La Norvegia è ufficialmente il primo Paese al mondo dove le auto elettriche superano quelle a benzina. Il 90% delle auto vendute nel Paese è elettrico, un risultato senza precedenti che mette in luce un modello vincente. Ma quali sono le chiavi del successo norvegese, e perché in Italia siamo ancora lontani da questi numeri? La ricerca di carVertical mette luce su questo fatto curioso.
Un successo finanziato dai combustibili fossili
La Norvegia utilizza i proventi dell’industria petrolifera per finanziare generosi incentivi all’acquisto di auto elettriche. Grazie a un fondo sovrano da oltre 1.700 miliardi di dollari, i cittadini beneficiano di esenzioni fiscali, IVA al 25% annullata e zero tasse di immatricolazione per i veicoli elettrici.
Energia pulita e conveniente
Un altro aspetto chiave? La rete energetica norvegese è alimentata al quasi 100% da energia idroelettrica, garantendo costi di ricarica bassissimi e una mobilità sostenibile per tutti.
Incentivi e infrastrutture: il binomio vincente
Oltre alle agevolazioni economiche, in Norvegia l’infrastruttura è capillare: 13.000 stazioni di ricarica per 5,5 milioni di abitanti, di cui 1.600 ad alta velocità. Oslo da sola offre 2.000 punti di ricarica, rendendo semplice e accessibile la scelta elettrica.
Italia: incentivi limitati e infrastrutture carenti
In Italia, nonostante l’Ecobonus del 2024 e vantaggi come l’esenzione dal bollo, l’adozione di auto elettriche resta più lenta. Il problema? Prezzi ancora elevati e infrastrutture di ricarica insufficienti, soprattutto nelle grandi città. La Norvegia dimostra che con incentivi mirati e una solida rete infrastrutturale, il futuro dell’auto elettrica è possibile. L’Italia seguirà lo stesso percorso?