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Maserati Levante Trofeo: prova su strada, interni, motore e prezzo

Tempo di lettura: 7 minuti

Il fascino della Maserati Levante non si discute. Il primo SUV del Tridente ha debuttato nel 2016, salvo poi evolversi negli anni, aggiungendo versioni, equipaggiamenti, tecnologia e motori. Dopo qualche anno dal lancio è arrivata anche la variante più sportiva di sempre, la Maserati Levante Trofeo, che le ha permesso di entrare nell’olimpo dei Super SUV, una stretta cerchia di vetture a ruote rialzate degne di essere chiamate “auto sportive”.

Con il suo motore 3.8 V8 da 580 cavalli, la Levante Trofeo fa parte di questo speciale gruppo, ma riesce a tradurre tutta la sua potenza in doti dinamiche dello stesso livello? Scopriamo com’è fatto dentro e fuori, come si comporta tra le curve e il suo listino prezzi nella nostra consueta prova su strada.

Esterni e interni Maserati Levante Trofeo: la veste più sexy

Una Levante così è al livello massimo del suo appeal. La Trofeo unisce soluzioni puramente estetiche ad elementi utili ai fini dell’aerodinamica, tanto da raggiungere un Cx di 0,33 nella galleria del vento. Ridisegnati la fascia inferiore del frontale e il paraurti posteriore, per un risultato più aggressivo, abbandonando un filo di quella eleganza che da sempre contraddistingue il SUV Maserati. Completano l’anteriore le mostrine laterali e lo splitter in fibra di carbonio, migliorando la distribuzione del flusso di aria, ma anche i fari Full LED adattivi di serie e la calandra doppi listelli verticali in finitura Black Piano. Sopra c’è un cofano che aiuta il raffreddamento della testata.

Lateralmente l’attenzione è catturata dai cerchi Orione da 22” in alluminio forgiato (con pinze nere), ben abbinati al colore Bianco Alpi dell’esemplare da noi provato, dalle minigonne in carbonio e dalle tre prese d’aria contornate di rosso, mentre al posteriore ci sono più muscoli e un estrattore dell’aria che ingloba i quattro terminali di scarico bruniti, organo e sinfonia del V8 made in Maranello.

Gli interni della Levante Trofeo mantengono l’eleganza classica cui ci ha abituato la Casa di Modena, con il nero che domina l’abitacolo, unito ad accenti di rosso per le impunture a contrasto. I sedili neri in pelle “Pieno Fiore” sono comodi e contenitivi al punto giusto e portano con orgoglio il logo “Trofeo” sul poggiatesta.

La strumentazione è un mix tra analogico e digitale, ma la parte più importante si trova tra quest’ultima e il bel volante (un po’ troppo generoso a livello di diametro): parliamo delle grosse palette del cambio automatico, realizzate in fibra di carbonio e in grado di restituire un feedback eccezionale a ogni cambiata. Se la parte destra del cruscotto continua a garantire qualità e buona fattura, tra pelle e carbonio, al centro della plancia c’è lo schermo dell’infotainment touch, sopra il quale c’è l’orologio analogico che caratterizza praticamente tutte le Maserati. Questo sistema di infotainment sente un po’ il peso degli anni, ma propone il mirroring con Apple CarPlay e Android Auto. Bello, ma un po’ datato anche il tunnel centrale, con molti tasti, un doppio selettore rotante in alluminio e una leva del cambio ingombrante, in un mondo odierno fatto di comandi minimali e compatti. L’esperienza analogica e di qualità è ancora la parte più gratificante di questa Levante Trofeo.

Il nostro esemplare era dotato anche del Premium Surround Sound di Bowers & Wilkins da 1.280 watt con 17 altoparlanti e se guardiamo allo spazio, la Levante, con i suoi 5 metri di lunghezza (5,02 m per l’esattezza), offre spazio davanti e dietro in abbondanza, compreso il bagagliaio che parte da una capacità di 580 litri.

Alla guida della Maserati Levante Trofeo: non è un bisturi, ma che sound

Questo SUV è spinto da uno dei motori più potenti mai montati su una Maserati. Per capire il livello di potenza di cui stiamo parlando per la Maserati Levante Trofeo, basti pensare che solamente la MC12 Versione Corse in serie limitata ha avuto un propulsore più potente, un aspirato V12 da 630 CV, stessa potenza della recentissima MC20. Il cuore della Trofeo è il V8 3.8 Twin Turbo ripreso e migliorato rispetto a quello che equipaggiava la GTS, sempre sviluppato in collaborazione con Ferrari e capace di erogare 580 CV a 6.250 giri/min con una coppia massima di 730 Nm a 2.500-5.000 giri/min. Per raggiungere questa cavalleria non è solamente stata rimappata la centralina, anzi il reparto tecnico è intervenuto pesantemente sulla componentistica del motore. È stato progettato un nuovo basamento del motore, così come le testate dei cilindri o, ancora, le bielle e i pistoni.

Il risultato è un rapporto peso/potenza di 3,7 kg/CV, grazie al quale la Levante Trofeo accelera da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi e raggiunge i 300 km/h di velocità massima. Il merito di queste prestazioni è anche della trazione integrale Q4 e del cambio automatico ZF a 8 rapporti.

Non si tratta del SUV più veloce sullo 0-100, ma la potenza viene rilasciata in maniera molto progressiva, mantenendo comunque una dose di comfort notevole se consideriamo le forze in campo. Devastante la progressione, che avviene con grande fluidità, accompagnata dalle piacevoli cambiate dell’8 marce. Insomma, basta veramente poco per raggiungere velocità da “codice rosso”, tanto che a 130 km/h in autostrada si ha la percezione di andare molto più piano. Anche l’insonorizzazione contribuisce all’effetto generale, grazie a un utilizzo sapiente dei materiali. L’unico rumore che sentirete proviene dai quattro terminali di scarico, ma solo se lo deciderete voi.

La Levante Trofeo, inoltre, ha affinato le sospensioni e i sistemi elettronici con l’aggiunta del sistema IVC nella gestione dell’Electronic Stability Program (ESP). Che cos’è l’IVC? Il Controllo Integrato del Veicolo (IVC) è un sistema che garantisce una dinamica di guida migliorata, una maggior sicurezza attiva e prestazioni più esaltanti. Se funziona? Lo scopriremo a breve.

Tornando al motore V8 Twin Turbo, questo propulsore si abbina alla perfezione al 4×4, è stato riprogettato in funzione della trazione integrale intelligente Q4. Per fare spazio all’albero di trasmissione in direzione dell’assale anteriore, Maserati ha progettato un nuovo basamento con una speciale configurazione dell’albero motore, un nuovo modello di pompa dell’olio e di cinghia ausiliaria, nonché un diverso schema di cablaggio elettrico.

Per esaltare l’indole sportiva del Levante Trofeo è stata introdotta la modalità di guida Corsa, che va ad aggiungersi alle modalità Normal, I.C.E., Sport e Off Road.

Quando si attiva la modalità Corsa, premendo due volte il tasto “Sport/Corsa”, sulla strumentazione della console centrale, si percepisce immediatamente una risposta più reattiva del motore alla minima accelerazione, le valvole degli scarichi si aprono e le “antenne” del Levante si drizzano. L’auto diventa più sensibile agli input del guidatore, trasformandosi in una vera vettura sportiva.

A tal proposito, le sospensioni pneumatiche abbassano il corpo vettura con un’escursione è di 75 mm (85 mm considerando l’altezza Park), mentre uno smorzamento più sportivo del sistema Skyhook permette alla vettura di acquattarsi molto velocemente dopo un avvallamento del terreno. Con questa modalità attiva, inoltre, l’intervento dei sistemi di controllo della trazione e dell’ESP è limitato, permettendo al Levante di far partire il posteriore con quella minima gradazione da garantire il giusto divertimento.

Nelle situazioni di guida normale, infatti, la Q4 eroga il 100% della coppia alle ruote posteriori, mentre in condizioni di scarsa aderenza (fondi sdrucciolevoli o instabili) o in caso di perdita di trazione all’assale posteriore, il sistema passa dall’erogazione del 100% della trazione alle ruote posteriori a una ripartizione del 50:50 tra gli assi in 150 millisecondi.

A questo si aggiunge il differenziale posteriore autobloccante a slittamento limitato (LSD) di serie su tutti i Levante e il sistema di Torque Vectoring Come due sistemi di serie che garantiscono una trazione ottimizzata in tutte le situazioni di guida.

Nel complesso, però, non si può pretendere troppo dalla dinamica di guida del Trofeo, poiché i 2.170 kg di peso si sentono nei cambi repentini e, soprattutto, in frenata, diminuendo l’agilità complessiva della vettura. In compenso, quest’ultima è molto performante, grazie alla dotazione di alto livello. All’anteriore, ci sono pinze monoblocco a sei pistoncini in alluminio, accoppiate a dischi forati da 380 mm, mentre al posteriore sono presenti pinze flottanti in alluminio con dischi forati e ventilati da 330 x 22 mm.

Anche l’assetto lavora in maniera egregia. Accompagnato dalle sofisticate sospensioni a quadrilatero con doppio braccio oscillante anteriore e multilink a cinque bracci posteriore, si abbassa di 35 mm in Aero2 quando siamo in modalità Corsa, e svolge un lavoro eccellente, per merito anche dei cerchi da 22 pollici e delle gomme 265/35 all’anteriore e 295/30 al posteriore.

Per quanto riguarda il cambio della Levante Trofeo, si conferma uno ZF a 8 rapporti, ma questo è stato riprogettato per uno schema di cambiata più intuitivo, una corsa inferiore e una funzionalità migliorata. Il cambio può essere azionato sia in modalità automatica sia in modalità manuale sequenziale, con i generosi paddle al volante in fibra di carbonio, una vera opera d’arte. Il risultato è ottimo, soprattutto in modalità sequenziale, con una grande reattività agli input del guidatore, mentre in automatico non è sempre perfettamente allineato con le esigenze di chi è dietro al volante, pena consumi maggiori nell’utilizzo quotidiano.

Proprio i consumi sono il vero tasto dolente della Maserati Levante Trofeo: nel ciclo misto omologato (WLTP) il dato parla di 14,4 l/100 km ed è un valore abbastanza veritiero. In città, infatti, è difficile stare sotto i 20 l/100 km, mentre in autostrada a 130 km/h si riesce a stare entro i 10 l/100 km. Se ci tenete a risparmiare però occhio al pedale del gas, perché vedere sul computer di bordo una media di 25-30 l/100 km è più facile di quanto sembra.

Veniamo, invece, al divertimento che questa Levante Trofeo garantisce. Sono due gli aspetti ludici di questo grosso e potente SUV: il primo è il Launch Control, attivabile solo in modalità Corsa, il secondo è il sound di questo V8, una sinfonia che Maserati ha sempre saputo suonare nel migliore dei modi. Dai quattro terminali di scarico esce un suono cupo e piuttosto “rude”, piacevole in scalata come in rilascio, una vera goduria per le orecchie.

Prezzo Maserati Levante Trofeo

La Maserati Levante Trofeo ha un prezzo di listino di 163.750 euro. Prezzo della Trofeo che sale per l’esemplare da noi provato di ben 19.050 euro, arrivando a un costo finale di 182.800 euro. Questo aumento è dovuto ad alcuni optional come l’impianto audio Bowers e Wilkins (1.952 euro), i cerchi Orione da 22” (3.477 euro), le pinze freno nere (244 euro), il cruise control adattivo con stop & go (3.233 euro), la pedaliera regolabile (427 euro), il clima quadrizona (1.586 euro), i vetri privacy posteriori (549 euro), il tetto apribile (1.769 euro) e la vernice tri-strato Bianco Alpi (3.233 euro).

Per quanto riguarda la concorrenza, questa negli anni si è fatta sempre più agguerrita. Se cerchiamo SUV di dimensioni e potenze simili, troviamo Audi RS Q8, Bentley Bentayga, BMW X5 M, Lamborghini Urus, Mercedes GLE 63S AMG e Porsche Cayenne.

CARATTERISTICHE TECNICHE LEVANTE TROFEO
Disposizione del motoreV8 a 90° Twin Turbo a benzina con iniezione diretta (GDI)
Cilindrata (cc)3.799
Potenza max. (CV a giri/min)580 @ 6.250
Coppia max. (Nm a giri/min)730 @ 2.500 – 5.000
Consumi (ciclo combinato, l/100 km)13,2-13,7
0-100 km/h (s)4,1
Velocità massima(km/h)300 km/h
100-0 km/h (m)34,5
CambioAutomatico ZF a otto rapporti
TrasmissioneTrazione integrale intelligente Q4 con differenziale posteriore autobloccante a slittamento limitato
Sospensioni anterioriA quadrilatero con doppio braccio oscillante, molle pneumatiche registrabili, ammortizzatori Skyhook
Sospensioni posterioriMultilink a cinque bracci, molle pneumatiche regolabili, ammortizzatori Skyhook
Lunghezza / larghezza / altezza (mm)5.003 / 1.968 / 1.679
Passo (mm)3.004
Peso in ordine di marcia (kg)2.170
Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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