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Lexus LS 500h Hybrid: il lusso dal Sol Levante sbarca in Europa

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Lexus ha sfoderato il meglio della sua tecnologia e del suo stile per rispondere alle concorrenti europee nel segmento delle ammiraglie di lusso. Nomi come Mercedes-Benz Classe S, Audi A8 e BMW Serie 7 devono aver stuzzicato la fantasia dei nipponici, volenterosi di creare una luxury car all’altezza per sfidare i big del mondo occidentale: la risposta si chiama Lexus LS 500h, da gennaio anche in Italia.

Presentata alla stampa al Salone di Ginevra 2017 come nuovo “Manifesto” del Marchio, la LS 500h propone un look rivisto pur tenendo fede agli stilemi del Marchio, con la classica ampia calandra a clessidra che caratterizza, da sola, tutto il frontale, mentre i rinnovati fari con triplo bi-LED (abbaglianti e anabbaglianti) a Z hanno una forma che la fa riconoscere da lontano. Non da poco poi tutti i vantaggi in termini di spazio offerti dalla nuova piattaforma GA-L, rinnovata e irrigidita rispetto alla LC 500 con la quale ha debuttato in gamma, oltre ad aver abbassato il baricentro a tutto vantaggio della guida.

Confermato in blocco il gruppo propulsore della LC Hybrid, ovvero un 3.5 V6 a ciclo Atkinson, capace di mettere su strada 359 CV grazie all’ausilio di due motori elettrici, quest’ultimi gestiti dal sistema Multi-Stage Hybrid System che, attraverso un nuovo dispositivo multifase, modifica la potenza in quattro tempi diversi, così da sfruttare sempre al massimo i giri del motore e, di conseguenza, agli input dati sul gas dal guidatore.

Il cambio rimane un classico convertitore di coppia che gli ingegneri Lexus hanno reso una sorta di sequenziale a 10 rapporti, grazie anche in questo caso a un sofisticato schema di controllo. Dentro la nuova Lexus LS500h o LS Full Hybrid propone un nuovo display ad alta risoluzione da 12,3 pollici così come più evoluti sono i comandi vocali in grado di interpretare meglio le istruzioni date dal conducente, mentre un pad sul tunnel centrale permette di comandare l’infotainment con l’ausilio delle dita.

Gli interni, infine, seguono il concetto giapponese di “Omotenashi”, la tipica ospitalità del Sol Levante, con i sedili ben rifiniti e dotati di massaggio shiatsu e per tutta una serie di optional in grado di accontentare il cliente business. Per chi siede dietro, oltre all’ampio spazio, c’è a disposizione uno schermo touch dedicato dove poter controllare le funzioni della vettura, dal clima dedicato alla tendina parasole.

Molto evoluta è invece la guida autonoma proposta dalla nuova ammiraglia giapponese: ne sono l’esempio, tra i tanti sistemi, il Lane Tracing Assist che allerta il guidatore nel caso in cui il veicolo stia deviando pericolosamente dalla propria carreggiata e lavora in sintonia con il Dynamic Radar Cruise Control, mentre il sistema Pre-Crash che oltre a rilevare i pedoni sterza per non colpirli nel caso in cui il conducente non risponda con prontezza.

La “berlinona” giapponese debutterà sul mercato italiano dal mese di gennaio, in due configurazioni con prezzi differenti, tecnologia che si fa pagare come d’altronde su altre auto del segmento F: la LS Hybrid parte da un prezzo di listino di 105.000 euro, per la Luxury il prezzo sale e non di poco, si parte infatti da 140.000 euro; siamo a livello della concorrenza europea, poi i gusti son gusti.

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