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Mercedes Classe E 220d | Prova su strada

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La nuova Mercedes-Benz Classe E, giunta alla decima generazione, è un concentrato di tecnologia, innovazione e sicurezza. A livello dimensionale la nuova Mercedes-Benz Classe E è cresciuta di poco: ha un passo di 2,939m, 6,5 cm più lungo rispetto al modello precedente ed è più lunga (4,923m) di 4,3 cm, mentre sotto il profilo aerodinamico con un valore Cx record di 0,23, la vettura rappresenta un parametro di riferimento per il segmento.

Esteticamente il design è caratterizzato dalle tipiche proporzioni del nuovo corso delle berline Mercedes, con i tipici fari a striscia di led, molto più eleganti che in passato. Di serie troviamo infatti i proiettori LED High Performance statici, la versione Premium Plus è, invece, equipaggiata con fari MULTIBEAM LED dinamici. I gruppi ottici posteriori sono caratterizzati da un particolare effetto luminoso che evoca la polvere di stelle.

Interni: l’eleganza di sempre, ora moderna e tecnologica

Gli interni della nuova Classe E coniugano l’eleganza del segmento superiore con la sportività moderna della Classe C, finalmente hanno perso l’ingessatura del modello precedente in favore di linee armoniche, moderne e filanti. Il movimento ondulato prosegue nei rivestimenti delle porte, creando un rassicurante effetto avvolgente intorno agli occupanti. Quattro bocchette di aerazione circolari contribuiscono inoltre a sottolineare la stretta affinità della nuova Classe E con il segmento top di gamma.
A richiesta è disponibile il display widescreen: ovvero cruscotto e navigatore si fondono in due display riconfigurabili, sotto uno stesso vetro di copertura. Il nostro modello era dotato invece di strumentazione analogica classica, ma comunque scenografica. Il navigatore “base” Garmin è lento nel ricalcolo del percorso, quello premium costa una fortuna.

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Novità anche sul volante, dove per la prima volta fanno il loro ingresso in auto i pulsanti Touch Control: sensibili al tocco, reagiscono come lo schermo di uno smartphone ai movimenti orizzontali e verticali delle dita. In questo modo il guidatore può gestire tutte le funzioni del sistema infotainment senza togliere le mani dal volante. Forse son fin troppo sensibili all’atto pratico, ma indubbiamente la via futura dell’ergonomia sulle auto è tracciata. Rimangono comunque il touchpad con Controller nella consolle centrale, in grado di riconoscere persino la calligrafia personale, e il sistema di comando vocale. Inoltre, sono previsti tasti diretti, per esempio, per regolare il climatizzatore o per disattivare comodamente rapidamente alcuni sistemi di assistenza alla guida, posizionati in basso a sinistra sulla plancia. Plastiche di rango non mancano a completare il quadro, con assemblaggi impeccabili e solidi. Il climatizzatore automatico denota molta cura nella progettazione: basta impostare la temperatura una volta e dimenticarlo tanto è solerte nel mantenere flussi e velocità dell’aria.

Scenografica l’illuminazione dell’abitacolo, in cui è impiegata esclusivamente la tecnica LED, con ben 64 tonalità di colore disponibili a scelta del conducente.
Come ovviamente ci si aspetta i sedili elettrici sono votati al confort; la nostra versione montava regolazioni parzialmente automatizzate che poco si addicono al rango della vettura, ma che grazie alla conformazione avvolgente ed ergonomica, rendo l’auto ideale per lunghi viaggi. Volendo troviamo Hot Relaxing Massage, per chi passa molte ore alla guida.

Il bagagliaio nonostante una bocca d’accesso non troppo ampia è di 504 litri, sufficienti ai bagagli di una famiglia in partenza per le vacanze o al campionario completo di un rappresentante. Per chi non si accontenta la versione wagon è sicuramente più modulabile e sfruttabile.

Alla guida: votata al comfort e al relax, consuma pochissimo

Il 2.2 diesel della Stella si conferma sempre un motore valido, parco e brioso, complice il cambio automatico a nove marce 9G-TRONIC di serie, che consente innesti rapidi e mantiene il minore regime di rotazione del motore possibile. Il propulsore quattro cilindri è fluido da sembrare un V6, con 400Nm disponibili da 1.600 a 2.800giri e sempre silenzioso in ogni condizione di marcia e sa assecondare la guida più sportiva.

Invece il comparto handling, sospensioni, assetto, sterzo son più votati al confort che non alla sportività pura. Per capirci: le aspettative di chi scende dalla principale concorrente di Monaco, per provare la Classe E potrebbero esser disattese se guardiamo il puro piano dinamico, ma se consideriamo l’equilibrio globale la Classe E non esce affatto a testa bassa. Qui il confort regna sovrano, con una silenziosità esemplare anche a velocità ben superiori rispetto a quelle autostradali. Il 220d è il propulsore più adatto alla vettura, permette di raggiungere i 240km/h e accelera la Classe E da 0 a 100 in 7,3 secondi.

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Stupiscono i consumi: con 18 km/l di media nel misto si fa concorrenza addirittura alle compatte turbodiesel, contribuisce al risultato sicuramente l’aerodinamica curata, il cambio che “veleggia” in rilascio e mantiene i 130orari a 1.500giri in nona marcia, il peso contenuto per il segmento (1790 kg), oltre alla logica “Eco” di settaggio del manettino.

La dotazione di serie della berlina prevede le sospensioni meccaniche, ma si possono aggiungere gli ammortizzatori a smorzamento controllato o in alternativa c’è l’Air Body Control (optional da 1.159 euro) con molle ad aria e assetto regolabile in altezza.

Il futuro a guida autonoma è molto vicino

La nuova Classe E riduce notevolmente lo stress per il guidatore e fa un ulteriore passo avanti verso la guida autonoma, com’era lecito aspettarsi dalla casa della Stella che sul piano confort e sicurezza non rimane indietro a guardare.

La dotazione di serie comprende il Brake Assist attivo, in grado di allertare il guidatore quando incombe il pericolo di una collisione e se necessario frenare autonomamente. L’Attention Assist con soglia di sensibilità regolabile, che è in grado di riconoscere e segnalare eventuali sintomi di disattenzione e stanchezza del guidatore.
Tra le più interessanti dotazioni disponibili in opzione troviamo: Drive Pilot, un vero e proprio pilota automatico che non è soltanto in grado di mantenere automaticamente la distanza corretta rispetto ai veicoli che precedono, ma anche, per la prima volta, di seguirli fino a 210 km/h. Altrettanto unica nel suo genere è la capacità del sistema di continuare a sterzare attivamente fino a 130 km/h, molto scenografico, ma ancora da perfezionare per alcuni raggi di svolta non troppo ampi, comunque grande aiuto per il guidatore. Fa parte del sistema anche la funzione ampliata di partenza automatica in coda che consente la partenza automatica entro un massimo di 30 secondi dopo che il Distance Pilot ha arrestato la vettura. Attraverso lo Speed Limit Pilot, la nuova Classe E è in grado di regolare automaticamente la velocità di marcia in base ai limiti rilevati dalla telecamera.

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In citta la Classe E grazie al motore longitudinale riesce a sterzare in 11,6 metri e grazie a sensori e telecamere 360 si riesce a parcheggiare con facilità nonostante i quasi 5 metri di corpo vettura. C’è poi l’innovativo sistema di parcheggio autonomo con attivazione a distanza: questo sistema permette per la prima volta di eseguire le manovre in ingresso e in uscita da parcheggi e garage dall’esterno, utilizzando un’app per smartphone, e consente di salire e scendere comodamente dalla vettura e poi muoverla senza nessuno a bordo!

Un’importante novità per la sicurezza è poi il Pre-Safe impulse side che in caso di collisione, può spostare il guidatore o il passeggero anteriore di lato, allontanandolo preventivamente dalla zona di pericolo. Infine per i più digitalizzati c’è la chiave che si avvale della tecnologia NFC e consente di utilizzare il proprio smartphone come chiave della vettura.

Prezzo e concorrenti

La Classe E, disponibile in 5 allestimenti: Sport, Business Sport (dedicato alla flotte), Exclusive, AMG Line, Premium Plus. Il modello del nostro test, la E220d in allestimento Exclusive parte da 57.774 euro, ma se ci si fa prendere la mano il conto finale sale a dismisura.

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Le concorrenti di questa vettura sono praticamente tutte tedesche, tranne poche eccezioni: la Bmw Serie 5 è più improntata alla sportività, l’Audi A6 più contemporanea, la Jaguar XF è sicuramente elegantissima, la Maserati Ghibli più sanguigna, la Volvo S90 la più sicura.

Nella mischia la Classe E si distingue sicuramente per un look più giovane che in passato, un comfort di primo livello, una lista di optional e personalizzazioni enorme e una sicurezza da primato e il relax di viaggio quasi da guida autonoma.

Aspirante pilota

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica.
La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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