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Motori PureTech di Groupe PSA: la ricerca della prestazione non si ferma mai

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Forti di ben tre titoli di “Engine of the Year” (2015-16-17 categoria: cilindrata 1.0-1.4) i motori PureTech sono uno dei capisaldi nell’offerta commerciale di Groupe PSA e dei suoi brand.

Siccome squadra che vince non sempre non si cambia, Groupe PSA ha investito circa 500 milioni di euro e depositato ben 210 brevetti per sviluppare motori benzina sempre più prestazionali e allo stesso tempo rispettosi dell’ambiente. Questo ha permesso di rispettare, con due anni di anticipo, le future norme Euro 6.2 che entreranno in vigore nel 2020, quando con il nuovo ciclo WLTP e il fattore RDE le norme diventeranno ancora più stringenti per i costruttori.

I motori PureTech sono stati quindi soggetti a quello che potremmo chiamare un upgrade che ha visto l’introduzione del filtro antiparcolato o GPF (Gasoline Particule Filter) per trattare le emissioni delle motorizzazioni benzina a iniezione diretta, con un’efficacia superiore al 75%, senza dimenticare le varie migliorie alla camera di combustione per un ciclo ancor più efficace.

A partire da inizio 2018, il filtro antiparticolato di nuova concezione sarà esteso, senza variazioni di prezzo, a tutti i modelli equipaggiati con i motori PureTech a 3 e 4 cilindri, così da massimizzare prestazioni e rendimento con più di un occhio di riguardo ai consumi.

I motori benzina PureTech migliorano le prestazioni (20 cavalli in più sul motore 4 cilindri e tempo di risposta ridotto sui motori 3 e 4 cilindri) e i consumi (fino al 4% per i motori 3 cilindri PureTech e fino al 6% per i motori 4 cilindri).

Sui motori 3 cilindri il ciclo ad alto tasso di ricircolo dei gas di scarico e iniezione diretta con pressione aumentata a 250 bar hanno permesso questi risultati, mentre sui 4 cilindri il miglioramento si spiega con la generalizzazione del sistema ad alzata variabile continua ed evoluzione del pilotaggio delle iniezioni multiple (Valvetronic).

I motori PureTech di nuova concezione sono poi studiati per essere trasferiti da una piattaforma all’altra del Gruppo PSA, con una fascia di utilizzo che va quindi a coprire tutti i marchi, compresi le Opel Crossland X e Grandland X figlie della partnership tra il colosso francese e la Casa tedesca.

Tre le declinazioni dei motori PureTech 3 cilindri, rispettivamente il PureTech da 82 CV e 118 Nm di coppia, il PureTech 110 e 205 Nm e il PureTech 130 e 230 Nm di coppia. Per i 4 cilindri due i livelli di potenza, con il 180 CV da 250 Nm di coppia e il 225 da 300 Nm.

Nuovi sono anche i cambi che debuttano o hanno già debuttato: da una parte il nuovo manuale a sei rapporti con progettazione completamente digitale (da 100 a 7 prototipi finali, arriverà su nuova 308 da metà 2018), dall’altra l’evoluto automatico a 8 rapporti EAT8, già disponibile su Peugeot 308 e, per la prima volta,  con comandi completamente elettro-attuati.

Per il futuro via all’elettrificazione

Da una parte la ricerca dell’ennesimo titolo di Engine of the Year, dopo l’abbuffata di titoli per tre anni consecutivi, dall’altra il futuro. Anche per Groupe PSA il futuro prossimo parla elettrico e nelle promesse del gruppo c’è la completa elettrificazione della gamma entro il 2024. Per vincere la sfida della transizione energetica, Groupe PSA potenzia l’offerta benzina in Europa e investe nelle catene di trazione elettriche ed ibride.

Nel concreto il primo modelli ibrido plug-in sarà la nuova DS7 Crossback che verrà proposta con questa motorizzazione nel corso del 2019. Due invece le piattaforme già pronte per ospitare il nuovo che avanza: la EMP2 e la CMP, che presto diventerà e-CMP.

Tornando ai protagonisti di questo articolo, i motori PureTech, Groupe PSA non ha alcuna intenzione di tirare i remi in barca per quanto riguarda gli affidabili e classici motori a combustione interna. Per il 2019 lo sforzo produttivo verrà raddoppiato (potenziali 670.000 unità prodotte) con lo stabilimento francese di Trémery  che diventerà il primo a trattare motori benzina, diesel e ibridi.

 

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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