciclo di omologazione la Lexus GS 300h emette 109 g/km di CO2, consumando 4,7 l/100 km e anche noi abbiamo riscontrato dati molto confortanti con un consumo medio di circa 6 litri per 100 chilometri.

La ricetta Lexus: bellezza, qualità ed efficienza

Lexus GS 5

Lexus, un nome, una garanzia. Di bellezza sicuramente: il muso e la forma della calandra rappresentano un corso stilistico che ha lasciato il segno. Le forme e le linee sono ben riconoscibili, grazie a un family feeling che diventa sempre più concreto negli anni.

Lexus vuol dire anche garanzia di qualità: dagli assemblamenti ai materiali utilizzati, passando per le finiture e per l’ottima insonorizzazione. Ogni dettaglio ci parla della cura e della dedizione con le quali è stata creata questa GS.

E infine Lexus significa, soprattutto in Italia, efficienza: la scelta di importare nel nostro paese solamente motorizzazioni ibride ha portato ad avere una gamma completa veramente “green”. Consumi ed emissioni molto bassi, grazie a motorizzazioni ben collaudate anche da Toyota, primo promotore dell’ibrido su larga scala. Lexus e, soprattutto, Lexus Italia hanno, infatti, intrapreso coraggiosamente la loro strada ECO, ma senza rinunciare al lusso e, qualche volta anche alle prestazioni.

Prezzo e concorrenti

La Lexus GS parte dal prezzo di 49.500 € per la versione base e seguono altri tre allestimenti: Executive (57.500 €), F-Sport (61.000 €) e Luxury (66.500 €). La versione che abbiamo testato si presentava nella versione Executive, dotata di tutti gli optional necessari, come il clima bi-zona, il navigatore, sedili e volante elettrico, gli xeno e tante altre dotazioni che spesso si trovano in opzione a pagamento su altri modelli.

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Per portarvi a casa esattamente il modello che abbiamo provato noi, infatti, il prezzo di listino cresce solamente di 1.150 € per il colore grigio scuro e di altri 100 € per i tappetini neri marchiati Lexus. Mica male.

Ampia la concorrenza per guadagnarsi un ruolo da protagonista nel settore: Audi A6, BMW Serie 5, Jaguar XF, Mercedes-Benz Classe E e Maserati Ghibli sono i principali attori di questo segmento di mercato. La Lexus dal canto suo vanta un’affidabilità universalmente riconosciuta, dei prezzi concorrenziali e un’originalità che pochi competitor possono vantare.

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Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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