Giuseppe Sala ha deciso: Milano sarà una città contro le auto, a tutti i costi. Dopo le ZTL, l’Area B, l’Area C, i parcheggi a peso d’oro e i cantieri infiniti, ora tocca agli autovelox anche nelle Zone 30.
Perché, dice lui, il buon senso degli automobilisti non basta. Curioso: il buon senso dei cittadini non è sufficiente a rispettare i limiti di velocità, ma è più che sufficiente per difendersi da borseggiatori e aggressori sui mezzi pubblici. Milano è ormai una città in guerra con le macchine. Il messaggio è chiaro: se osi guidare, devi pagare. Paghi l’ingresso in centro, paghi il parcheggio, paghi se superi i 30 all’ora.
A questo si aggiunga che il Comune di Milano punta a eliminare gradualmente i posti auto gratuiti, sostituendoli con strisce blu a pagamento o parcheggi riservati ai residenti. Altro colpo per dirti tra le righe, anzi tra le strisce (blu) di lasciare l’auto a casa.
Sala assicura che “non porta rancore”, ma sembra avere un conto aperto con chiunque osi usare l’auto. Forse Milano sarà più sicura con gli autovelox davanti alle scuole. Ma diventerà anche una città in cui muoversi sarà sempre più un incubo. A meno che tu non abbia una bici, un monopattino, o il potere magico di teletrasportarti.