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Morto Davide Rebellin: è stato travolto da un camion

Tempo di lettura: 2 minuti

Un incidente stradale ha messo fine alla vita di un ex ciclista professionista italiano. Davide Rebellin è morto sul colpo dopo essere stato investito da un camion mentre era sulla sua bicicletta. L’incidente si è verificato in provincia di Vicenza nei pressi di uno svincolo autostradale, nel territorio di Montebello Vicentino.

Morto Davide Rebellin: il ciclista è stato investito da un camion

Secondo una prima ricostruzione, l’autista del camion avrebbe prima investito il malcapitato ex ciclista e poi, non accorgendosi del tragico avvenimento, avrebbe proseguito la sua marcia. Rebellin si trovava su quella strada poiché impegnato in un allenamento. L’incidente è avvenuto lungo la strada Regionale 11, nel territorio del comune di Montebello Vicentino (provincia di Vicenza). Il mezzo pesante, uscendo dal vicino svincolo dell’autostrada, avrebbe colpito e travolto Rebellin in sella alla sua bicicletta, deceduto all’istante.

Morto Davide Rebellin: chi era l’ex ciclista

Davide Rebellin, nato a Verona, 51 anni, professionista dal 1992 al 2022, è stato uno specialista di quelle competizioni denominate come le “classiche del ciclismo”. In carriera ha vinto un’edizione dell’Amstel Gold Race (2004), tre della Freccia Vallone (2004, 2007, 2009) ed una della LiegiBastogneLiegi (2004), oltre ad una tappa al Giro d’Italia. Dopo alcune vittorie da giovanissimo e da allievo vince una medaglia d’oro ai Mondiali juniores su pista a Mosca.

Vince il mondiale militari, il Giro delle Regioni, i Giochi del Mediterraneo e la medaglia d’argento ai mondiali per dilettanti a Stoccarda. Subito dopo le Olimpiadi del 1992 approda tra i professionisti con la MG Bianchi e la prima vittoria la conquista nel 1993 con la classifica finale della Hofbrau Cup. La seconda affermazione la ottiene nel 1995 vincendo la tappa di Merano al Giro del Trentino. Nel 1996 passa alla Polti e vince la tappa di Monte Sirino ed indossa la maglia rosa al Giro d’Italia, edizione nella quale si piazzerà al sesto posto. Nel 2001 vince 11 corse, concludendo la stagione al terzo posto nella classifica mondiale UCI.

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  1. Ci vuole più rispetto per pedoni ciclisti e motociclisti...... d'altronde sono loro i primi a rimetterci,, è bisogna inculcare educazione già a scuola guida..... bisogna che le strade siano più sicure con meno buchi.... almeno quando non è possibile avere una pista ciclabile

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